- 16 febbraio 2016

Ristrutturazione bagno

Le collezioni ed i cataloghi di allestimento e arredo bagno si rinnovano ritmicamente ad ogni stagione ed inseguire le ultime tendenze in fatto di finiture, rivestimenti e nuovi modelli di sanitari, è spesso impegnativo. Questa attenzione crescente alla stanza da bagno nasce dal fatto che in bagno non si svolgono più solamente le quotidiane azioni di cura del proprio igiene, ma sempre di più esso è considerato luogo di relax e benessere, dedito alla cura totale del corpo e della mente, obbligato dunque a rispondere ad esigenze funzionali ed estetiche. La sala da bagno diventa così una stanza come tutte le altre della casa, sempre pronta a stupire nell'aspetto estetico, nello stile e nel colore. Ciò significa che un bagno rinnovato dieci o quindici anni fa è già considerato obsoleto e vetusto. Se a ciò si aggiungono problematiche impiantistiche, come scarichi mal funzionanti e vecchie tubature, allora è davvero arrivato il momento di apportare un totale restyling della stanza da bagno. Prima regola è capire che tipo di trasformazione il vostro bagno necessita: solo una rivisitazione estetica, oppure un intervento radicale che comporti smantellamento di vecchi impianti e sanitari? O addirittura demolizioni di pareti per modificare la metratura del locale? Una volta che vi sarete dati una risposta, pensate ad un budget, ad un tetto massimo di spesa, che vi indirizzerà di conseguenza sul tipo di finiture, sanitari e rivestimenti da acquistare. Nel caso sfortunato in cui il denaro a disposizione non sia molto, nessun problema, il mercato è talmente ampio e ricco di soluzioni esteticamente apprezzabili ed economicamente raggiungibili, che vi sarà solamente l'imbarazzo della scelta. Non da ultimo, assicuratevi se l'intervento edilizio che intendete realizzare necessiti di una pratica edilizia comunale o meno. Se l'intenzione è quella di un semplice cambio look, lasciando al loro posto sanitari e tubature, non vi è necessità di alcuna documentazione da presentare all'ufficio tecnico del vostro comune, nel caso invece sia necessario rinnovare gli impianti e modificare setti murari sarà necessaria la predisposizione di una pratica edilizia firmata da un tecnico abilitato, il quale vi consiglierà al meglio anche sulla scelta della composizione e dell'abbinamento di finiture e arredi. In foto progetto realizzato dall'azienda Studio 61.

Quanto costa ristrutturare un bagno

Abbiamo accennato al discorso economico, di quanto sia importante prefiggersi un tetto massimo di spesa prima di iniziare i lavori. Il costo della ristrutturazione, è scontato dirlo, dipende dal tipo di lavori edili e impiantistici da eseguire, dal tipo di finiture, sanitari, rubinetteria e mobili che si intendono acquistare. Tante variabili dunque, che spesso fanno lievitare il prezzo, sopratutto quando parliamo di forme e modelli di rivestimenti e sanitari. Il primo consiglio da dare è di procurarsi almeno un paio di preventivi di ditte differenti, aziende e artigiani referenziati e di vostra conoscenza, che vi possano già darvi un primo assaggio di quale potrà essere la spesa da affrontare. Diffidate di chi vi propone prezzi stracciati, poiché il nuovo bagno deve obbligatoriamente funzionare in modo ottimale e durare a lungo nel tempo, non ci vedono essere dunque sorprese nel corso degli anni. Da tenere a mente, la possibilità che vi possono essere in corso d'opera degli imprevisti, sopratutto durante la fase delle demolizioni e quando si mette mano agli impianti. Può infatti capitare che vi sia da rifare un tratto più lungo di impianto o che si rompa accidentalmente una tubatura o che il muro nasconda sorprese che comportino ad un cambio di progetto. Altra variabile non da poco è quella della scelta di sanitari e finiture. Piastrelle di design e pezzi speciali decorativi, possono costare anche più di 100 euro/mq, solo di fornitura materiale si intende. Ricordare di acquistare una piccola scorta aggiuntiva di piastrelle rispetto a quelle che effettivamente vi necessita, vi potrà essere utile per eventuali interventi futuri. Rappresenta ugualmente una variabile, la scelta dei sanitari, che se di design molto particolare, possono arrivare a costare anche 500 euro a pezzo. Da aggiungere rubinetteria in acciaio e accessori idraulici. Capitolo a parte è rappresentato poi, dai mobili di arredo bagno, come l'elemento sotto lavello, specchio, pensili e vani a giorno, in grado di contenere e organizzare tutto l'occorrente per i momenti di igiene e relax. La spesa per un mobile sotto lavabo può ad esempio partire da 400/500 euro, sino a salire. A voler definire un prezzo indicativo, si può affermare che tra: demolizioni, nuovi impianti, rivestimenti, sanitari e accessori vari, la spesa può aggirarsi sui 5.000,00 euro, per un bagno di medie dimensioni. In foto collezione Maia di Edoné Agorà Group.

