Un riscaldamento a pavimento tra gli svantaggi presenta un aspetto che merita la giusta attenzione; se la casa non è di nuova costruzione oppure in fase di ristrutturazione sarà necessario demolire il pavimento esistente. Questo processo comporta inevitabilmente dei costi elevati e una serie di disagi, tra cui la necessità di lasciare l'abitazione per un periodo di tempo non trascurabile, per garantire un'installazione corretta.
Inoltre, il massetto di copertura del sistema radiante deve assicurare uno spessore minimo di 3 cm, che, aggiungendo colla e materiale, arriva a circa 4,5 cm e non è garantito che questi parametri siano sempre e dovunque possibili da realizzare.
I tempi di installazione di un riscaldamento a pavimento possono durare poco più di 20 giorni, comprendendo sia il tempo che richiede la manodopera che quello necessario per l'asciugatura dei materiali. Dopodiché, il sistema deve essere messo in funzione per alcuni giorni a una temperatura minima e poi per almeno tre o quattro giorni consecutivi al valore massimo.
Questo processo richiede una pianificazione accurata e la presenza di personale specializzato per garantire che l'intallazione sia conforme alle normative in vigore ed assicuri un funzionamento efficiente e sicuro.
Considerando il riscaldamento a pavimento tra gli svantaggi occorre spiegare quale sia il meccanismo fisico che può generare la comparsa di umidità agli angoli del soffitto. Iniziamo col dire che i termosifoni generano aria molto calda che tende a salire verso l'alto, riscaldando abbondantemente la parte superiore della stanza e lasciando le pareti inferiori meno calde, poiché il calore viene ceduto lungo il percorso inverso.
Al contrario, il sistema a pavimento, che richiede tempi più lunghi per raggiungere la temperatura impostata, tende a riscaldare meglio le parti basse delle pareti, ma fatica a raggiungere la zona alta del locale con la stessa efficacia; questo può portare ad una minore temperatura superficiale negli angoli del soffitto creando condizioni favorevoli per la formazione di muffa anche in abitazioni con alta efficienza energetica.
Il riscaldamento a pavimento oltre agli altri svantaggi può presentare il rischio di formazione di condensa lungo le pareti. Questo sistema impiega più tempo per adattarsi agli sbalzi di temperatura, come quelli causati dall'apertura di porte o finestre e queste variazioni del microclima possono essere accentuate se i tubi del riscaldamento sono posati troppo distanti dai muri perimetrali.
Questo fenomeno si verifica perché il calore non viene distribuito uniformemente, lasciando alcune zone più fredde e soggette alla formazione di umidità.
I vari strati che compongono il massetto, incluso il materiale scelto per il pavimento, influenzano la trasmissione del calore dell'acqua calda che scorre nei tubi; se questo calore incontra una resistenza sarà necessario aumentare la temperatura del riscaldamento, comportando un maggiore consumo energetico.
È quindi fondamentale sapere che solo il giusto materiale con uno spessore minore, come ad esempio il gres, è in grado di assicurare la migliore conducibilità termica. Inoltre, se desideri un pavimento in legno, noto per essere un prodotto isolante che quindi trattiene il caldo, devi pianificare la tua scelta non solo in base allo spessore del listone ma anche scegliere un'essenza che garantisca una buona stabilità e che resista agli sbalzi di temperatura, per evitare che al di sotto subisca danni significativi.