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- 21 novembre 2015

Sblocca Italia

Sblocca Italia e casa: cosa cambia? Innanzitutto, ristrutturare casa propria in modo più semplice, rapido ed economico ora è possibile grazie alle nuove norme introdotte dal decreto legge Sblocca Italia per il rilancio dell’edilizia. Tutti i cittadini potranno infatti godere d’importanti benefici in caso d’intervento di frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari, a patto non alterino le parti strutturali. Vantaggi anche e soprattutto per i classici lavori di ristrutturazione dell’abitazione, ma senza interventi sulle parti strutturali. Con l’applicazione dell’art 17 del DL 133/2014 gli interventi che alterano e mutano superfici e volumetrie di singole unità immobiliari, ossia anche i frazionamenti e gli accorpamenti, costituiscono semplice “manutenzione ordinaria” e possono essere eseguiti solo presentando la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata (sempre che non si modifichino le parti strutturali). L’intervento può iniziare immediatamente, senza la necessità di venire sottoposto, come in passato, al “permesso di costruire”. Anche la documentazione viene sensibilmente ridotta, con l’obbligo da parte dell’interessato di allegare soltanto l’elaborato progettuale e la stessa C.I.L. asseverata da un tecnico abilitato. Non solo: il cittadino non sarà più chiamato alla presentazione degli atti di aggiornamento catastale, dato che il compito spetterà all’amministrazione comunale, ma dovrà soltanto trasmettere la comunicazione di fine lavori.

Sblocca Italia casa

Quali altri benefici si legano al decreto Sblocca Italia e casa? La nuova normativa assicura anche vantaggi in termini economici, estendendo agli interventi su immobili privati il trattamento di favore riservato a quelli di proprietà dello Stato. Il contributo di costruzione non è infatti dovuto nel caso in cui nei lavori non si verifichi un aumento della superficie calpestabile ed è commisurato all’incidenza delle sole opere di urbanizzazione in caso contrario. Oltre a coinvolgere gli interventi di frazionamento e accorpamento delle unità immobiliari, il decreto “Sblocca Italia” rende più immediato anche l’iter dei classici lavori di ristrutturazione, inclusi i soppalchi abitabili, a patto non venga alterata la volumetria complessiva dell’edificio e non vengano modificate le parti strutturali. Il cittadino potrà infatti risparmiare tempo e denaro iniziando i lavori senza alcun titolo abilitativo, mentre in passato ogni intervento doveva essere sottoposto al permesso di costruire.

Sblocca Italia abitazione

Il decreto Sblocca Italia e casa prevede anche uno sconto sulle tasse per chi acquista e dà in affitto. L'agevolazione fiscale dedicata ai proprietari che affittano ha una doppia valenza poiché aiuta i costruttori a cedere l'invenduto. Prevista una deduzione dal reddito di un importo pari al 20% del prezzo pagato - su un massimo di 300.000 euro- per chi acquista da imprese immobili invenduti o completamente ristrutturati, con lo scopo di affittarli. Per ottenere l'agevolazione il contratto di locazione dovrà essere stipulato entro il termine massimo di sei mesi dal rogito e dovrà avere una durata di almeno 8 anni e un canone pari a quello concordato per i contratti con durata 3+2. La deduzione, che può dunque arrivare fino a 60.000 euro, annulla le imposte sull'affitto, dato che può essere usufruita in rate annuali per la durata di otto anni. Deducibile anche la quota di interessi pagata per l'eventuale mutuo sottoscritto per l'acquisto. L'affittuario in ogni caso non potrà essere un familiare di primo grado, esclusi, quindi, figli e genitori del proprietario. L'agevolazione spetta anche a chi ha già stipulato un compromesso, in quanto se ne ha diritto per gli acquisti effettuati dal 1° gennaio di quest'anno e fino al 31 dicembre 2017. Attese le indicazioni dell'Agenzia delle entrate per rendere operativo lo sconto.

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