- 27 febbraio 2015

Sfratto per finita locazione tempi

Lo sfratto per finita locazione viene eseguito, su richiesta del proprietario dell'immobile dato in locazione, nel momento in cui vi è la scadenza del contratto di affitto. In Italia, generalmente, il tipo di contratto più usato è quello costituito da quattro anni rinnovabile in altri quattro anni, scaduti i quali l'inquilino deve liberare il locale da mobili e cose e lasciarlo esattamente come lo aveva trovato quando vi ha fatto ingresso la prima volta. L'intimazione di sfratto viene redatta da un avvocato e notificata all'inquilino che viene convocato davanti ad un giudice civile il quale, preso visione del contratto, e di altri documenti necessari per la decisione, ravvisandone l'opportunità, emette un termine entro il quale tassativamente l'immobile deve essere sgomberato. I tempi di intervento dipendono dalla situazione in cui versa l'inquilino in quanto il giudice, nel momento in cui vi siano delle condizioni di forte indigenza o problemi di salute, può prorogare il termine fissato in altra data ed allungare così i tempi di rilascio della casa o del locale commerciale dato in affitto.

Procedura di sfratto per finita locazione

La procedura di sfratto per finita locazione trae origine dalla necessità del padrone di casa, o del locale commerciale dato in locazione, di recuperare il proprio immobile in seguito alla scadenza del contratto precedentemente sottoscritto dalle parti. Viene azionata a mezzo di un avvocato, che si costituisce rappresentando il locatore, mediante un atto giuridico, l'intimazione di sfratto, notificata all'inquilino. Con la fissazione di un'udienza pubblica, presso il Tribunale civile del luogo in cui è situato l'immobile, il giudice, ascoltate le parti e le loro reciproche ragioni, fissa un termine di rilascio, che deve essere necessariamente rispettato. Qualora ci siano delle motivazioni che in qualche modo possano rallentare l'iter dello sfratto, generalmente motivi di salute od economici, questo termine può essere prorogato per un determinato periodo di tempo, non eccedente però i diciotto mesi, trascorso il quale l'immobile deve essere liberato da mobili e cose. L'ordine di rilascio può essere eseguito spontaneamente oppure mediante l'intervento dell'ufficiale giudiziario o nei casi più gravi con la forza pubblica.

Sfratto per finita locazione e morosità

L'intimazione per finita locazione riguarda la liberazione di un immobile in seguito alla scadenza del contratto sottoscritto dalle parti mentre l'intimazione per morosità riguarda invece il mancato pagamento dei canoni di affitto che spinge il padrone di casa a richiedere la liberazione dell'immobile. Entrambe le tipologie di sfratto prevedono un atto di intimazione che invita l'inquilino a presentarsi in una determinata data presso il tribunale civile, per essere ascoltato dal giudice in merito alla mancata liberazione dell'immobile e nel caso di ritardato pagamento richiede all'inquilino di rifondere al padrone di casa tutti i canoni. Qualora vi fossero dei problemi riguardanti la liberazione dell'immobile o l'impossibilità di pagare a stretto giro di tempo i canoni di locazione scaduti, il giudice può posticipare la data di rilascio a breve termine oppure può stabilire un piano di restituzione dei pagamenti con rate mensili per consentire al padrone di casa di avere la rifusione dei canoni scaduti e all'inquilino di potere pagare poco alla volta per potere onorare il debito in un congruo periodo di tempo.

Licenza di sfratto per finita locazione

La licenza di sfratto per finita locazione è la procedura che viene utilizzata dal padrone di casa per potere riprendere la disponibilità dell'immobile dato in affitto. Il giudice, visionati gli atti dell'intimazione notificati dal legale del locatore, convoca le parti e ne sente le reciproche ragioni, cercando di interpretare lo stato di cose e decidendo in merito alla domanda sottopostagli. La licenza di sfratto è la sentenza che stabilisce il termine di rilascio che deve essere necessariamente rispettato dall'inquilino, spontaneamente oppure a mezzo dell'ufficiale giudiziario o della forza pubblica. Negli ultimi tempi, l'emergenza casa ha esacerbato molto questo delicato tema perchè da una parte gli inquilini rimangono nell'immobile nonostante la scadenza del contratto perchè non hanno altre alternative e dall'altra i proprietari hanno pieno diritto di richiedere il rilascio della casa perchè pagando le tasse non hanno la possibilità di goderne nè riescono a percepire il pagamento del canone locatizio periodico. Urge un intervento politico per regolamentare la materia e prevedere l'introduzione di case popolari per i non abbienti.

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