Scopa a vapore per pulire in tutta comodità

- 03 dicembre 2017

Quale scopa a vapore scegliere

Quale scopa a vapore scegliere e quali sono i fattori da tenere presente? Innanzi tutto, prima di acquistarne una, si devono considerare le prestazioni, che devono garantire efficienza. Occorre, inoltre, valutare la potenza, la temperatura e l’emissione del vapore. Per quanto riguarda la potenza, è importante per i tempi d’attesa necessari, prima di poter utilizzare la scopa. Più i watt sono alti, meno tempo occorrerà per caricare l’acqua all’interno. I modelli in commercio hanno una potenza che va dagli 800 ai 1600 Watt. In genere, bastano 15 secondi e la scopa è pronta da usare. La temperatura, invece, è fondamentale per la forza incisiva sullo sporco. Se un modello raggiunge i 120°, basterà una sola passata per pulire una superficie, permettendo un notevole risparmio di tempo. L’intensità dell’emissione del vapore non deve passare in secondo piano, perché la sua quantità serve per capire se potrà igienizzare anche le superfici più delicate, come, ad esempio, il parquet. Le scope che non regolano il vapore vanno bene solo per i pavimenti più duri. In foto: Vileda Steam, dotato di apposita manopola, posta sul manico e grazie alla quale è possibile regolare la quantità di vapore erogato, permettendo l’uso dell’apparecchio anche sui parquet, le moquette nonché i tappeti. La sua testa triangolare è in grado di raggiungere gli angoli e i punti più difficili della casa.

Scopa a vapore: conviene?

Conviene comprare una scopa a vapore? Sì, soprattutto per la sua praticità, oltre alla sua importante funzione che igienizza il pavimento. Questo tipo di scopa è spesso regolabile, in modo da non doversi chinare per pulire. In questo modo, si può mantenere una postura corretta durante il suo utilizzo, senza affaticarsi. Inoltre, ha un’impugnatura ergonomica, grazie alla quale il rivestimento in gomma antiscivolo non sottoporrà il polso e il braccio a eccessivo stress. Essendo anche un elettrodomestico non ingombrante, è facile da conservare nel ripostiglio o da posare in un angolo della casa. Molti modelli possono anche rimanere in piedi e non occorre appoggiarli al muro. Per quanto riguarda il cavo di alimentazione, la maggior parte delle scope presenta dei ganci avvolgicavo, per permettere al filo di alimentazione di rimanere sempre in ordine. In foto: il modello FSMH16151 di Black & Decker, con una potenza che arriva a 1600 Watt e che consente all’elettrodomestico di essere pronto per l’uso nel giro di 15 secondi. Inoltre, ha una funzione che permette di regolare l’emissione del vapore, in modo da non danneggiare i pavimenti più delicati.

Come togliere il calcare dalla scopa a vapore

Con l’utilizzo frequente della scopa a vapore, si può creare del calcare, generato dall’uso dell’acqua a temperature alte. Come toglierlo da questo tipo di scopa? Molti modelli dispongono di funzioni anticalcare, con filtri permanenti da pulire periodicamente o da sostituire quando si usurano. Altre scope, invece, sono prive di questa comodità e, di conseguenza, non si può evitare la formazione del calcare, che, se non viene rimosso, rischia di impedire la fuoriuscita del vapore. Il primo consiglio è quello di utilizzare dell’acqua distillata, la stessa che si usa per il ferro da stiro. In caso contrario e in presenza di calcare, esiste un altro metodo per rimuoverlo ed è quello di preparare una soluzione composta da 2/3 di acqua e 1/3 di aceto bianco. Questa soluzione andrà versata nel serbatoio della scopa, mentre la spina è staccata. Successivamente, bisogna attaccare la spina alla presa della corrente elettrica e, una volta acceso l’apparecchio, bisogna lasciare che la soluzione si esaurisca, evaporando. In foto: Vaporetto SV450 Double di Polti, pronta all’uso in 15 secondi e con serbatoio estraibile,  per ricaricare velocemente l’acqua in qualsiasi momento. Inoltre, ha diversi accessori e la speciale spazzola Vaporforce, che permette di pulire anche gli angoli di casa più difficili. 

Scopa a vapore senza fili

Avere una scopa a vapore permette di risparmiare tempo durante le pulizie, perché unisce la forza dell’aspirapolvere alla potenza igienizzante del lavaggio con acqua, riuscendo a sciogliere lo sporco e ad aspirarlo in un’unica operazione. Inoltre, non occorre usare detergenti chimici, spesso dannosi per la salute. Vi sono anche i modelli senza fili, che rappresentano il massimo della praticità, perché si può pulire casa in tutta comodità senza l’ingombro dei fili che, in alcuni modelli, sono anche troppo corti e diventa scomodo pulire tutta la stanza. Come sono alimentate le scope senza fili? Hanno delle batterie che durano dai circa 40 minuti, da ricaricare tramite un caricabatterie collegato alla presa della corrente elettrica. Le scope a vapore, con o senza fili, hanno sempre degli accessori in dotazione, per consentire la massima pulizia su tutte le superfici: solette per tappeti e moquette, dosatori per rabbocco (in caso di modelli senza serbatoio removibile), spazzole per vetri, spazzole tonde e tubi speciali per pulire superfici più difficili da raggiungere. In foto: il modello senza fili Philips FC6402/01, con tecnologia PowerCyclone, spazzola speciale TriActive Turbo, batterie al litio ricaricabili, capacità 0.2 l e autonomia della batteria di 40 min. Inoltre, è molto silenzioso (83 dB).

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