- 07 agosto 2015

Passiv haus e i segreti della casa passiva

Produrre da sè il riscaldamento, essere una fonte autonoma di energia: ecco cosa è esattamente una Passiv Haus. Scopriamo tutto in questo articolo

- 07 agosto 2015

Che cos’è una casa passiva

Le prime case passive, abitazioni di nuova tecnologia e filosofia di vita, nascono nei paesi nordici per poi diffondersi principalmente in Germania e in altri paesi nord Europei. Con il passare degli anni sono giunte anche a noi in Italia, soprattutto in trentino Alto Adige, anche se con molta fatica per l’accettazione del nuovo pensiero costruttivo. La casa passiva, dal tedesco “passiv haus” è un’abitazione autonoma che non necessita di alcuna fonte di riscaldamento comunemente intesa, in quanto la produce da sé. La casa passiva è dotata di un sistema d’isolamento termico in grado di mantenere la temperatura interna senza dispersioni verso l’esterno, e viceversa, fondamentale per avere bassissimi consumi. I costi effettivi dei consumi di una casa passiva sono davvero molto bassi, poiché l’energia elettrica è autoprodotta grazie all’installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture, insieme ai pannelli solari termici che servono per la produzione acqua calda sanitaria per tutta la casa. Pannelli radianti a pavimento o a parete alimentano l’incremento della temperatura nei periodi freddi. Inoltre per il riscaldamento questa tipologia di casa utilizza un ulteriore sistema detto serra solare, che serve a implementare la temperatura dei raggi solari incidenti in modo da farne riscaldamento a gratis.

Casa passiva certificata Casa Clima

Casa Clima o Klim Haus, è un ente pubblico della provincia autonoma di Bolzano non coinvolto nelle opere edilizie che si occupa della certificazione energetica e ambientale di edifici e prodotti. Quest’ agenzia si occupa di certificare su progetto, in corso d’opera e a fine realizzazione la correttezza della esecuzione edilizia al fine di poter attribuire una classe energetica adeguata, meritevole di certificato e targa dell’ente certificatore. Le classi energetiche di un edificio partono dalla classe al top, Gold, seguendo A, B e cosi via scendendo man mano con l’efficienza energetica. La classe energetica di un edificio è attribuita in base al fabbisogno energetico, e i fattori che entrano in gioco riguardano sia la tipologia di riscaldamento, sia i materiali impiegati per la realizzazione, pareti e serramenti che costituiscono lì involucro dell’edificio stesso. La certificazione energetica oggi è uno dei documenti necessari per la vendita di un immobile, che certifica il grado di consumo che lo stesso deve sostenere. Dal 27 dicembre 2012 sono in vigore le nuove norme riguardanti la certificazione energetica degli edifici, disciplinata dalle “Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici” contenuta nel decreto 26 giugno 2009 e recentemente modificate dal D.M. 22 novembre 2012. Una delle novità più rilevanti apportate alle linee guida nazionali è l’abolizione della possibilità di autocertificare l’appartenenza di un immobile alla classe energetica G, la meno favorevole. In questo modo ogni edificio pubblico o privato che sia deve essere dotato di un attestato di certificazione energetica per locazioni e compravendita. Le nuove costruzioni dovranno avere un fabbisogno energetico che non potrà scendere sotto la classe C.

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