Termocamini: una soluzione intelligente

- 05 novembre 2013

Il riscaldamento combinato

Il termocamino è un camino alimentato a legna oppure a pellet che viene affiancato all’impianto di riscaldamento di casa per supportarlo nella produzione di calore nei periodi freddi. Il termocamino è caratterizzato da un camino a camera chiusa con uno sportello frontale in vetro richiudibile che ha maggiori prestazioni rispetto a un classico camino standard a camera aperta, per cui è possibile ottenere un buon risparmio energetico grazie alla possibilità di recuperare calore che in altro modo si perderebbe nella canna fumaria. Il termocamino può essere ad aria oppure ad acqua: quelli che funzionano ad aria sono caratterizzati da una serie di bocchette che erogano aria calda scaldata al suo interno e trasportata all’esterno, mentre quelli ad acqua funzionano direttamente collegati all’impianto di riscaldamento tramite scambiatori di calore, ai radiatori o all’impianto a pavimento. Questa tipologia di camino è in grado di offrire un rendimento globale molto alto rispetto ai tradizionali camini.  

Come funziona il termocamino ad aria?

Il funzionamento del termocamino ad aria è semplice concettualmente, poiché scalda l’aria contenuta al suo interno per poi buttarla fuori tramite bocchette di aerazione con lo scopo di riscaldare l’ambiente. È caratterizzato da un’intercapedine posta tra il rivestimento esterno e il rivestimento interno in  cui l’aria viene riscaldata dal camino stesso che brucia il combustibile, legna o pellet che sia. Un sistema di ventilazione forzata permette di far circolare l’aria nell’intercapedine dall’esterno verso l’interno e viceversa dalle bocchette di aerazione. Come idea e concetto è simile a una stufa, molto più economico e facile da installare rispetto al termocamino ad acqua che invece prevede un laborioso allacciamento all’impianto termico di casa, con una maggiore resa rispetto al classico camino che si trova nelle abitazioni poiché il calore prodotto per lo più serve a riscaldare lo spazio dell’intercapedine dove si scalda l’aria della stanza invece di perdersi all’interno della canna fumaria. È possibile inoltre creare delle tubazioni per portare aria calda in ogni spazio di casa.  

Il termocamino ad acqua

Il termocamino ad acqua ha un sistema di funzionamento un po’ più complicato di quello ad aria, ma cercheremo di semplificare per una maggiore comprensione: il termocamino può essere a vaso aperto o a vaso chiuso, considereremo ora, quello a vaso aperto. In questo sistema, il termocamino scalda l’acqua del circuito di riscaldamento che può comprendere termosifoni e pavimenti radianti tramite il suo ricircolo nello scambiatore di calore posto sopra la fiamma all’interno del camino. Questo spazio è realizzato con lamiera di acciaio o ghisa di notevole spessore perché si surriscaldi e trattenga calore. Il camino è composto da vari elementi tra cui una serrandina nella parte iniziale della canna fumaria che serve per aprire o bloccare il passaggio dei fumi verso l’esterno. In fase iniziale la serranda resta aperta per agevolare la combustione, in fase di fiamma ben avviata viene serrata per aumentare il calore nelle intercapedini e nello scambiatore di calore, che rilascerà lo stesso calore con l’acqua incrementandone la temperatura, permettendole così di circolare nell’impianto portando acqua calda al sistema di riscaldamento radiante.

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