Ti aiutiamo a scegliere i pannelli paraschizzi per la cucina

- 15 ottobre 2020

A cosa servono i pannelli paraschizzi per la cucina

Mentre ci si dedica alla cottura delle pietanze, è facile che da pentole e padelle fuoriscano schizzi di olio, sugo e condimenti vari, finendo nello spazio fra il top cucina e i pensili e sporcandolo. In genere, quella stessa porzione di superficie presenta rivestimenti finalizzati proprio a proteggerla e agevolare le operazioni di pulizia (si pensi alle classiche maioliche, ma anche ad altri tipi di mattonelle), però c’è un’alternativa assai valida e anche esteticamente interessante: i pannelli paraschizzi.

Si tratta di schienali retro cucina resistenti, spesso originali, che non richiedono l’intervento di personale specializzato per l’installazione, sono privi di fughe e hanno un costo contenuto: tre vantaggi, questi, di grande importanza. Che si traducono in un elevato grado di praticità.

Aggiungiamo che molti di questi pannelli vengono realizzati su misura, quindi anche considerando la presenza di prese elettriche, cappe e altri elementi. Inoltre hanno un grande potere decorativo e consentono di personalizzare ulteriormente la cucina.

In quali materiali sono realizzati

È necessario che i pannelli retro cucina risultino durevoli, facili da pulire, resistenti alle alte temperature e ai lavaggi frequenti. D’altra parte, poiché l’occhio vuole sempre la sua parte, è importante che l’integrazione stilistica nel contesto in questione sia all’insegna dell’armonia. Alla luce di tutto ciò, appare chiaro perché i materiali abbiano un ruolo di primo piano. I più utilizzati sono i seguenti:

Acciaio. Vetro. Laminato. Nobilitato.

Fra poco analizzeremo nel dettaglio ciascuna di queste opzioni. Intanto vogliamo precisare che chi possiede una buona manualità e del tempo libero può anche cimentarsi con il fai da te e realizzare da solo i pannelli paraschizzi. Le soluzioni più indicate coincidono con la ceramica e la resina.

Nel primo caso si consiglia di optare per piastrelle grande formato, perché si applicano e si puliscono molto velocemente; quelle in gres porcellanato sono sempre più gettonate. Anche l’applicazione dei pannelli in resina epossidica risulta assai semplice e ruba poco tempo; i risultati sono garantiti e vasta è la gamma di colori fra cui scegliere.

Quando scegliere i paraschizzi in acciaio

La scelta del paraschizzi cucina in acciaio si rivela molto interessante e pratica, soprattutto in rifermento alla zona che corrisponde ai fuochi. Innanzi tutto, com’è noto, si tratta di un materiale solido e molto igienico; ostacola la proliferazione dei batteri e si pulisce in pochi attimi.

Difficilmente si graffia, si danneggia, risente di eventuali urti. Resiste egregiamente al calore e anche all’azione dell’umidità. Per quanto riguarda l’estetica, gli schienali di questo tipo sono perfetti per le cucine connotate da uno stile contemporaneo e anche – anzi, forse soprattutto – per quelle caratterizzate dallo stile industriale/urbano. Naturalmente, di contro, non vanno molto bene per gli ambienti classici.

Difetti? Ebbene, innanzi tutto non è facile foraretagliare i pannelli in acciaio, quindi si ha poca libertà d’intervento per quanto riguarda le larghezze predefinite, il che significa che non sempre risulta possibile rivestire l’intera parete. In secondo luogo, bisogna fare attenzione alle antiestetiche impronte ed eliminarle subito, altrimenti poi l’impresa diventa alquanto complessa.

Le caratteristiche del pannello in vetro

I pannelli paraschizzi in vetro piacciono sempre di più, per una serie di motivi molto validi. Tanto per cominciare, donano carattere all’ambiente e consentono anche di personalizzarlo. Si può scegliere fra pannelli basic, magari monocromatici, e pannelli arricchiti invece da stampe anche molto particolari; da qualche tempo le aziende del settore propongono schienali con effetto 3D, che abbattono i limiti della cucina facendola sembrare più profonda e conducendo lo sguardo verso scenari inaspettati.

In secondo luogo, contrariamente a quanto qualcuno potrebbe pensare il livello di sicurezza è alto, perché si tratta di vetro temprato. Che, tra l’altro, resiste alle temperature molto alte, non si graffia, si rompe molto difficilmente e si pulisce senza alcuna fatica, in una manciata di minuti. Come se non bastasse, il vetro contrasta la formazione di muffe.

Veniamo ai “contro”. In realtà, c’è da segnalare solo che questi pannelli non sono esattamente economici – ma non potrebbe essere altrimenti – e non si possono tagliare, proprio come quelli in acciaio.

Paraschizzi cucina in laminato: pregi e difetti

I pannelli paraschizzi cucina in laminato figurano fra le soluzioni più economiche, ma allo stesso tempo risultano qualitativamente soddisfacenti. Il laminato è un materiale multistrato composto da fibre di legno, materiale plastico e un film protettivo.

L’ultimo strato è un foglio decorativo che permette di riprodurre praticamente qualsiasi altro materiale, inclusi il legno e il marmo. Questo significa che si ottengono risultati esteticamente gradevoli e che gli abbinamenti con gli altri elementi della cucina sono, in sostanza, sempre possibili.

Gli schienali di questo tipo tollerano bene il calore e si puliscono in un batter d’occhio, però bisogna fare attenzione e trattarli con delicatezza, altrimenti si graffiano. L’installazione è di una semplicità disarmante, i pannelli possono essere sagomati e rifilati per mezzo di un seghetto oppure di una segna circolare. Quindi si fissano alla parete con del nastro biadesivo in PVC oppure con del mastice.

I pannelli retrocucina in nobilitato

Come quelli in laminato, anche i pannelli paraschizzi in nobilitato hanno costi molti accessibili. Possono essere tagliati senza alcuna difficoltà, in base alle esigenze individuali, e sono disponibili in un’ampia gamma di finiture e colori: si va da quelli effetto legno e quelli che “imitano” il cemento.

Nella maggior parte dei casi questi schienali sono composti da truciolare, ma non mancano le proposte ottenute da legno riciclato o compensati; il rivestimento viene in tutti i casi realizzato con fogli impregnati di resina melaminica.

I retro cucina in nobilitato sono molto resistenti, non temono urti né graffi, non vengono danneggiati dall’umidità e difficilmente si macchiano. Insomma, sono perfetti per l’uso quotidiano. Però è opportuno pulirli senza utilizzare troppa acqua e usando detergenti neutri e delicati. Il grande, forse unico difetto? Non possono essere applicati in corrispondenza di piani cottura a gas. Ergo, il semaforo è verde solo se nella vostra cucina c’è un piano a induzione.

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