Riscaldare la casa con stufe e caminetti

- 26 luglio 2019

Camini e stufe al poste delle costose caldaie a gas

Le fredde giornate invernali si avvicinano ed è il momento, se non l'abbiamo ancora fatto, di considerare i possibili sistemi per riscaldare la casa. È necessario pensare per tempo alla sostituzione di quello esistente se obsoleto, antieconomico o inquinante oppure progettarne uno che si adatti alla nuova casa. Camini e stufe sono i più antichi sistemi per riscaldare l'ambiente domestico, eppure tutt'oggi costituiscono una valida alternativa alle caldaie a gasolio e a gas. I modelli di nuova generazione, infatti, pur avendo mantenuto le caratteristiche esterne di quelli di un tempo, sono notevolmente migliorati nel rendimento e permettono di riscaldare anche più locali o addirittura l'intera abitazione. Perchè rinunciare dunque alla calda ed accogliente atmosfera creata dal fuoco, che si sposa con i tipici arredi di montagna ma è capace di creare effetti suggestivi anche nelle più avanguardistiche dimore urbane?

Ammortizzare le spese e inquinare di meno

Diversi sono i motivi per cui un numero sempre maggiore di persone oggi sceglie di riscaldare la casa con fonti di riscaldamento ecologiche. Caminetti e stufe costituiscono oggetti d'arredo dalle valide qualità estetiche e dall'alto rendimento, tanto da poter essere sfruttati come fonte di riscaldamento principale. La scelta di tali impianti comporta un notevole risparmio, dato che la legna è il combustibile più economico presente sul mercato. Sostituendo o alternando il riscaldamento autonomo con quello a legna, è possibile ammortizzare la spesa d'acquisto già nell'arco della prima stagione di utilizzo. Riscaldarsi a legna è però anche una scelta di vita: il desiderio di un ambiente salubre, favorito dal crescente affermarsi della bioarchitettura, trova una risposta nelle fonti di riscaldamento alternative, che sostengono l'equilibrio ambientale ed evitano il ricorso a combustibili inquinanti.

Camini e stufe: tutto quello che c'è da sapere

Prima di procedere all'acquisto di un camino o di una stufa è necessario conoscerne le caratteristiche, i consumi e le varie tipologie. Il camino è costituito dal focolare (spazio protetto in cui si realizza la combustione), dal rivestimento (elementi in pietra, metallo o legno che fissati sulla struttura esterna del focolare lo decorano), dalla cappa (generalmente a forma di piramide tronca e spesso rivestita di metallo per favorire l'irradiamento di calore e il tiraggio dei fumi), dalla canna fumaria (cunicolo che mette in comunicazione il focolare con l'atmosfera esterna e smaltisce i fumi) e dal comignolo (sistema di protezione superiore della canna fumaria). Perchè il camino garantisca benessere ed economicità, è necessario che la canna fumaria sia "a norma" e favorisca un buon tiraggio dei fumi. Costruita in acciaio o in muratura, con materiali resistenti alle alte temperature e impermeabili ai gas, è preferibile che abbia una sezione circolare. Nel caso sia esterna occorre isolarla in modo da impedirne il raffreddamento. Il tiraggio di una canna fumaria è proporzionale alla radice quadrata della sua lunghezza, pertanto più una canna è lunga, migliore sarà il suo tiraggio. Fondamentale per il buon funzionamento dell'impianto per riscaldare la casa è anche il comignolo, che deve essere posizionato ad almeno un metro di altezza rispetto al colmo del tetto. Nel progetto del caminetto va inoltre tenuto presente che il suo principale requisito è che non faccia fumo, rendendo altrimenti invivibile il locale in cui è collocato. Per evitare ciò occorre che la bocca del camino sia più larga che alta e che la canna fumaria non sia troppo lunga rispetto alla sua sezione. Ultimo requisito importante è che il camino riscaldi il più possibile: a tale proposito i tradizionali camini aperti offrono un basso rendimento termico e provocano la dispersione di fumi.

Alcuni esempi: caminetto Merlin e stufa Myria

Elegante nelle sue forme arrotondate il camino Merlin di Austroflamm, distribuito da Mont Export, è realizzato in ceramica ed è in grado di riscaldare un volume massimo di 375 m³. Disponibile nelle versioni ad angolo o a parete, alterna la tonalità rubino ai colori acqua, blu, muschio e cotto. Sotto al pavimento che sorregge la stufa non dovrebbero essere presenti tubazioni ed impianti, che rischierebbero di schiacciarsi. Una piacevole sorpresa si nasconde nella stufa Myria di MCZ, che ospita nella sua parte superiore un vano scaldavivande, per tenere al caldo tegami e pentole. All'interno, poi, vi è un piano di cottura in ceramica lavabile. Con cerniere, viti e saldature a completa scomparsa, Myria è disponibile con struttura verniciata nera e fianchi in acciaio Inox design, in acciaio verniciato nero, in pietra Serpentino o pietra ollare, in ceramica sale e pepe, giallo chiaro o bordeaux. una soluzione funzionale per riscaldare la casa. 

Parliamo di stufe

Per quanto riguarda le stufe, la scelta di un particolare modello dipende dal volume dell'ambiente da riscaldare. Quelle antiche, che diffondono calore per irraggiamento, hanno una resa minore delle moderne ed hanno una capacità di riscaldare la casa proporzionale alle loro dimensioni. I modelli più attuali sporcano meno ma producono più condensa e vanno installate vicino alla canna fumaria. Alcune stufe utilizzano come combustibile il pellet, una sostanza granulare ad alto contenuto energetico per unità di volume, ricavato dalla segatura e da altri scarti legnosi.  

Sfoglia i cataloghi: