Nato come oggetto d’uso quotidiano, oggi il tappeto riveste nelle nostre case il ruolo di un insostituibile elemento d’arredo, capace di creare atmosfere calde ed accoglienti, o preziose e ricercate. Al momento della scelta di tappeti per arredare, oltre al gusto personale, occorre tener conto del colore del pavimento, che non deve essere tono su tono con quello del tappeto, ma preferibilmente in contrasto, e delle dimensioni del locale. Negli ambienti piccoli infatti, è meglio collocare un unico tappeto grande, piuttosto che molti di dimensioni minori. Adatto a tutti i locali di una casa (persino al bagno), il tappeto va mostrato e, se lo si vuole collocare sotto ad un mobile, meglio sceglierne uno non troppo grosso (che ne nasconderebbe la decorazione centrale) o optare per tavolini trasparenti. Se il tappeto è particolarmente prezioso o antico, può anche essere appeso ad una parete ed usato come arazzo. Con tinte calde e fantasie etniche e damascate, alle soglie di un inverno all’insegna dei revival, il tappeto torna ad essere protagonista dell’ambiente domestico. Society, con la collezione Tempo, rende accessibili a ritmi e mood attuali tessuti esclusivi e fantasie senza tempo, di ispirazione neoclassica. Un invito all’abbandono ai sensi, alla morbidezza dei filati in ciniglia, di lana mélange e bouclée. Materiali che, alla sensazione tattile, sanno coniugare eccezionali prestazioni funzionali e di durata.
Per garantire ai tappeti per arredare una buona conservazione ed una lunga vita, occorre averne cura ed osservare alcune attenzioni. Le sostanze organiche che lo costituiscono hanno una naturale esigenza di aria. Per mantenerle in buone condizioni, il tappeto non andrebbe quindi posizionato in luoghi troppo piccoli, umidi e bui. Anche il peso di mobili troppo pesanti e lo sfregamento delle suole delle scarpe concorrono all’usura del tappeto: meglio quindi evitare di porlo in zone quali l’ingresso o sotto il tavolo da pranzo. Esistono comunque in commercio speciali coppe in plastica e vetro che aiutano a distribuire il peso dei mobili sulla superficie del tappeto a cui sono appoggiati. Un discorso particolare va fatto riguardo ai tappeti orientali, la cui bellezza aumenta con il passare degli anni, dato che la lana (principale fibra di cui sono composti) diventa più brillante e morbida quanto più calpestata. Ciò non toglie che questi pregiatissimi tappeti vadano trattati con la massima cura. Quotidianamente, per non rovinarne il vello, andrebbero capovolti e passati con un battitappeto. Per la superficie invece, meglio ricorrere ad una spazzola o a una scopa di saggina. Le singole macchie vanno trattate con borotalco e saponaria se sono d’unto, con abbondante acqua invece, se sono state causate da bibite e sostanze zuccherate.
Ogni sei mesi lo sporco può essere eliminato con l’ausilio di un panno imbevuto di acqua e poca ammoniaca, mentre almeno ogni tre o quattro anni, il tappeto andrebbe lavato a fondo, perchè la polvere, depositandosi nell’ordito, nelle trame e fra i nodi, li rende rigidi e più facilmente soggetti all’usura Per una pulizia completa e per ridare splendore, elasticità e morbidezza al tappeto, soprattutto se di grande valore, il lavaggio va affidato a una ditta specializzata, dato che se mal eseguito potrebbe rovinarlo irrimediabilmente. Fondamentale risulta anche la tempestiva riparazione di qualsiasi rottura si possa verificare nei nostri tappeti per arredare. Un buco piccolo, trascurato, può diventare un danno difficile e costoso da riparare. Massima attenzione deve essere portata ai bordi e alle parti terminali del tappeto, in cui i nodi si allentano e si disfano più facilmente. Le piccole riparazioni, mai troppo costose, vanno affrontate tempestivamente, affidandosi al negozio in cui si è acquistato il tappeto o a laboratori specializzati. Se si tratta invece di un pezzo antico, occorre rivolgersi a restauratori esperti, che potranno semplicemente interrompere il disfacimento della trama applicando sul retro un pannello di supporto, oppure ricostruire il tessuto mancante e rendere il tappeto nuovamente calpestabile. Dall’11 al 14 febbraio prossimi si rinnoverà ad Hannover l’appuntamento con Domotex, la più importante manifestazione al mondo del settore tappeti, moquette e pavimentazioni, a cui parteciperanno più di mille espositori provenienti da tutto il mondo. Nell’ambito dell’edizione 2003, i padiglioni fieristici accoglieranno la collettiva Floorforum, in cui sullo sfondo di ambientazioni suggestive, i principali marchi del settore presenteranno le ultime tendenze in fatto di tappeti e moquette per l’ambiente domestico.
Ormai da tempo il bagno non è più un semplice locale di “servizio” riservato alla cura dell’igiene personale; è piuttosto l’ambiente della casa in cui ci si rilassa totalmente, un rifugio nel quale concedersi anche piacevoli esperienze sensoriali. Ciò significa non solo che tutti gli elementi di arredo devono garantire la massima funzionalità, ma anche che l’estetica ha un ruolo di primo piano.
Occorre, cioè, che tutto ciò su cui si posa lo sguardo quando si è nel bagno, così come tutto ciò che si tocca, dia una sensazione di piacere. Ed è qui che entrano in gioco i tappeti bagno. Se da una parte il “tappetino” da mettere davanti alla vasca e al box doccia, o in corrispondenza del lavabo, non basta più, dall’altra resta l’esigenza di proteggere il pavimento dagli schizzi di acqua ed evitare che i piedi vengano a contatto col pavimento.
I tappeti da bagno, quindi, devono essere utili e belli in egual misura. Desiderate alzare il tiro? Puntate allora su un tappeto elegante per il bagno. Un tappeto di design. Le ultime tendenze coincidono con le fantasie geometriche oppure con i disegni astratti; le lavorazioni sono accurate, in alcuni casi complesse. I colori tendono ad essere accesi e vivaci, sia pur – appunto – nel segno dell’eleganza.
E se il vostro bagno è ampio, scegliete pure un tappeto elegante grande, senza il timore di esagerare. In foto un esempio interessante: uno dei tappeti della collezione Geometrie Volanti di Antonio Lupi.