4 mosse vincenti per arredare il bagno senza errori

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- 20 luglio 2018

Scegliere i mobili in base all'uso del bagno

Funzionale e bello, personalizzabile, ma anche confortevole, moderno e perfettamente organizzato: il bagno deve obbligatoriamente rispondere a tutte queste caratteristiche. Ma come arredare il bagno in modo ottimale? Prima regola: focalizzare l’attenzione sulle proprie necessità. Si tratta di un bagno padronale? Di una lavanderia? Di un piccolo bagno di servizio? Bene, ognuno di questi diversi ambienti deve essere arredato con elementi ad hoc, perfetti nelle dimensioni e nella collocazione. Prima di ristrutturare il bagno occorre dunque partire da un bel progetto su carta, che valuti preesistenze impiantistiche, dimensioni e la forma del locale. Valorizzare l’esistente e rispondere alle richieste funzionali del cliente è il compito di un bravo progettista, che va consultato per non incappare in irreversibili e costosi errori di valutazione. Ma oltre all’esperienza ed alla creatività del tecnico, per visualizzare al meglio la nuova disposizione dell’arredo all’interno del bagno esistono oggi software dedicati, che simulano tridimensionalmente ed in modo verosimile le forme, le finiture e la disposizione degli elementi d’arredo scelti, risparmiando tempo e semplificando la progettazione. Birex ad esempio, azienda italiana d’arredo bagno e complementi, mette a disposizione dei propri clienti e progettisti il programma grafico 3D Cad Evolution, capace di simulare la nuova estetica del bagno con gli arredi selezionati, offrendo oltretutto anche un preventivo gratuito. In foto la nuova collezione Sidero di Birex in stile industrial chic.

Come disporre i mobili nel bagno

Seconda mossa vincente per non sbagliare l’arredo del bagno è quella di organizzare lo spazio a disposizione in modo altamente ordinato. Banditi sono gli eccessi e la ridondanza di contenitori, mentre favorita è la presenza di pochi mobili adatti alle proprie esigenze. Un bagno piccolo? Ha bisogno di arredi salvaspazio dalla profondità ridotta, di mobili sospesi, di composizioni leggere ed aperte, di colonne e pensili che si sviluppano in altezza. Il bagno principale? Se ampio nella superficie può contare invece sulla presenza del doppio lavabo e magari su una vasca da bagno freestanding abbinata ad una doccia angolare, ma anche su estese combinazioni di contenitori sospesi e a terra, da personalizzare nella finitura e da accessoriare con ulteriori divisori interni, dove stipare tutto l’occorrente per la cura della persona. Resistenza, alta qualità e praticità vanno poi ricercate nei materiali dei mobili, che devono resistere a sollecitazioni e a graffi ed essere impermeabili all’acqua ed ai solventi. Oggi più mai i moderni mobili d’arredo bagno assolvono questi requisiti, a cui aggiungono anche un ulteriore plus: l’alta matericità delle finiture. Le nuove superfici sono setose e tridimensionali, mosse e tattili. Estetica raffinata ed elegante convive dunque con pratica funzionalità e lunga durabilità. Un perfetto esempio di questo felice connubio ce lo fornisce Cerasa con la sua collezione d’arredo bagno: Suede, in foto, che si ispira ad un sofisticato stile Modern Art Decò. Fianchi inclinati, forme arrotondate e morbide, confortevoli curve arricchite dalla presenza del noce canaletto ispirano dinamicità ed eleganza. Alla massima organizzazione interna dei contenitori si accosta la presenza di materiali pregiati, come pelle ed ottone bronzato, che fanno da supporto a specchi e da finitura a lampade in stile, sacche, porta oggetti ed altri accessori.

I consigli dell’esperto per non sbagliare collocazione e dimensioni dei sanitari

“I sanitari diventando le pedine di una partita nelle mani di chi sapientemente arreda l’ambiente bagno facendo le sue mosse”. La traduzione in parole di Scacco Bagno, il Manifesto del Cersaie 2018, può essere utilizzata per progettare con cura il proprio bagno, valutando con attenzione laposizione dei sanitari. Prima regola: non posizionate mai vaso e bidet dirimpetto alla porta del bagno, la privacy va salvaguardata anche in casa propria. Non bisogna nasconderli ovvio ma solo schermarli. L’idea? Nella ristrutturazione di un vecchio bagno lungo e stretto è bene interporre la doccia ai sanitari o ricavare una sorta di antibagno con il lavabo, spezzando la lunghezza del locale con setti murari più o meno alti, in base alle esigenze, capaci di celare i sanitari. Tra loro poi, vaso e bidet, possono essere installati uno a fianco all’altro lasciando di norma le dovute distanze, circa 25 cm di spazio libero. Se questa è la soluzione più utilizzata, non mancano alternative, come quella di posizionarli uno di fronte all’altro. Altre distanze da tenere a mente sono: 50/60 cm di spazio libero davanti ai sanitari per muoversi con comodità, 20 cm di distanza vanno invece tenuti dal muro più vicino. Parlando invece di numeri, le dimensioni standard dei moderni modelli filo muro sono: 40x55 cm circa, mentre i sanitari compatti hanno dimensioni salvaspazio indicative di 35x45/48 cm. Approfondendo il discorso “nuove generazioni”, vaso e bidet di ultima concezione offrono il massimo risparmio idrico, riscoprono le forme morbide ed ergonomiche abbandonando volumi rigidi e squadrati e presentano sedili con chiusura ammortizzata e fissaggi sapientemente celati. La ceramica, tradizionalmente bianca, si tinge poi di colore, diventando essa stessa elemento decorativo oltre che funzionale. Fa parte di questa nuova frontiera di sanitari il sistema AquaBlade® di Ideal Standard, in foto, la nuova tecnologia di scarico applicata al wc che: migliora l’estetica del vaso, garantisce una migliore pulizia interna, riduce il rumore di scarico.

Come completare l’arredo bagno con gli accessori e l’illuminazione

Specchio ed illuminazione, ma non solo. Il bagno necessita di accessori e complementi capaci di renderlo confortevole, emozionale, suggestivo ed ordinato. Di questo elenco fanno parte: tende e tappeti, biancheria e decorazioni, candele e cestoni, ma ricordiamo sempre la regola d’oro di non strafare mai. Le luci devono illuminare i punti giusti e creare la dovuta atmosfera. La funzionalità vince su tutto nei bagni ciechi, ovvero in quelli privi di finestre e quindi esenti da fonti di luce naturale. Il viso deve essere ben individuato grazie a lampade poste alla giusta altezza ed indirizzate frontalmente allo specchio. Vanno benissimo gli specchi retroilluminati che creano anche una luce diffusa e quelli con spot led anteriori ed incassati nella lastra vetrata. Un ulteriore punto luce centrale permetterà poi di illuminare il resto dell’ambiente. La forma dello specchio segue spesso quella della base lavabo, soprattutto in quanto a lunghezza, ma non mancano nuove geometrie circolari e poligonali e rivisitazioni moderne dei classici specchi contenitori. Può essere inserito tra gli accessori funzionali anche lo scaldasalviette, oggi sempre più oggetto di nuove interpretazioni stilistiche, che gli conferiscono forme ironiche, colori vivaci e dimensioni alternative. Davvero originale e divertente è il radiatore “mobile” Ciussai di Ad Hoc, in foto, che ricalca i tubi flessibili ed arrotolati utilizzati per innaffiare il prato. Realizzato in acciaio inox, Ciussai può essere allungato, avvolto a spirale e srotolato a terra in base alle esigenze.

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