Redazione - 28 aprile 201528 aprile 2015
Possedere un tritarifiuti da lavandino significa disporre di un'attrezzatura moderna, pratica, ecologica. Non ancora molto diffuso, chi ce l'ha lo apprezza parecchio. Guida alla scelta
Redazione - 28 aprile 201528 aprile 2015
Per smaltire la frazione organica dei nostri alimenti l’uso dei tritarifiuti da lavandino, i quali consentono di triturare finemente e veicolare nel sistema fognario tutti i residui alimentari, si sta rivelando una soluzione efficace. Si tratta di una valida alternativa tra quelle che puntano alla conservazione e al riutilizzo dei rifiuti solidi urbani. Installato sotto il lavello della cucina e connesso allo scarico, questo tritarifiuti detto anche dissipatore alimentare è in grado di smaltire gran parte dei residui alimentari come piccoli ossi e carne, bucce, gusci d’uovo e di frutta secca e così via.
In foto: il tritarifiuti per lavello Evolution 200 di InSinkErator, il quale distrugge la quasi totalità dei resti organici in cucina, grazie a una tecnologia di dissipazione a tre stadi che garantisce anche il massimo della silenziosità. È munito di microprocessore per l’aumento di potenza, incrementata per demolire gli ostacoli più resistenti, e di una camera in acciaio inossidabile della capacità di 1,2 litri.
Il tritarifiuti lavello è un piccolo elettrodomestico da collegare al tubo di scarico del lavandino della cucina, per smaltire tutti i rifiuti e gli avanzi di cibo in maniera che possano scivolare via con l’acqua del rubinetto, ed essere direttamente eliminati nel sistema fognario.
Sono disponibili sul mercato modelli di diversa potenza, da selezionare in base al numero dei componenti della famiglia, al genere e al quantitativo di rifiuti che si generano quotidianamente: i più diffusi sono comunque quelli con potenza che spazia dai 350 ai 750 W. Si tratta di dispositivi silenziosi poiché presentano un isolamento acustico che minimizza la rumorosità del funzionamento. Sono muniti di un rivestimento anticorrosione che protegge la camera di triturazione dagli agenti acidi e di guarnizioni che isolano il blocco motore dalle infiltrazioni, assicurando durata nel tempo.
In foto: Il tritarifiuti alimentari DB-Ecosplit da installare sotto il lavello elimina gli scarti di cibo dal lavello della cucina
I tritarifiuti da lavandino o dissipatori alimentari sono inoltre sicuri poiché possono venir azionati da un interruttore, che si può montare sia sul lavello, sia sul piano di lavoro, e non sono muniti né di lame né di coltelli. Dunque come funzionano? Mediante la forza centrifuga, gli avanzi vengono spinti contro elementi dentati e quindi, con speciali martelletti, dissipati in minuscole particelle. La sicurezza di questi dispositivi dipende anche dal fatto che, durante l’uso, non sussiste la necessità di qualsiasi contatto con interruttori elettrici. In Italia l’impiego del dissipatore alimentare è regolato dalla normativa del DL 152/199, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 3 gennaio 2009.
In foto: L’efficace tritarifiuti da lavandino InSinkErator® Model 65+ con tecnologia di triturazione a singolo stadio, motore da 0,65 hp, elementi triturazione in acciaio inox, pulsante pneumatico incorporato con opzioni in cromo e nichel spazzolato.