Redazione - 06 ottobre 201406 ottobre 2014
Risparmiare sotto il tetto con la detrazione mobili del 50%. Le linee guida al bonus che permette di ottenere un risparmio sull'IRPEF, acquistando mobili ed elettrodomestici per la casa ristrutturata.
Redazione - 06 ottobre 201406 ottobre 2014
La "legge di stabilità" (L. 147/2013) ha prorogato fino al 31 dicembre 2014 la detrazione mobili, un'agevolazione fiscale che si calcola sulle spese per l'acquisto, il trasporto e il montaggio di mobili e grandi elettrodomestici, destinati a un immobile sui quali siano stati ultimati, o siano in corso, interventi edilizi. Condizione necessaria, per poter godere del bonus sull'IRPEF, è l'effettuazione di un intervento di recupero edilizio (manutenzione straordinaria, restauro/risanamento conservativo, ristrutturazione), con avvio dei lavori in data antecedente a quella del sostenimento delle spese per mobili ed elettrodomestici. Tale data è attestata dalla comunicazione all'Asl, dalle abilitazioni amministrative, o da dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. L'intervento edilizio può riguardare sia abitazioni singole, sia parti comuni condominiali (esempio: manutenzione straordinaria e ordinaria di guardiole, appartamento del portiere, atrio, lavatoi, ecc.). In tal caso, la detrazione spetta a ciascun condòmino in base alla propria quota, ma solo per i beni destinati alle parti comuni.
Le spese detraibili sono quelle effettuate dal 6 giugno 2013 a tutto il 2014, e riguardano l'acquisto di mobili nuovi (quali, per esempio: letti, materassi, armadi, librerie, tavoli, sedie, scrivanie, comodini, divani, poltrone, credenze, e apparecchi per l'illuminazione, esclusi gli acquisti di tende, pavimentazioni, porte e altri complementi di arredo) e di grandi elettrodomestici, con classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), nonché altri elettrodomestici e apparecchiature. Rientrano in questa categoria, per esempio: lavatrici, frigoriferi, asciugatrici, congelatori, lavastoviglie, piastre elettriche riscaldanti, stufe elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, condizionatori, ventilatori elettrici. L'importo massimo di spesa detraibile è di 10.000 euro, che corrisponde a una detrazione massima di 5.000 euro (il 50% di 10.000 euro) sull'IRPEF dovuta, per ogni unità immobiliare (comprese le pertinenze) e a prescindere dal numero di contribuenti che sostengono la spesa. La detrazione mobili 50% va indicata nella dichiarazione dei redditi e ripartita in dieci anni, con quote uguali.
Un'ulteriore condizione necessaria, ai fini del godimento della detrazione mobili 50%, riguarda la modalità con cui vengono effettuati i pagamenti per l'acquisto dei beni che danno diritto al bonus fiscale sull'IRPEF. Sono consentite solo le modalità di pagamento c.d. "tracciabili", quali: il bonifico bancario e le carte di credito o di debito. Per non decadere dai benefici della detrazione mobili, non è consentito l'uso dei contanti, di assegni bancari o di altri mezzi di pagamento. Se si paga con bonifico bancario, è necessario indicare: la causale del pagamento (detrazione mobili 50% ex D.L. n. 63/2003), il codice fiscale di chi usufruisce della detrazione (colui che effettua il bonifico), e il codice fiscale, o numero di partita IVA, del beneficiario del pagamento (il venditore dei beni). E' obbligatorio conservare tutta la documentazione relativa ai pagamenti (ricevuta del bonifico bancario, ovvero della transazione avvenuta con carta di credito o di debito, e la documentazione di addebito sul c/c bancario), nonché le fatture di acquisto, con indicazione della natura, della quantità e della qualità dei beni e dei servizi acquistati.
L'agevolazione sull'acquisto di mobili ed elettrodomestici è legata al beneficio fiscale del 50% (ex 36%) previsto per le ristrutturazioni edilizie. Questo significa che, come visto nei precedenti paragrafi, per poter beneficiare della detrazione mobili 50% è necessario che tali beni siano destinati ad arredare un immobile ristrutturato o in corso di ristrutturazione. Altra conseguenza del legame tra i due bonus (detrazione mobili e detrazione per le ristrutturazioni edilizie), è la loro cumulabilità. La normativa in materia ha, invece, espressamente vietato la cumulabilità tra la detrazione in esame e quella prevista per il risparmio energetico (che ammonta al 65% delle spese.) Pertanto, è utile effettuare delle valutazioni sulla convenienza nell'applicazione delle due detrazioni, e, a fronte di importanti spese per mobili ed elettrodomestici nuovi, potrebbe essere interessante richiedere la detrazione del 50% (ex 36%), prevista per le ristrutturazioni edilizie, anche per opere di scarso conto (esempio: installazione di una cassaforte incassata a muro o di allarmi a porte e finestre), al fine di cumulare tale agevolazione con il "bonus mobili".