Anche quest’anno la primavera inoltrata vedrà come protagonista Open House, un evento alla scoperta dell’architettura del presente e del passato, che il 6 e 7 Maggio avrà luogo a Roma, il 13 e 14 maggio a Milano e, per la prima volta, il 10 e 11 giugno a Torino. La prima edizione di Open House si è tenuta a Londra, mentre in Italia a Roma, nel 2012, come parte del circuito dell’Open House Worldwide, un avvenimento di portata internazionale che si svolge in 4 continenti e in 31 città. Ogni città mette a disposizione, gratis, dei luoghi solitamente non visitabili oppure, se lo sono, prevedono di solito un biglietto di ingresso o sono aperti raramente su prenotazione. Alcune visite si prenotano sul sito dell’evento e in quel caso vengono creati dei gruppi, mentre altre avvengono in ordine di arrivo. Anche in quest’ultima circostanza vengono formati gruppi di poche persone, per consentire, volta per volta, visite piacevoli e non affollate. In foto: il Maxxi, a Roma, in via Guido Reni 4, museo dell’architettura e dell’arte contemporanea, realizzato da Zaha Hadid. Ogni anno questo maestoso luogo attira visitatori da tutta Italia e, oltre a mostre ed eventi, ospita numerose conferenze con la presenza di architetti e designer di fama mondiale.
Open House Roma, come per le altre città, permette la visita di abitazioni private dal particolare design, studi di architettura, factory creative e luoghi di lavoro all’avanguardia, ma anche edifici di nuova costruzione nonché luoghi storici, come biblioteche, chiese o palazzi chiusi al pubblico. Per quanto riguarda la Capitale, infatti, anche quest’anno saranno numerosi, più di 200, i luoghi aperti al pubblico. Tra quelli storici, vi sono, ad esempio, Palazzo Giustiniani e Palazzo Braschi, ma anche Il Ministero dell’Economia e delle Finanza, L’Accademia di Francia di Villa Medici, Villa Torlonia e i suoi villini e tanti altri luoghi. Altri edifici, invece, puntano alla modernità, come le Accademie di Danimarca o d’Egitto oppure i palazzi razionalisti dell’Eur. Tantissime sono le abitazioni private aperte al pubblico, ma, soprattutto, sono le numerose factory dal design singolare ad attirare il pubblico, come, ad esempio, quelle in zona Ostiense. Non mancano progetti che guardano al futuro, come la nuova Agenzia Spaziale Italiana a Tor Vergata oppure il nuovo campus universitario di Pietralata. In foto: la piramide Cestia, in piazza di Porta San Paolo, recentemente ristrutturata e, di solito, accessibile solo raramente e su prenotazione.
Milano già lo scorso anno, con la prima edizione di Open House Milano, ha potuto permettere ai suoi cittadini e ai turisti di scoprire o riscoprire inediti angoli, in una commistione tra presente e passato che ha consentito alla città meneghina di mostrare i suoi lati storici e la sua continua innovazione, che la sta proiettando, sempre di più, verso un radioso futuro, dove avanguardia e socialità convivono in concreta armonia. Quanti milanesi e non, intenti a camminare frettolosamente in Piazza Duomo oppure ad ammirare il duomo, fanno mai caso alla presenza dell’albergo diurno sotterraneo Cobianchi? In occasione di Open House potranno visitarlo, così come avranno la possibilità di rimanere sbalorditi dal liberty di Palazzo Castiglioni o dall’eleganza del settecentesco Oratorio di San Bernardino alle Ossa. Ma la modernità milanese non sarà da meno, con il grattacielo Pirelli o il Palazzo dell’Informazione, così come con il contemporaneo edificio Luna, uno dei simboli della riqualificazione di Lambrate. In foto: Palazzo Visconti, del XVII secolo, in zona San Babila e ora location per eventi privati di alto livello.
I weekend Open House permetteranno di scoprire nuovi lati della città e luoghi sconosciuti o di cui si conosce al massimo il nome, perché non visitabili, anche perché situati in zone difficilmente raggiungibili. Uno di questi è il forte Appia Antica, a Roma, situato in punto un po’ impervio della antica via consolare romana, così come non è di facile accesso la basilica sotterranea di Porta Maggiore, scoperta per caso durante degli scavi nel 1917. A Milano, invece, lascerà sorpresi i visitatori la bellezza di Villa Clerici, realizzata nel 1722 in via Terruggia, in zona Niguarda, ma non sarà da meno neanche il Palazzo del Senato, di cui saranno visitabili gli archivi. Non mancherà di stupire nemmeno la Torre Arcobaleno, di proprietà delle Ferrovie Italiane e riqualificata nel 2015 come esempio di favolosa policromia. Prima edizione di Open House per Torino, invece, che metterà a disposizione dei partecipanti all’evento alcuni dei suoi affascinanti e insoliti luoghi, come la sinagoga, il cimitero Monumentale e diverse factory nonché edifici riqualificati. In foto: Cenni di Cambiamento, nuovo complesso abitativo milanese in via Gabetti, non lontano dalla zona San Siro.