- 26 gennaio 2013

Perché è necessaria la manutenzione

A seconda del modello, questi apparecchi permettono di scaldare, raffreddare o diminuire il tasso di umidità dell’aria dell'ambiente. Se qualche componente elettronico, meccanico o idraulico è guasto o usurato, queste funzioni non sono svolte in maniera efficace, con conseguenze anche gravi: spreco di energia, guasto dell’apparecchio, insalubrità dell’aria emessa.   La legge italiana non prevede per i condizionatori, a differenza degli impianti termici a gas, operazioni di manutenzione e controllo obbligatorie, ma l’ottenimento e il mantenimento delle prestazioni desiderate è garantito solo se esiste un programma di manutenzione dei condizionatori, sia preventiva che straordinaria, al fine di correggere eventuali problemi o prevenirne l’insorgere al momento del bisogno. Una posizione ottimale del condizionatore è fondamentale per il suo funzionamento: se accade che l’aria più calda emessa a causa del funzionamento dell’apparecchio si scontri con quella fredda emessa per la climatizzazione, si ha un notevole calo delle prestazioni.  

Pulizia e igienizzazione dei condizionatori

Operazione fondamentale per un’adeguata manutenzione dei condizionatori è la pulizia delle unità interna ed esterna. Entrambe sono attraversate dal flusso dell’aria e quindi in contatto con le sostanze da essa trasportate: polvere, polline e inquinanti aerodispersi, che possono attaccare i sistemi di filtraggio e le batterie dell’apparecchio, compromettendone il corretto funzionamento.   La pulizia fai da te dei filtri dell’aria non è per niente difficile: è sufficiente smontare gli elementi che coprono il filtro, aspirare i materiali depositati sul filtro con un normale aspirapolvere, e pulire con uno straccio impregnato di disinfettante. Questo intervento va compiuto almeno una volta al mese (o più spesso in primavera ed estate, quando la concentrazione di polline e l’utilizzo sono maggiori), tuttavia va affiancato ad un’igienizzazione e sanificazione svolta da parte di imprese specializzate almeno una volta all’anno, soprattutto per scongiurare il rischio di diffusione di batteri nell’ambiente.     

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