Quanto vale e come ottenere il bonus verde 2020

- 03 aprile 2020

Bonus verde, fino a quando si può usufruirne

La notizia è decisamente positiva: con l’entrata in vigore del cosiddetto Decreto Milleproroghe, il Bonus Verde è stato prorogato e sarà quindi possibile usufruirne fino al 31 dicembre 2020. Introdotto con la Legge di bilancio del 2018, il Bonus verde è una detrazione Irpef pari al 36 per cento delle spese sostenute per la cura e la sistemazione delle aree verdi.

La detrazione massima è pari a 1.800 euro per unità immobiliare a uso abitativo (quindi il 36 per cento di 5.000 euro, e quest’ultimo è invece l’importo massimo) e viene divisa in dieci quote annuali. La cifra coincidente con l’agevolazione comprende anche eventuali spese relative alla progettazione e alla manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.

Per ottenere il parziale rimborso, però, i vari pagamenti devono essere effettuati tramite strumenti che consentono la tracciabilità delle operazioni, ad esempio bonifici bancari e/o bonifici postali.

Quali lavori verdi sono agevolati

Ma quali sono, esattamente, gli interventi per cui è possibile richiedere e ottenere il Bonus Verde? Due le macro categorie:

  • La sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi.
  • La realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.


Per capirci meglio, andare più nel dettaglio e fare qualche esempio concreto, l’agevolazione fiscale riguarda la fornitura e la messa a dimora di piante o arbusti di qualsiasi genere o tipo, la riqualificazione di tappeti erbosi (fatta eccezione, naturalmente, per quelli riconducibili a un uso sportivo con fine di lucro), il restauro e il recupero del verde relativo a giardini di interesse storico e artistico.

Se amate dedicarvi al vostro giardino o arricchire il vostro terrazzo oppure un semplice balcone con fiori e piante, quindi, potete chiedere il Bonus; non solo in riferimento all’acquisto di piante e altro materiale, ma anche per le opere rese necessarie dall’intervento nel suo complesso.

A quali interventi non spetta il bonus

Ci sono alcuni lavori per i quali non è invece possibile richiedere il Bonus Verde. Si tratta, l’ha specificato l’Agenzia delle Entrate, degli interventi di manutenzione ordinaria eseguiti annualmente, o comunque periodicamente, dai proprietari di giardini preesistenti e non riguardanti un’opera innovativa o modificativa.

L’agevolazione non spetta neppure per i lavori fatti in economia dal possessore dell’immobile, cioè nel caso in cui ci si limiti ad acquistare i materiali necessari per effettuarli e portarli a termine.

Di contro, vogliamo aggiungere che sono agevolabili anche le spese affrontate per interventi effettuati sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, sempre fino a un importo massimo totale di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. Ha diritto alla detrazione il singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a patto che sia stata versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Come ottenere il Bonus Verde

Per ottenere il Bonus Verde è necessario in primis aver effettuato le spese per cui lo si richiede tramite operazioni tracciabili: non solo bonifici “parlanti”, come nel caso di altre agevolazioni, ma anche assegni bancari, postali o circolari non trasferibili e pagamenti tramite carte di credito o di debito.

Sulla fattura devono figurare il codice fiscale del beneficiario del bonus e la descrizione dell’intervento, al fine di dimostrare che la spesa rientra tra quelle agevolabili; per esempio, a proposito di un giardino, che non si è trattato di un intervento di manutenzione ordinaria come la potatura. Sia le fatture che le copie dei pagamenti, comunque, vanno conservati.

Occorre anche essere possessori o detentori, sulla base di un titolo idoneo, dell’immobile sul quale sono stati effettuati i lavori. Quindi via libera non solo ai proprietari ma anche ai nudi proprietari, ai titolari di usufrutto, uso, abitazione o superficie; ai locatari e ai comodari. Naturalmente bisogna essere contribuenti assoggetti all’Irpef, cioè all’imposta sul reddito delle persone fisiche.

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