Redazione - 12 novembre 201412 novembre 2014
Il tritarifiuti da lavandino è un elettrodomestico adibito all'eliminazione dei rifiuti organici. In questo modo si eliminano i rifiuti senza utilizzare contenitori e soprattutto sentirne la puzza.
Redazione - 12 novembre 201412 novembre 2014
Il tritarifiuti o dissipatore alimentare è un elettrodomestico utilizzato per buttare i rifiuti organici e triturarli. Questo strumento è una valida soluzione per evitare l'uso degli appositi contenitori e il diffondersi di cattivi odori. E' stato stimato che la frazione umida di rifiuti costituisce mediamente il 25% circa del totale dei rifiuti prodotti da ogni famiglia e l'uso del tritarifiuti può aiutare, quindi, a rendere più facile il relativo smaltimento. Il dissipatore alimentare, infatti, consente di sminuzzare e rendere poltiglia tutti i rifiuti organici della cucina in modo igienico e veloce. I prezzi dei tritarifiuti variano dai 300 ai 1000 euro circa e il costo dipende dal tipo di modello scelto e soprattutto dalla potenza. E' importante scegliere il tritarifiuti in base al numero dei membri della famiglia, alla tipologia di rifiuti prodotti e al numero di pasti consumati quotidianamente.
Il tritarifiuti da lavandino è montato sotto il lavello della cucina, vicino allo scarico. Installare questo strumento non è particolarmente difficile, l'importante è seguire gli opportuni accorgimenti. Per installare il tritarifiuti da lavello occorrono il tritarifiuti, cacciaviti, vasellina e un sifone a P. Bisogna leggere attentamente le istruzioni contenute nella scatola dell'elettrodomestico al fine di controllare l'ordine di montaggio della flangia di bersaglio del bocchettone, la guarnizione ad anello, la rondella spaziatrice e l'anello di protezione. Determinato l'ordine corretto di montaggio, si infilano i vari pezzi al bocchettone di scarico del lavandino e si stringe il tutto con le viti. Svolte queste operazioni è necessario lubrificare con della vasellina l'orlo interno della flangia di gomma situata nella parte superiore dell'apparecchio. A questo punto occorre mettere l'apparecchio al suo posto facendo in modo di inserire la flangia di gomma in quella applicata al bocchettone del lavello. L'apparecchio resta quindi appeso e il tritarifiuti risulta installato e pronto ad essere utilizzato.
Il tritarifiuti da lavandino consente di gettare nel lavello tutti i rifiuti che usualmente finiscono nel bidone dell'umido. Per poterlo azionare è sufficiente aprire l'acqua fredda e gettare solo rifiuti organici. Accendendo il pulsante di attivazione il tritarifiuti inizia a funzionare girando a circa 12000 giri al minuto e triturando in questo modo i rifiuti. Il tritarifiuti da lavello non ha lame al suo interno, ma funziona attraverso l'utilizzo della forza centrifuga e tritura verso le pareti. Questo elettrodomestico, infatti, ha un cilindro alto 4 cm con la faccia interna simile ad una grattugia, mentre sul fondo è situato un disco con due martelletti mobili. Nel tritarifiuti si possono buttare tutti i rifiuti organici, comprese ossa, cozze e verdure. E' vietato invece buttare i rifiuti non compresi nella frazione dell'umido, come ad esempio carta, plastica, stagnola e fogli di alluminio.
Il tritarifiuti rende in poltiglia i rifiuti organici e li versa nella fognatura. Questo procedimento, comunque, non inquina l'acqua, purché vengano buttati solamente rifiuti organici. Quest'ultimi non solo non inquinano, ma aiutano addirittura ad alimentare i depuratori. Tra i vantaggi che si possono ottenere utilizzando il tritarifiuti si annoverano: la possibilità di smaltire facilmente i rifiuti senza aver bisogo di sacchetti e contenitori, occupa poco spazio, è silenzioso e non produce cattivi odori. Può tuttavia capitare che il tritarifiuti assuma dei cattivi odori: in questo caso è necessario pulirlo. Per pulire il tritarifiuti si può prendere un agrume, ad esempio un limone, tagliarlo a metà e affettarlo, togliendo gli eventuali semi. A questo punto si devono inserire le fette nel tritarifiuti, accenderlo e aprire il rubinetto d'acqua fredda. Il limone viene tritato e rilascia un piacevole profumo. Un'altra alternativa consiste nel versare contemporaneamente 60 g di bicarbonato e 60 ml di aceto di vino bianco, lasciare agire per 5 minuti e aprire il rubinetto: il tritarifiuti risulta pulito.