Redazione - 19 gennaio 201319 gennaio 2013
Controllo impianti termici: quali sono le normative in vigore? Ecco tutto quello che c'è da sapere sulla manutenzione della caldaia.
Redazione - 19 gennaio 201319 gennaio 2013
Col termine “impianto termico” si definisce sia l’impianto di condomini o fabbricati plurifamiliari, sia le caldaie autonome. La legge 10/1991 specifica l’obbligo di controllo degli impianti termici ai fini di risparmio energetico e promuovere l’utilizzo razionale dell’energia. I controlli obbligatori consentono di mantenere l’impianto termico efficace ed efficiente, in modo da limitare i consumi e l’inquinamento atmosferico e garantire che l’impianto funzioni in condizioni di sicurezza. Tutti gli impianti devono essere dotati del proprio libretto di manutenzione. Nel caso di impianti casalinghi (di potenza inferiore a 35 kW) esso riporta le generalità del proprietario, i dati dell’installatore e del responsabile della manutenzione, e tutte le verifiche, collaudi e controlli che sono state effettuate sia da parte del manutentore che degli enti locali. Il libretto deve essere compilato dall’installatore (per impianti nuovi) o dal responsabile (per impianti già esistenti).
La normativa in vigore definisce utente dell’impianto il proprietario dell’immobile in cui l’impianto è installato. A meno di deleghe particolari, l’utente è anche il responsabile dell’impianto stesso, e quindi deve gestire e verificare che vengano svolte correttamente tutte le operazioni di controllo dell’impianto termico di seguito elencate. Conservare e tenere aggiornato il libretto di manutenzione, che dovrà poter essere consultabile da parte delle autorità competenti per la verifica dei controlli; far svolgere le prove di combustione secondo la periodicità stabilita dalla legge (ogni quattro o due anni); garantire che l’impianto sia soggetto a manutenzione preventiva, ordinaria e straordinaria quando necessario; assicurarsi che l’impianto sia in grado di funzionare nella stagione fredda, predisponendo per i vari controlli; gestire gli interventi sulla caldaia se le prove e collaudi svolti riportano valori eccedenti i limiti di legge, o se mostrano scarsa efficienza dell’impianto; sostituire la caldaia se essa non risulta più a norma o se la riparazione è impossibile o non conveniente. Ogni provincia può avere ulteriori obblighi, come ad esempio quello di inviare alla provincia stessa, Ufficio Emissioni in Atmosfera, l ’esito delle prove e collaudi effettuati, oppure una semplice autocertificazione di avvenuta manutenzione.