- 13 luglio 2015

Sanpietrino

Innanzitutto cosa sono i sanpietrini e perché si chiamano così? Si tratta di cubetti di porfido o di basalto, pietre eruttive compatte e durissime che da sempre popolano le strade e le piazze di tante città europee, e che vengono spesso utilizzati anche per i rivestimenti di passaggi pedonali, terrazze, luoghi di sosta, rampe di accesso ai garage e superfici carrabili di aree esterne di abitazioni private. Il nome, che identifica anche gli operai che posano queste pietre, nasce nel Settecento, per merito di monsignor Ludovico Sergardi, prefetto della Fabbrica di San Pietro il quale, dopo aver valutato le povere condizioni in cui versava la piazza, decise di farla lastricare interamente con i tipici cubetti di leucitite, roccia eruttiva comune nella regione Lazio. Oggi l’originale blocchetto si è da tempo sdoganato dal suo look storico e si è rinnovato, accettando l'accostamento della classica forma sbozzata con pietre di differente consistenza, colore e origine.

Sanpietrini texture

I colori dei sanpietrini variano dal classico grigio chiaro al blu intenso e persino al marrone e al rosso, permettendo la composizione di motivi ornamentali a pavimento, soprattutto nei giardini privati, che sono anche resistenti e funzionali. La notevole resistenza alle sollecitazioni meccaniche e agli agenti atmosferici, se da un lato è ben sostenuta dalle proprietà intrinseche della pietra, dall'altra deve essere assicurata dalla conformazione e compattazione corretta del piano di posa, oltre che dal perfetto amalgama degli elementi ottenuto con la sabbia.

La scelta della pietra più idonea, va effettuata tenendo conto della funzione effettiva della pavimentazione, soprattutto in rapporto al comportamento nel ciclo gelo/disgelo, alle caratteristiche superficiali, come la sdrucciolevolezza, e a quelle di natura meramente estetica. Nell’ampio assortimento di articoli disponibili sul mercato si può optare per il classico, scegliendo prodotti approntati artigianalmente da marmisti locali oppure si può consultare il catalogo di imprese specializzate nella produzione di elementi per pavimentazioni garantiscono alcune caratteristiche tecniche supplementari.

Cubetti porfido

Per secoli i pavimenti in cubetti di porfido, o sotto forma di lastre e ciottoli, sono stati utilizzati come materiale per la costruzione di meravigliose pavimentazioni esterne per piazze, strade e residenze private. La resistenza e inalterabilità della pietra nel tempo, rendono tali pavimentazioni una soluzione definitiva, con la possibilità, considerando la vasta gamma di colori, di creare magnifici disegni e geometrie per ogni genere di ambiente, interni ed esterni, per pavimenti carrabili o pedonali.

Una delle soluzioni più gradevoli per rivestire con i cubetti di porfido gli spazi esterni privati consiste nel sviluppare una sorta di corona, il più possibile regolare, oltre che nei colori, ad esempio attorno al tronco di un albero in giardino o intorno a una piccola fontana. I sampietrini vengono già da tempo utilizzati come rivestimento delle rampe di accesso ai garage, ma anche per ampliare porzioni di pavimento esterno già esistenti. Sono perfetti, in particolare, se uniti a lastre di selciato di grandi dimensioni, che possono essere ridisegnate ai bordi, tramite piccole e locali inserzioni di cubetti in porfido.

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