I sistemi di riscaldamento a pavimento sono sempre più apprezzati, in quanto distribuiscono il calore in modo perfettamente uniforme, non occupano spazio, non necessitano di acqua ad elevate temperature e di conseguenza permettono di contenere i consumi.
Gli impianti radianti a pavimento sono di due tipi: a umido oppure a secco. Questi ultimi rappresentano un’evoluzione dei primi, in quanto la posa dei pannelli avviene senza l’utilizzo di massetti, calcestruzzi o altri composti liquidi.
I pannelli in questione, prefabbricati, possono essere realizzati con diversi materiali; per esempio il poliuretano espanso, il polietilene espanso, il polistirene, il fibrogesso, la fibra di legno o sughero, granulati di roccia. Sono appositamente sagomati per ospitare i tubi nei quali circola l’acqua calda (che scambiano il calore direttamente con la pavimentazione) e vengono incastrati fra loro. A tal fine, in certi casi si utilizza uno strato preincollato, generalmente in alluminio, che incrementa la conducibilità del calore stesso.
Sia le sagomature che le tubazioni, poi, si stuccano al fine di ottenere una superficie liscia e procedere con la posa delle piastrelle.
Quanto si spende per la realizzazione di un impianto radiante a pavimento a secco? Partiamo dal prezzo dei pannelli: quelli classici costano in media 50 euro/mq, quelli ultrasottili (quindi con spessore ulteriormente ridotto) costano fra i 70 e i 100 euro/mq. Ci sono anche i pannelli progettati per ambienti umidi e i pannelli ecologici, che costano all’incirca 150 euro/mq, e le lastre che garantiscono invece un elevato grado di isolamento acustico (200 euro/mq).
A ciò bisogna aggiungere il costo dei tubi (fra i 70 e i 190 euro/mq) e dell’eventuale strato di lamiera (mediamente 30-35 euro/mq), cui si ricorre nei casi in cui sia necessaria una maggiore resistenza al carico. Naturalmente bisogna anche affrontare il costo relativo alla manodopera, che è pari all’incirca a 15-17 euro/mq.
Vogliamo evitare tutti questi conteggi? Allora mettiamo in conto una spesa fra i 70 e i 120 euro/mq, specificando che è comprensiva non solo dei materiali e dell’intervento dei tecnici, ma anche della caldaia.
Il riscaldamento a pavimento a secco, lo ribadiamo, non necessita di massetto. E questo è il suo principale pregio, insieme al ridotto spessore dei pannelli prefabbricati (generalmente fra i 3 e i 5 cm). In altre parole, l’altezza finale del pavimento risulta molto contenuta.
E proprio a proposito del pavimento c’è da porre l’accento su un altro grande vantaggio: i pannelli radianti possono essere posati direttamente sulle piastrelle già esistenti, quindi non occorre procedere con impegnativi e onerosi lavori di muratura.
Per quanto riguarda la finitura finale, specifichiamo che generalmente si tratta di parquet flottante o resina; le piastrelle in ceramica o gres non risultano molto adatte, in quanto il riscaldamento senza massetto non è compatibile con sistemi così rigidi (che, tra l’altro, richiedono collanti, malte cementizie altri materiali umido, per cui non si tratterebbe più di un impianto a secco) e questo è indubbiamente uno dei contro.
Doveroso anche far presente che la realizzazione del riscaldamento a secco è piuttosto onerosa, ma d’altro canto la spesa iniziale viene abbattuta nel corso di non molto tempo grazie a un consumo energetico limitato.
La più significativa differenza fra il riscaldamento a pavimento a secco e quello a umido va ricercata nello spessore. I sistemi a umido prevedono anche la posa del massetto, che già di per sé ha uno spessore compreso fra i 3 e i 5 cm; complessivamente, perciò, questa tipologia di impianto arriva a misurare fra i 10 e i 15 cm.
I sistemi a secco non solo non richiedono la presenza del massetto, per quanto vengono realizzati con pannelli molto sottili, di conseguenza lo spessore totale non supera i 7-8 cm. Aggiungiamo che, proprio per le sue caratteristiche strutturali, i sistemi con massetto costano nettamente meno rispetto a quelli a secco, in alcuni casi addirittura la metà.
D’altra parte, il lavoro è molto più lungo. Ergo, la posa di un impianto basato su pannelli prefabbricati è assai più rapida e meno impegnativa. E ancora, il sistema radiante a umido risulta decisamente più pesante dell’altro e arriva a raggiungere anche 100 kg al metro quadro (contro 20-25 kg al metro quadro).