Sottotetto non abitabile: normative e requisiti

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- 27 giugno 2014

Come rendere abitabile un sottotetto che non lo è

Quando si dispone di spazio inutilizzato al di sotto alla copertura di casa si può pensare di renderlo abitabile mediante accurata riprogettazione del sottotetto.  Utilizzare vani supplementari sotto la copertura permette di limitare lo sfruttamento del suolo urbano ottimizzando l’immobile: proprio per questo esistono norme che disciplinano questa modifica con differenze in base alla regione in cui è fatta.  È possibile realizzare un innalzamento del tetto per portare a norma le altezze sottostanti garantendo inoltre rispetto delle normative per il risparmio energetico, che permetteranno di usufruire di sgravi fiscali dal 55 al 65%.

Requisiti per rendere un sottotetto abitabile

I requisiti per trasformare il sottotetto in abitazione sono inerenti a precisi parametri inerenti le altezze minime, l’illuminazione naturale e l’aerazione del locale. Il primo vincolo per la trasformazione di un sottotetto non abitabile riguarda i rapporti aeroilluminanti: la superficie finestrata deve essere almeno 1/8 della superficie calpestabile per garantire adeguata luce all’interno e corretto ricambio di aria. Riguardo alle altezze minime per il sottotetto ogni regione sancisce una propria normativa: l’altezza media ponderale è quella che definisce la misura ed è data da una media tra le varie altezze del soffitto. Di sotto a una certa altezza si dichiara lo spazio non calpestabile e deve essere quindi chiuso: ad esempio in Lombardia quest’altezza corrisponde a 1,5 metri.

Consigli per il recupero edilizio

Per recuperare un sottotetto non abitabile è importante garantire che l’altezza media ponderale sia rispettata: nel caso in cui non lo sia, è possibile richiedere una modifica delle altezze sopraelevando la copertura. Una possibilità alternativa è quella di impiegare soluzioni finestrate apribili, in linea con le normative energetiche, al posto della copertura per incrementare l’altezza utile: è importante prima assicurarsi della possibilità di realizzazione mediante richiesta scritta al comune, soprattutto all’interno di centri storici. Se invece l’altezza minima è rispettata, è importante evitare di alzare troppo il pavimento mediante il rifacimento: l’utilizzo di autolivellanti e piastrelle a bassissimi spessori come ad esempio quelle in Kerlite, materiale sottilissimo dello spessore di qualche millimetro, molto resistente permetteranno di realizzare spessori minimi per i rivestimenti a terra. Prima foto: sottotetto all’ultimo piano di un palazzo del centro di Malmo, in Svezia

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