- 13 settembre 2014

Calcolo Tasi 2014

Tasi 2014: ma di cosa si tratta con esattezza? Il 2014 ha segnato l’esordio di una nuova imposta complessiva sugli immobili, il cui nome è IUC e che comprende, al suo interno, tre differenti entità. La Tasi identifica la componente che tassa i servizi indivisibili approvvigionati dal Comune, la Tari sostituisce la Tarsu quale imposta sui rifiuti e l’Imu (che molti pensavano cancellata e che, invece, è ancora esistente) termina la triade come imposta municipale sulle seconde case. La Tasi, a tutti gli effetti, rappresenta per la prima casa quel che negli ultimi due anni è stata l’Imu, con le aliquote definite dai singoli Comuni e regole scrupolose per le detrazioni. La novità è che una parte dell’onere spetterà agli inquilini, in caso di immobile in affitto: si parla di una percentuale compresa tra il 10% e il 30%, stabilita dal singolo Comune. Dato questo suo carattere specifico, molti si sono domandati se, alla fine, la Tasi costerà più o meno dell’Imu, ma uno schema di confronto generale non è possibile, proprio perché aliquote, detrazioni e regolamento saranno a carico dei singoli Comuni, che devono stabilire se tenere l’aliquota al minimo o portarla fino al tetto massimo. In linea di massima, la Tasi costerà meno per le rendite catastali elevate e sarà pari a zero per le rendite sino a 300 euro che tuttavia già non pagavano l’Imu. Tutti gli altri, a discrezione del Comune, "rischiano" imposte elevate.

Scadenza Tasi 2014

Le amministrazioni comunali avevano tempo sino al 10 settembre, per deliberare sulle aliquote della Tasi 2014, ma molti Consigli Comunali non hanno raggiunto l’intento. Nel caso in cui i Comuni non avessero deliberato in tempo, sarà applicata l’aliquota base dell’1 per mille e la tassa dovrà essere versata dai contribuenti in un’unica soluzione, entro il 16 dicembre. Nei Comuni in cui si è deliberato entro il 10 settembre, i cittadini dovranno versare un acconto della Tasi entro il 16 ottobre. Ma quali saranno nello specifico le aliquote per le varie città italiane? Anche se è ancora presto per affermarlo con certezza, ci sarebbero delle percentuali già decise in alcuni comuni, come a Milano dove l’aliquota sarà del 2,5 per mille, anche se si prospetta un’esenzione per le abitazioni che hanno una rendita catastale di partenza fino a 350 euro. A Roma si potrebbe giungere a un’aliquota del 2 per mille.

Come si paga la Tasi 2014

Per pagare la Tasi 2014 si potranno usare modello F24 (in posta, banca o per via telematica) o il bollettino postale, ma chi opta per pagare con modello F24 e l’importo da versare supera i mille euro sarà soggetto a cambiamenti, per cui per tali cifre si pagherà con addebito su conto corrente bancario. Per quanto riguarda i bollettini, si trovano in tutti gli uffici postali, sono i medesimi per tutta l’Italia, riportano già il numero di conto corrente 1017381649 al quale inviare il pagamento e l’intestazione a Pagamento Tasi, è sufficiente inserire il codice del Comune in cui si trova l’immobile, codice fiscale, il codice catastale, dati anagrafici del proprietario dell’immobile; riportare il numero di immobili per cui si paga; l’anno di riferimento 2014; gli importi e barrare la casella "acc."

Tasi e Imu

Sorge dunque spontanea una domanda: ma “conviene” più la Tasi oppure l’Imu? Dai calcoli che si possono effettuare, a Milano chi possiede un reddito minore di 21.000 euro non pagherà più di quanto ha pagato nel 2012 con l’Imu. A Roma la Tasi è meno conveniente dell’Imu per gli appartamenti che hanno una rendita fino a 400 euro. In effetti ogni Comune ha effettuato una scelta diversa, sviluppando parametri diversi per il pagamento e che a volte devono essere soggetti ad interpretazioni e ad analisi scrupolose da parte dei contribuenti, che sono obbligati a leggere con attenzione le delibere, per capire quanto e come pagare. Ad esempio a Modena esistono undici diverse detrazioni, a Genova per considerare le detrazioni si prende come riferimento la rendita dell’abitazione principale, mentre a Reggio Emilia si tengono conto anche le eventuali pertinenze. In breve, ogni Comune ha fatto una scelta diversa e tutto ciò rende le cose ancora più complesse per i contribuenti, che dovranno attivarsi per comprendere quanto pagare. Infine secondo quanto stimato dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre, la Tasi sugli immobili potrebbe arrivare ad essere più onerosa dell’Imu che si doveva versare lo scorso anno e a risentirne maggiormente saranno le imprese. La Tasi 2014 potrebbe arrivare a costare un miliardo di euro alle aziende italiane: questo importo è stato definito stimando un’aliquota base pari all’1 per mille.

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