Redazione - 14 aprile 201614 aprile 2016
Le stufe a pellet sono in grado di soddisfare le esigenze ed i gusti di tutti gli utenti e rappresentano una scelta vantaggiosa poiché comportano un risparmio sulla bolletta che si attesta intorno al 30-40% della spesa sostenuta per il riscaldamento.
Redazione - 14 aprile 201614 aprile 2016
Il risparmio derivante dall'utilizzo di una stufa a pellet per il riscaldamento delle mura domestiche oscilla tra i 200 e i 1200 euro. In alcune famiglie il risparmio è davvero sostanziale se confrontato con i prezzi sostenuti annualmente per il riscaldamento con GPL o gasolio. Il prezzo di un sacco di pellet da 15 kg oscilla tra i 4 ed i 5 euro e permette il riscaldamento dell'abitazione per circa due giorni. Nonostante l'aumento negli ultimi due anni del prezzo del combustibile installare una stufa a pellet resta comunque una scelta conveniente. Si tratta di un investimento che nel breve volgere di 4-5 anni viene ampiamente ripagato dal risparmio sulla bolletta del gas e dalle agevolazioni fiscali previste dalla normativa. Tra gli interventi di incentivazione più significativi c'è il Conto Energia Termico con rimborso in due anni di parte dei costi sostenuti.
Parlando di stufe a pellet prezzi, è possibile dire che esso oscilla tra i 400 e i 4000 euro in funzione di svariati parametri. Innanzitutto va verificata la congruità del modello scelto in termini di potenza termica nominale con i metri quadri di superficie da scaldare. Sovradimensionare o peggio sottodimensionare la stufa porterebbe o a inutili costi iniziali che allungherebbero i tempi di rientro del nostro investimento o ad uno scarso comfort termico in casa con il reale rischio di non riscaldare a sufficienza l'ambiente. Ovviamente il mercato offre la possibilità di corredare tutti i modelli, anche quelli più basici, di sofisticati sistemi per il controllo e la gestione anche delle prime fasi della combustione. A decretare l'aumento significativo del costo iniziale è sicuramente anche il design sul quale decidiamo di orientarci e la qualità del rivestimento esterno scelto.
L'enorme richiesta di stufe a pellet in grado si adattarsi a tutte le tipologie di ambiente, da quelli più tradizionali a quelli più moderni, ha reso necessaria la diversificazione dei modelli di stufe presenti sul mercato. Il panorama è molto variegato e offre la possibilità all'utente di orientarsi, a parità di prezzo, caratteristiche tecniche e peculiarità, su svariati modelli che differiscono tra di loro per forme, ingombri, colori, qualità e tipologia di rivestimento interno. Le aziende più note del settore, quali ad esempio Palazzatti, Edilkamin e non solo, offrono stufe con rivestimento in acciaio, ceramica e pietra ollare, di diversi colori e design. La stufa a pellet è divenuta a tutti gli effetti, negli ultimi anni, un vero elemento di design capace di arredare e arricchire i saloni e le cucine più esigenti.
L'enorme quantità di stufe a pellet installate negli anni addietro e gli innumerevoli passi avanti compiuti in questo settore a livello di resa e tecnologia applicata sulle stufe hanno reso possibile l'acquisto da parte degli utenti, a prezzi più modici, anche di modelli di stufe a pellet usate. Molto spesso sono le stesse aziende distributrici dei nuovi modelli ad offrire la possibilità di acquisto di stufe usate e revisionate. In realtà le attuali agevolazioni fiscali, nella misura de 50 o 65%, rendono poco conveniente l'acquisto di un modello usato. L'acquisto di una stufa a pellet nuova infatti garantisce oltre che l'accesso alle detrazioni o al Conto Energia Termico anche la certezza di godere di una stufa di moderna concezione con combustione ottimizzata e controllo costante delle prestazioni.
Una variante molto interessante, soprattutto, per coloro i quali non hanno la possibilità di realizzare una canna fumaria che evacui i fumi di scarico, era rappresentata dalle stufe a pellet senza canna fumaria, una particolare tipologia che prevede l'installazione tramite le realizzazione di un'unico foro a parete per il ricambio d'aria, senza necessità di collegamento al camino. Questo tipo di stufa sfrutta il fatto che il pellet è un combustibile pulito, che non produce molti residui carboniosi da espellere con la canna fumaria. Una nuova normativa ha, però, stabilito che qualsiasi installazione di una stufa a pellet debba prevedere il collegamento ad un sistema di scarico che arrivi fino al tetto, vietando di fatto la possibile installazione di questo variante. In foto: stufa Montegrappa.