- 22 luglio 2013

Che cosa sono gli autobloccanti?

I pavimenti autobloccanti sono costituiti da una composizione di singoli blocchetti realizzabili in diversi materiali, pietra, cotto o calcestruzzo che sono appoggiati su un piano di posa esterno e incastrati tra loro senza necessità di impiego di malte o colle, ma solo bloccati tramite auto incastro e inserimento di sabbia a posa terminata, che andrà a colmare le fessure rendendoli fermi e stabili.   Questo tipo di pavimentazione è impiegato sia in luoghi pubblici come piazze o marciapiedi ma spesso anche all’esterno delle abitazioni, nei giardini, cortili e parcheggi.   Queste pavimentazioni comportano molti vantaggi, innanzitutto la libertà compositivo formale, che permette di realizzare decori o cornici in svariate fantasie e forme, poiché gli elementi della composizione possono essere posati sia in line che in diagonale o in altre forme. In secondo luogo, la posa è semplice e pratica, come la manutenzione: infatti, la rottura di un elemento comporta la sostituzione senza rotture né lavori aggiuntivi ma solo il cambio del singolo pezzo.  

Come si posano i pavimenti autobloccanti

La posa dei pavimenti autobloccanti è piuttosto semplice e non richiede eccessiva conoscenza, solo molto lavoro in termini di fatica. Questi piccoli piastrellotti per lo più impiegati in cemento, infatti, sono chiamati autobloccanti proprio perché non necessitano di colla o malta per legarli insieme, ma solo di una posa corretta affinchè si incastrino tra loro meccanicamente, per adempiere al compito di pavimentare una superficie che poi sarà anche carrabile.   Per posare gli autobloccanti è necessario spianare correttamente una superficie, con della terra, che sia ben compatta: a questo punto, si stende al di sopra un telo in geotessuto per evitare che l’erba cresca con facilità. In seguito, si spiana uno strato di sabbia di allettamento e poi si comincia la procedura di posa dei blocchi.   S’inizia stando attenti a non calpestare la sabbia, e poi si procede camminando sulla pavimentazione già posta, e procedendo in avanti con la posa dei piastrellotti che pian piano s’incastrano tra loro, dando stabilità alla pavimentazione. A posa terminata, si getta la sabbia al di sopra, che dovrà essere mossa per andare a colmare i solchi tra le piastrelle, le fughe. La sabbia in questo modo andrà a bloccare definitivamente i blocchi tra loro che si sistemeranno nel tempo per non muoversi più.  Nel caso in cui si dovesse sostituire un elemento rotto o scheggiato, basterà con un apposito attrezzo rimuovere il blocco deteriorato e andare a reinserire il blocco nuovo, pratica realizzabile in una decina di minuti con molta facilità.  

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