- 25 settembre 2016

Pavimento in Pvc

Il Pvc o vinile è un materiale termoplastico molto utilizzato per la realizzazione di pavimenti in ambito industriale e, da qualche anno, anche per i pavimenti delle abitazioni private. Una diffusione che si spiega con i suoi numerosi pregi: i pavimenti in Pvc sono elastici, quindi particolarmente adatti alle camerette dei bambini e alle stanze giochi; resistono bene all’acqua, di conseguenza vengono usati anche per il bagno e la cucina; resistono anche all’usura, garantiscono un ottimo isolamento acustico e riducono al minimo i rumori derivanti dal calpestio. Ancora, sono facili da posare anche senza ricorrere all’intervento di esperti del settore e hanno uno spessore contenuto che difficilmente supera i 2 mm: ciò significa che possono pure essere posati su pavimenti preesistenti, senza comportare grandi costi o interventi troppo impegnativi. Imitano perfettamente altri materiali come il parquet, il marmo e la ceramica e sono economici, oltre che ecologicamente avanzati. Il vinile è infatti uno dei pochi materiali per l’edilizia totalmente riciclabili e hanno un bassissimo livello di emissione di composti organici volatili (TVOC). La tipologia di pavimenti in Pvc più diffusa per quanto riguarda gli ambienti domestici è quella in lame stratificate autoadesive: in foto un esempio firmato Iperceramica, effetto parquet.

Pavimenti Pvc

Il pvc viene realizzato tramite l’unione del polimero cloruro di vinile con alcune sostanze plastiche. Essendo un materiale ecologico, contribuisce al benessere delle persone fra le mura domestiche e allo stesso tempo diventa ottimo strumento per il rispetto dell’ambiente. Oltre ad essere elastico, resistente all’acqua e all’usura, respinge l’attacco di funghi a batteri ed è piuttosto leggero, quindi difficilmente infiammabile e auto-estinguente. Per chi desidera cimentarsi con il fai da te, si consigliano i pavimenti in pvc in quadrotte oppure in lame stratificate autoadesive, la cui posa in opera è semplice quanto veloce. Tra gli altri vantaggi offerti da questo tipo di pavimento segnaliamo anche la vasta gamma di colori disponibile in commercio; grazie ai continui progressi della grafica computerizzata, inoltre, l’imitazione di materiali naturali come il legno e la pietra è protagonista di un costante miglioramento. La simulazione sia estetica che tattile in certi casi arriva davvero alla perfezione. In foto il pavimento Senso Lock 4MM di Gerflor, in lame viniliche stratificate: posa ad incastro, facile rimozione, spessore totale 4 mm, spessore strato d'usura 0,3 mm. Formato lame: 15.0 cm x 94.0 cm. Formato piastre: 30.3 cm x 60.7cm. Quattro bordi bisellati.

Pavimenti in Pvc adesivi

Pavimenti in pvc: le varie lamine si differenziano in base alla loro composizione. Ci sono le lamine omogenee, che oltre al Pvc contengono vari pigmenti colorati capaci di imitare superfici di altro tipo quali il parquet, il marmo, il mosaico; esse rese impermeabili e resistenti tramite un processo di plastificazione e si trovano sia in versione rigida che semi rigida. Ci sono poi le pianelle eterogenee, con struttura stratificata e composita divisa in tre diversi strati che hanno il compito di proteggerle dall’usura, di creare l’isolamento acustico e di ripartire in modo omogeneo i carichi. Le piastrelle autobloccanti, invece, consentono di effettuare una posa a secco in soli pochi passaggi tramite appositi ganci. Infine abbiamo le piastrelle adesive da posizionare tramite uno strato di colla o autoadesive con il collante già incorporato sulla sua superficie inferiore. Queste ultime appaiono generalmente squadrate e regolari, dunque si posano più facilmente e per tagliarle è sufficiente un semplice taglierino. In foto Starflor, pavimento autoadesivo in Pvc firmato Tarkett. Può essere posato anche in ambienti umidi come bagni e cucine.

