- 14 settembre 2014

Quando presentare la notifica preliminare

Si sente spesso parlare di notifica preliminare, senza spesso sapere esattamente che cosa sia. Per fare un po' di chiarezza, si può dire che è un avviso che viene fatto prima di procedere con l'apertura di un cantiere. Dev'essere fatta dal committente o dal direttore responsabile dei lavori, che deve fornire tutte le informazioni all'Azienda Sanitaria Locale di competenza e alla Direzione Provinciale del Lavoro competente per la zona in cui verrà aperto il cantiere. Si tratta di una pratica burocratica di estrema importanza, regolamentata dall'articolo 99 del D. Lgs. n. 81/2008 in materia di Sicurezza sul Lavoro. I compiti del Responsabile dei Lavori o del committente, però, non si estinguono con la notifica preliminare, comunicata prima dell'inizio del cantiere, perché chi s’impegna in questo compito, ha anche l'obbligo di comunicare eventuali variazioni o modifiche, per tenere costantemente informati gli enti preposti al controllo della sicurezza dei cantieri. L'obbligo di presentarla è stato imposto per consentire di avere sempre il massimo controllo su ciò che avviane all'interno di un cantiere e, quindi, per garantire ai lavoratori condizioni di lavoro sicure, in un settore in cui, purtroppo, troppo spesso si sente parlare di incidenti a causa delle scarse misure di sicurezza adottate, tanto dagli operai, che spesso non mettono in atto le disposizioni date per un lavoro sicuro, tanto dai direttori dei lavori che non forniscono le direttive e i dispositivi minimi di sicurezza, Anche per questo motivo, è indispensabile che sia preliminarmente comunicato il responsabile della sicurezza del cantiere, sul quale deve gravare l'obbligo di far applicare le norme di sicurezza, e che sarà poi chi risponderà di eventuali incidenti davanti alla legge.

Chi è obbligato a comunicare la notifica preliminare

Ovviamente, non tutti hanno l'obbligo di effettuare la comunicazione della notifica preliminare: il decreto legislativo ha previsto delle categorie precise che devono adempiere all'obbligo in oggetto. In particolare, sono tenute a darne comunicazione i committenti o i responsabili dei lavori dei cantieri che, anche se non in un periodo contemporaneo, prevedono il lavoro di due o più imprese esecutrici. Lo stesso discorso vale anche per i cantieri in cui, nonostante fosse prevista inizialmente la presenza di una sola azienda esecutrice, in un secondo momento ne subentri un'altra o più d'una: in questo caso, se in un primo momento non era previsto che dovesse essere effettuata la notifica preliminare all'Azienda Sanitaria Locale e alla Direzione Provinciale del Lavoro, con l'ingresso di un'altra azienda, la notifica si rende indispensabile per svolgere il lavoro stando entro i termini imposti dalla legge. Tuttavia, non solo quando ci sono più di un’azienda esecutrice, si rende obbligatoria, ma anche quando un'impresa impiega nello stesso luogo operativo, una forza di lavoro pari o superiore a duecento uomini in una sola giornata. Ogni regione e ogni dipartimento, comunque, ha una sua procedura standard per effettuare la comunicazione e, in alcune regioni, non è più nemmeno obbligatorio recarsi presso ogni ente per compiere l'obbligo burocratico: la Regione Lombardia, per esempio, ha previsto dei moduli da scaricare e da inoltrare per via telematica, in maniera più semplice e veloce, evitando lunghe code agli sportelli e perdite di tempo negli uffici.

Sanzioni per l'omessa notifica preliminare

Partendo, quindi, dal presupposto che la notifica preliminare sia un atto dovuto e obbligatorio per i cantieri sopra descritti, è ovvio che il legislatore abbia previsto delle sanzioni in caso di mancato rispetto degli obblighi di legge. Se non viene fatta comunicazione, il comune può procedere con la revoca dell'autorizzazione ai lavori, bloccando di fatto il cantiere. La Direzione Provinciale del Lavoro e la Asl, infatti, hanno l'obbligo di effettuare controlli periodici nei cantieri aperti presso il territorio di competenza e, qualora durante uno dei controlli dovesse emergere la mancanza di comunicazione della notifica, viene immediatamente inoltrata la comunicazione al comune in cui il cantiere insiste. Fino a quando la posizione del cantiere non viene chiarita e, quindi, non vengono svolte tutte le pratiche burocratiche previste per l'inoltro del documento, il comune considera revocata l'autorizzazione a procedere e, quindi, blocca di fatto qualsiasi attività del cantiere. Inoltre, la mancata comunicazione, fa decadere di diritto qualsiasi agevolazione fiscale di cui il cantiere o il committente possono aver goduto o di cui avrebbero dovuto godere.

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