- 09 marzo 2016

Come si monta un mobile

Montaggio mobili: un’impresa che accomuna sempre più persone. Perché sempre più persone decidono di acquistare l’arredamento per la propria casa presso le grandi catene che mantengono prezzi bassi proprio perché consegnano il prodotto non assemblato. E lo consegnano subito, il che rappresenta un vantaggio che si aggiunge al risparmio. Sfatiamo subito un luogo comune: per montare un mobile non è necessario essere esperti. Tutti, o quasi tutti possono farcela. Bisogna armarsi di pazienza e attenzione, certo. E dei giusti attrezzi, altrimenti sì che la questione diventa ardua. Metro, trapano, avvitatore, chiavi speciali, viti, tiranti e boccole non possono mancare. E dopo essersi accertati di avere una cassetta ben fornita, si può passare alla lettura delle istruzioni. Che deve essere fatta con la massima attenzione possibile. Saltare anche solo un rigo potrebbe significare ritrovarsi nel panico o commettere qualche errore. Se si sta affrontando un trasloco, è ovvio che il mobile deve essere prima smontato e poi ricomposto nuovamente. E se la prima fase non viene eseguita con tutti i crismi, la seconda rischia di diventare complicata. La parola d’ordine in questo caso, deve essere… Ordine. E’ cioè necessario separare in modo preciso tutte le parti che compongono il mobile stesso: ante, basi, mensole, cassetti, cassettoni, fianchi, fondi e così via. Per evitare di non ricordarsi, durante il montaggio, la disposizione di ogni elemento si consiglia di numerare servendosi di nastro carta oppure di prendere appunti su un block notes. Altrettanto importante è conservare con cura tutti i pezzi più piccoli compresi viti e cerniere. Un consiglio? Sfruttare la tecnologia e il proprio telefono cellulare. Per fare una serie di foto che diano vita a una sorta di guida illustrata.

Montaggio mobili cucina

Il montaggio mobili cucina è l’operazione che richiede più impegno. Chi riesce a mettere in piedi una cucina componibile, davvero può montare qualsiasi altra cosa presente fra le mura domestiche. C’è sempre la possibilità di rivolgersi a ditte specializzate, certo. Ma se si preferisce la strada del fai da te, allora è bene partire dal presupposto che il sistema cucina può essere idealmente diviso in mobili, lavello, piano cottura, elettrodomestici e top. I mobili, a loro volta, sono composti da pensili, basi, angoli, colonne, eventuali isole e penisole, vani contenitori di diverso tipo. E ciascuno di questi elementi va montato singolarmente con la massima precisione possibile; oltre al metro, molto utile a tal fine è una semplice matita. Serve per tracciare sul muro le linee lungo le quali disporre le barre e anche per segnare i punti in corrispondenza dei quali inserire - con il trapano – le attaccaglie. Per tracciare una linea retta e perfetta si consiglia inoltre l’utilizzo di una livella. E se tutto il lavoro viene svolto da due persone, le probabilità di ottenere buoni risultati lievitano. Si risparmia anche tempo, ovviamente. I pensili sono corredati da appositi ganci chiamati “bracci”, il cui scopo è quello di consentire un ancoraggio sicuro alla parete. Si fissano tramite viti. Bisogna inoltre praticare dei fori in base ai tasselli; senza lasciare il pensile, lo si aggancia in modo provvisorio per verificare che il montaggio sia corretto. Soltanto dopo aver raggiunto la piena certezza, si stringono le viti.

Montaggio mobili Ikea

Parlavamo prima di grandi catene low cost che vendono mobili e complementi senza però montarli. O meglio, il montaggio mobili è un servizio a parte, a pagamento, per cui se si può evitare è meglio. La più famosa di queste catene, manco a dirlo, è Ikea. Merito di una qualità proporzionata ai prezzi – e qualche volta, se vogliamo, anche superiore – e di un catalogo sempre ricco che riguarda tutti gli ambienti della casa. E’ molto facile ritrovarsi, prima o poi, alle prese con un mobile Ikea da montare. E a seconda del mobile, cambia il livello di difficoltà: un conto è avere a che fare con una semplice libreria, un conto è per esempio mettere in piedi la cameretta dei bambini. O un mobile bagno con tanto di lavabo. Bisogna però dire che, in tutti i casi, le istruzioni fornite da Ikea sono fatte bene. E sono soltanto illustrate: coi disegnini, si sa, tutto diventa più facile. Soprattutto se le operazioni da compiere sono numerate, come in questo caso. Step by step, passo dopo passo. C’è anche segnato l’elenco preciso di ciò che contiene la scatola, fino all’ultima vite; una verifica, prima di cominciare, di certo non guasta. Così si è sicuri di avere tutto ciò che occorre. Si osservino molto bene i disegnini in questioni, perché alcuni pezzi potrebbero sembrare uguali e invece non lo sono (magari uno è simile, ma leggermente più corto dell’altro) e incastrarli nel modo sbagliato significa poi dover smontare tutto e ricominciare daccapo. Ci vuole calma, tanta calma: alla fine, è questa l’istruzione fondamentale.

Come montare un armadio

Il montaggio mobili spesso riguarda, scendendo nello specifico, gli armadi. Come procedere? Anche in questo caso bisogna innanzi tutto avere tutti gli attrezzi necessari: i listelli in legno, le viti, le cerniere, gli stop, i tiranti e il trapano. C’è chi preferisce montare il primo modulo, mettendo l’armadio disteso. Il che facilita le operazioni, è vero, ma per farlo occorrono più persone che poi possano rimettere in piedi la struttura. Com’è noto, esistono diversi tipi di armadio. Prendiamo in considerazione quello tradizionale, ovvero dotato di ante a battente: 2, 4, 6, il numero non fa grandi differenze. E’ invece fondamentale costruire bene la base, appunto, perché da quella dipende la stabilità di tutto l’armadio. Ed è anche il passaggio più difficile. Successivamente, infatti, sarà sufficiente montare gli sportelli applicando le cerniere ai lati.

Sfoglia i cataloghi: