Redazione - 22 aprile 201122 aprile 2011
La pietra naturale non è mai stata così viva. Nei progetti milimetri4 essa riempie gli interni con stile ed emozione
Redazione - 22 aprile 201122 aprile 2011
Situato a Faedis, nel cuore del distretto artigianale della pietra piasentina, millimetri4 è un laboratorio artigiano di idee e progetti con al centro la pietra naturale. Nato nel 2009 come spin-off della Rossi Marmi, marchio storico dell’estrazione e lavorazione della pietra piasentina, il progetto parte dalla volontà di valorizzare le potenzialità inespresse di questo materiale naturale, trovandone nuove applicazioni ed inaspettati utilizzi. Quello che millimetri4 ha voluto introdurre è un cambio di approccio e di mentalità che riguarda tutti gli aspetti dell’attività, ma soprattutto il modo di concepire le superfici in pietra: non più semplici finiture del piano, ma sensazioni ed emozioni, colori e suggestioni che la superficie emana e trasmette. La pietra piasentina non è vista solo come un materiale dal tradizionale utilizzo edile, per soglie e cordoli, bensì come un elemento decorativo che infonde emotività ed armonia, e che è in grado di creare un intimo dialogo con chi lo vive.
Una piacevole e continua scoperta accompagna e distingue tutti i progetti di millimetri4, originali e di altissimo valore, espressione della qualità e dello stile nella ricerca. L’inaspettato accostamento con altri materiali, quali il legno, l’acciaio, il corian o il vetro, sottolinea quanto la pietra piasentina sia un materiale dalle molteplici sfumature. La tecnologia con cui i progetti vengono realizzati permette infatti una profonda e molteplice interazione con l’ambiente in cui la pietra è inserita, attraverso la trasmissione di calore, di luce, di suoni ed immagini. Nuovi concetti di utilizzo Le caratteristiche principali dei prodotti millimetri4 sono lo spessore minimo e il peso ridotto. Due attributi che ne rendono efficace l’impiego nelle finiture mobili e nel montaggio a secco, offrendo notevoli vantaggi nel riutilizzo delle componenti e nella facile dismissione. Gli scarti derivanti dal processo di squadratura, inoltre, possono essere utilizzati come “tessere di pietra” ed essere ricomposte in moduli standard.