Come ristrutturare un bagno

Se consideriamo un intervento di tipo invasivo che comporta la totale ristrutturazione del bagno, possiamo indicare quali sono le varie fasi dei lavori, per darvi un assaggio di cosa succederà in casa vostra. Una volta avuto l'ok dall'amministrazione comunale e ottenuto il permesso per l'inizio lavori, il primo atto consiste nella rimozione di sanitari e arredi e nella polverosa demolizione delle vecchie finiture, pavimenti e massetti, sino a scoprire gli impianti esistenti. Il materiale proveniente dalle demolizione dovrà essere obbligatoriamente portato in un apposito centro di smaltimento rifiuti. Atto secondo, è il momento dell'idraulico che riorganizzerà la parte idrica e termosanitaria del bagno, andando ad istallare le nuove cassette di scarico ed a innestare le nuove tubazioni sulla dorsale impiantistica principale. Avere a disposizione le schede tecniche dei vari sanitari è necessario in questa fase. Un consiglio da dare, prima di ricoprire con un nuovo massetto gli impianti, è quello di fotografare la stanza per avere futura memoria di qual'é andamento a pavimento e a parete delle tubature. Prima di istallare sanitari e termoarredo o scaldasalviette, che sarà l'ultima azione da svolgere, occorre allestire il locale con piastrelle e rivestimenti, stuccare le fughe lasciate tra i singoli elementi e pitturare il locale con vernici idrorepellenti e possibilmente lavabili, idonee per ambienti umidi. Nell'arredo del locale da bagno un consiglio furbo è di fissare al muro pensili, mobili e porta asciugamani, in corrispondenza dello stucco tra le fughe, senza forare il rivestimento in ceramica, ciò consente, in caso di sostituzione della mobilia, di ripristinare con facilità il foro lasciato nel muro dal vecchio elemento. In foto progetto realizzato dallo studio 71.82 Architectural factory, in cui sono stati utilizzati sanitari Dolomite serie Mia e piastrelle Naxos collezione Vanity.

Ristrutturazione bagno detrazione

I lavori di rinnovo del locale bagno possono fruire delle detrazioni fiscali solo quando gli interventi rientrano tra quelli identificati dal DPR 380/2001 come: manutenzione straordinaria, risanamento conservativo, restauro e ristrutturazione. In poche parole, se le opere riguardano solamente il rifacimento delle finiture, la sostituzione dei sanitari e il rinnovo delle tinteggiature, non si può beneficiare delle detrazioni. Questi lavori edili infatti ricadono all'interno di opere di ordinaria manutenzione. Se invece, la ristrutturazione della sala da bagno, prevede la modifica degli impianti, lo spostamento di muri interni che aumentino o diminuiscano la superficie del locale, allora la detrazione fiscale può essere applicata. Per l'anno 2016 sono state mantenute le aliquote dell'anno precedente, si può portare in detrazione il 50% della spesa, sino ad un tetto massimo di 96.000,00 euro. Le spese devono essere sostenute nell'anno in questione e i pagamenti essere tracciabili e documentati per mezzo di speciali bonifici bancari. La spesa è recuperabile in 10 anni, con rate di uguale valore ripartite nell'arco di tutto il periodo. Importante è stipulare un contratto d'appalto con la ditta esecutrice dei lavori e mantenere copia di tutta la documentazione consegnata in comune. La manutenzione ordinaria può fruire della detrazione fiscale solo nel caso in cui il rifacimento del locale bagno è di uso comune a tutto il condominio. Si rientra nelle detrazioni del 50% anche nel caso si debbano eseguire opere di abbattimento di barriere architettoniche e quindi allestire il bagno con sanitari e accessori prettamente dedicati all'uso dei disabili. Se si decide di ricavare un nuovo locale bagno all'interno della volumetria esistente della casa, allora anche questo caso possiamo rientrare nella detrazioni. Quando parliamo di arredi possiamo citare un'altra opportunità data dal governo, ovvero il Bonus Mobili. Si può detrarre il 50% della spesa, sempre in dieci anni, fino a un massimo di 10.000,00 euro, se il rinnovo della mobilia del bagno è realizzato durante interventi edili che fruiscono già di detrazioni. Si può ad esempio mettere mano alla ristrutturazione di altre stanze, bagno escluso e fruire del Bonus Mobili per sostituire gli accessori e gli arredi del bagno. New entry dell'anno 2016 è il Bonus Mobili per giovani coppie, che esula dalla pratica di ristrutturazione ma che obbliga a rientrare in parametri di anni di età e di convivenza un po' restrittivi, per fruire della detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. In foto collezione Moode di Rexa Design.

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