Lavare i piatti è certamente una delle azioni che quotidianamente vengono compiute più spesso; donne e uomini, almeno una volta a giorno eseguono i classici movimenti: insaponare e risciacquare. Ci sono però delle regole base, esse permettono di avere il massimo della pulizia con il minimo sforzo. Prima di tutto è necessario riempire il lavello con acqua calda, in pochi sanno che le temperature elevate permettono di avere un risultato certamente migliore; con l'acqua calda i vostri piatti, e non solo, saranno splendenti e senza alcun residuo di cibo. Usando invece l'acqua fredda si rischia di favorire l'adesione dei suddetti sulla superficie del piatto e molto spesso ce ne accorgiamo al momento dell'utilizzo: sicuramente non il massimo dell'igiene. Indossate sempre degli ottimi guanti in lattice, in primis per proteggere le vostre mani (evitando screpolature e possibili reazioni cutanee), in secondo luogo riuscirete a sopportare temperature più alte grazie alla protezione offerta dai guanti. Dopo aver riempito il lavello è necessario aggiungere qualche goccia di detersivo e a questo proposito è bene precisare quanto in realtà sia inutile versarne abbondantemente; cioè che ci permette di sgrassare a fondo e pulire in maniera impeccabile è tanto cara amica schiuma. Essa, infatti, va ad emulsionare i grassi e i pezzi di cibo sui piatti ed è per questo che le nostre mamme/nonne, agitavano l'acqua in modo da avere una schiuma vaporosa e abbondante. Proprio per questo, una volta versato il detersivo, è bene agitare con le mani tutta la massa d'acqua; già dopo i primi colpi noterete la formazione della sopracitata "schiumella".
Come già detto, la schiuma permette di emulsionare lo sporco sui piatti, in questo modo basterà strofinare con la spugna e il gioco è fatto. Ovviamente, anche per l'utilizzo di questo fondamentale strumento è necessario seguire delle semplici regole; la prima di queste riguarda le caratteristiche fisiche della spugna. Essa deve essere preferibilmente "alta", ciò significa che per lavare i piatti sono sconsigliate quelle sottilissime che, difatti, non assorbono affatto acqua e fanno sperperare il detersivo. Meglio comprare quelle spugne gialle e verdi, con la parte superiore abrasiva e quella inferiore (generalmente più spessa) gialla. La spugna va sostituita quando il suo spessore si riduce del 30%, è inutile usare uno strumento inefficiente, ne risentirebbe la qualità del vostro lavoro e sarete costretti a ripetere ogni movimento più volte. Mettendo una piccola quantità di detersivo (più o meno una goccia), iniziate a stritolarla tra le mani con movimenti intermittenti; dovrete continuare fino a quando non si formerà, ancora una volta, della schiuma, A questo punto iniziate a lavare i vostri piatti precedentemente immersi nel volume di acqua e schiuma; si parte sempre dalla parte centrale e con dei movimenti circolari spostatevi verso il bordo del piatto. Per quanto possa sembrare sciocco, questo andamento è assolutamente importante perchè i residui vengono, poco alla volta, spostati verso l'esterno fino a cadere in acqua. Il contrario invece (dall'esterno all'interno) favorisce l'accumulo di sporco nella parte centrale.
L'ultimo step della procedura è il risciacquo ma per questo non ci sono metodiche particolari, dovrete semplicemente passare il vostro piatto sotto l'acqua corrente; ovviamente, ben che per molti non faccia differenza l'acqua calda o fredda, la prima è sempre preferibile (per gli stessi motivi discussi in precedenza). Fate attenzione ad eliminare tutta la schiuma, quindi risciacquate con cura ogni parte del piatto. Insomma, lavare i piatti sembra davvero un gioco da ragazzi e, in fondo, non è cosi difficoltoso; chiunque è in grado di compiere queste azioni ma, come già detto, seguendo delle banali regole si possono massimizzare i propri sforzi: apprezzerete la lucentezza quando i piatti saranno asciutti, pronti per riutilizzarli.