Pavimenti in pvc prezzi

Quanto costano i pavimenti in Pvc? Doverosa una premessa: rivolgetevi sempre a venditori specializzati, con una solida esperienza alle spalle, altrimenti rischiate di fare i conti con qualche brutta sorpresa. I prezzi variano in base allo spessore dei pavimenti, al loro potere fonoassorbente, ma anche al design e al tipo di rivestimento, che può essere in rotoli oppure a quadrotti (e in questo secondo caso occorre più denaro). Diciamo, d’altro canto, che restano sempre prodotti accessibili in quanto la materia prima è decisamente economica. Ma facciamo qualche esempio. Le piastrelle autoadesive con uno spessore di circa 1,2 millimetri e un formato di 30×30 cm costano in media 15 euro al metro quadrato; per le piastrelle stratificate effetto parquet, con uno spessore di circa 2 millimetri, occorrono invece un costo medio pari a 20 euro al metro quadrato. Le piastrelle autobloccanti di circa 3,5 millimetri e con una grandezza di 50×50 sono più care, costano più o meno 30 euro al metro quadrato. Un rivestimento in rotoli di circa 20-30 ml con uno spessore medio di 2,5-3 millimetri e con un’altezza pari a 200-400 centimetri, costa fra i 10 e i 20 euro al metro quadrato: in questo secondo caso si tratta però di un prodotto di alto livello e con notevoli caratteristiche fonoassorbenti. In foto un pavimento Liuni.

Pavimento Pvc

Contrariamente a quanto potrebbe pensare qualcuno, il Pvc non è un materiale plastico e deriva da una formulazione che utilizza meno del 50 per cento di derivati dal petrolio con una forte tendenza a sostituire gradualmente i componenti con prodotti a base vegetale. I migliori pavimenti in Pvc non hanno emissioni di solventi come accade spesso per i laminati plastici e riproducono in modo egregio sia l’estetica che l’aspetto tattile del materiale naturale al quale si ispirano. Mettendo a confronto un vero parquet in legno, una piastrella, un marmo, un parquet laminato e un listone di Pvc, si avrà subito modo di verificare che quest’ultimo non solo non è affatto plastico ma offre un calore visivo che pochi altri materiali possiedono. La pavimentazione in Pvc rappresenta l’evoluzione di una pavimentazione in linoleum e nel corso degli anni ha conquistato una buona fetta di mercato sia per quanto riguarda le nuove costruzioni che nell’ambito delle ristrutturazioni. In foto il pavimento in Pvc Creation di Gerflor, particolarmente resistente al passaggio pedonale intenso, con un’elevata resistenza agli impatti. Facilità e riduzione dei costi di manutenzione, con un’ampia gamma di essenze, sono le sue caratteristiche. L' installazione è rapida e posa in ambiente occupato, senza rumore né polvere con elevata esistenza agli impatti. Creation è resistente all’acqua e all’umidità, dotato di smussi per aumentare il realismo delle molteplici decorazioni di tendenza e naturali.

Pvc pavimenti

Il Pvc per pavimentazioni viene genericamente suddiviso in due tipologie: omogeneo ed eterogeneo. Il primo si ottiene con la tecnica della calandratura (due o più cilindri compattano una miscela di pvc, cariche minerali e coloranti dando origine a teli di vario spessore) oppure con la tecnica della pressatura (il pvc in granuli viene pressato in uno stampo surriscaldato per dare origine a piastre di vario spessore). Il “tutto strato di usura” è la peculiarità del Pvc omogeneo, mentre il rapporto tra pvc e cariche minerali determina la qualità del prodotto: più aumentano le cariche minerali a discapito del pvc, meno il prodotto risulterà duttile e quindi sarà più soggetto ad essere usurato e sporcarsi. Il Pvc eterogeneo è ottenuto invece tramite la tecnica della spalmatura, che consiste nello stendere diversi strati di pvc su un’armatura di fibra di vetro. Il risultato è il cosiddetto “cushion”, che permette di riprodurre qualunque tipo di effetto (parquet, ceramica, disegni geometrici). A questa categoria appartengono le pavimentazioni denominate LVT (Luxury Vinyl Tiles), costituite da doghe e piastre autobloccanti. Di basso spessore (ca. mm 5) e di ottima resistenza superficiale (ca. mm 0,55 di pvc puro), grazie alla loro versatilità e robustezza, questi pavimenti stanno ottenendo consensi sia in ambito contract/commerciale che domestico. Sono molto gettonati nelle ristrutturazioni. Da qualche tempo, soprattutto nel caso dei prodotti più performanti, la superficie dei pavimenti in pvc (sia omogenei che eterogenei) viene trattata con resine poliuretaniche che impediscono allo sporco di insinuarsi nelle microporosità delle mescole. I costi aumentano, certo, ma poi vengono ammortizzati in quanto si riduce la spesa relativa alla manutenzione. Non è necessaria, tanto per cominciare, la stesura di cera metallizzata. Di quest’ultima non si può fare a meno invece nel caso degli altri tipi di pavimenti in pvc; oltre a chiudere le microporosità della superficie altrimenti riempite dallo sporco, protegge il materiale stessa dal calpestio e crea un effetto lucido o semilucido molto gradevole dal punto di vista estetico.

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