Detrazione per spese fino a 16mila euro con la legge di Bilancio 2021

- 27 dicembre 2020

Innalzamento del tetto di spesa da 10mila a 16mila

Questa è davvero una buona notizia: secondo quanto previsto da un emendamento alla Manovra 2021 approvato in commissione Bilancio alla Camera, il tetto di spesa per relativo al Bonus Mobili sale da 10mila a 16mila euro e si possono, come sempre, includere eventuali spese di trasporto e montaggio. La detrazione Irpef rimane pari al 50 per cento della spesa sostenuta (e documentata) ed è confermata anche la ripartizione in dieci rate annuali di eguale importo.

Facciamo un veloce ripasso. Può richiedere la suddetta agevolazione chiunque acquisti non solo mobili (dalle cucine ai letti, dai tavoli agli armadi) ma anche grandi elettrodomestici di classe energetica pari o superiore ad A+ (per i forni e le lavasciuga va bene pure la classe A), purché siano destinati a un immobile oggetto di ristrutturazione, di manutenzione straordinaria o di restauro e risanamento conservativo.

Non è necessario, di contro, che l’acquisto riguardi l’ambiente interessato dagli interventi; per fare un esempio, chi sta rinnovando la camera da letto può usufruire del Bonus per comprare un frigorifero. Occorre, di contro, che i lavori risultino iniziati prima dell’acquisto dei beni e il contribuente abbia usufruito della corrispondente detrazione fiscale.

Cosa bisogna fare per avere il Bonus Mobili

Innanzi tutto, determinante è la questione dei pagamenti: per ottenere il Bonus Mobili e grandi elettrodomestici bisogna utilizzare la carta di debito o credito oppure effettuare un bonifico. Chi paga in contanti, tramite assegni o in altri modi non può richiedere la detrazione.

Quest’ultima è invece ammessa anche se i beni vengono acquistati con un finanziamento a rate, a patto che la società che lo eroga paghi il corrispettivo con le medesime modalità appena indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.

Come specifica l’Agenzia delle Entrate, bisogna inoltre conservare i seguenti documenti:

  • Ricevuta del bonifico.
  • Ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito).
  • Documentazione di addebito sul conto corrente.
  • Fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti (lo scontrino fiscale è equivalente).


In molti si chiedono se la sostituzione della caldaia rappresenti un via libera per l’agevolazione; la risposta è sì, in quanto rientra fra gli interventi di manutenzione straordinaria, però occorre che ci sia un risparmio energetico concreto e dimostrabile rispetto alla situazione precedente.

Un'occasione per arredare e ristrutturare casa

Fra i soggetti che hanno richiesto e sostenuto con determinazione l’innalzamento del tetto di spesa da 10mila a 16mila, inserito nella Manovra 2021, figurano Federmobili Confcommercio per Imprese per l’Italia e Assarredo di FederlegnoArredo. Che ritengono il raggiungimento di questo nuovo traguardo non solo la conferma della validità della misura, ma anche un modo per sancire il cambiamento di prospettiva imposto dall’emergenza Coronavirus nei confronti della casa.

“Un luogo – si legge in una nota firmata dal presidente di Assarredo Maria Porro e dal presidente di Federmobili Mauro Mamoli - che si è trasformato improvvisamente in ufficio, classe e spazio di condivisione costante fra tutti i componenti della famiglia, spesso costretta a rivedere il layout degli ambienti o a modificare gli arredi per rispondere alle nuove necessità”.

Il fatto che il Bonus Mobili possa riguardare una cifra più elevata rispetto agli anni precedenti, quindi, è molto positivo sia per le aziende del settore che per i cittadini: “Garantire un sostegno più consistente alle spese sostenute per rendere gli spazi e gli arredi più confortevoli e funzionali a un tempo è un segnale davvero importante non solo per il settore che rappresentiamo, ma anche per chi è costretto a trascorrere molto più tempo fra le mura domestiche”.

Porro e Mamoli fanno anche presente che l’aumento del massimale di spesa può consentire, a una più larga fascia di popolazione, l’acquisto di mobili 100% Made in Italy, “andando a sostenere la domanda interna di uno dei settori industriali più importanti e rappresentativi che può fortemente contribuire alla ripartenza del Paese”.

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