La caldaia a condensazione costa di più di un dispositivo tradizionale, ma permette un notevole risparmio sulle spese di riscaldamento perché ottimizza i consumi. Il miglior rendimento di una caldaia a condensazione ha origine dalla possibilità di recuperare il calore disperso nell’ambiente dei fumi di scarico. Tale calore viene sfruttato per riscaldare l’acqua dell’impianto di riscaldamento. I fumi di scarico, nelle tradizionali caldaie, sono espulsi immediatamente all’esterno; in quelle a condensazione, invece, dapprima vengono sottoposti a scambio di calore (condensazione) con l’acqua proveniente dal circuito di ritorno dell’impianto di riscaldamento e successivamente espulsi all’esterno della caldaia, a temperatura di 40°C circa, a differenza dei 140 – 160°C delle caldaie tradizionali ad alto rendimento. Tale riduzione di temperatura, che è indice di recupero energetico, dipende dalla temperatura di funzionamento dell’acqua dell’impianto di riscaldamento. Nella foto: Victrix Superior Top di Immergas è la caldaia pensile istantanea a camera stagna con potenzialità di 26 kW e 32 kW che, grazie alla tecnologia della condensazione, si caratterizza per l'elevato rendimento e garantisce emissioni inquinanti particolarmente ridotte. Questa caldaia appartiene inoltre alla classe più ecologica prevista dalle Norme Europee: la classe 5
Il prezzo d’acquisto della caldaia a condensazione ultimamente è sceso. Tuttavia benché il prezzo sia fase calante - nell’ultimo lustro è diminuito di circa 500 euro - rispetto alle tradizionali, le caldaie a condensazione rappresentano sempre una spesa più elevata, spesso oltre il doppio. Ma tale costo si ammortizza bene nel tempo grazie ai risparmi sui consumi energetici. I prezzi della caldaia a condensazione sono differenti in termini percentuali e variano da marca a marca. Facendo un’analisi delle offerte online ad esempio una caldaia Beretta a camera stagna da 24 kw ha un prezzo di circa 500€ contro i 900€ dello stesso modello a condensazione, dunque quasi il doppio; stimando le offerte di altri produttori la differenza cala. Bisogna comunque valutare se si ha l’abitazione giusta per una caldaia a condensazione. Un ottimo risparmio si avrà quanto più si spende in riscaldamento: quindi quanto più la casa è grande e il clima freddo. Nella foto: le caldaie Baxi a condensazione si distinguono per l’alta efficienza, il carattere altamente tecnologico, le prestazioni, i consumi ridotti e la particolare attenzione verso l’ambiente.
Vaillant propone un’ampia gamma di caldaie a condensazione: dalla versione a incasso a quella murale, oggi anche da esterno. In particolare Elga è il nuovo sistema Vaillant che amplia il campo di modulazione, ma principalmente regola e monitorizza elettronicamente la combustione per garantire sempre il minor consumo di gas assicurando il massimo rendimento. La caldaia si regola automaticamente e in maniera continua, come se fosse assistita ogni trenta secondi! Una nuova elettronica e una pompa ad altissima efficienza, unitamente al sistema Elga, fanno di ecoBLOCK plus (nella foto) la miglior caldaia a condensazione murale sul mercato europeo. ecoBLOCK plus è compatibile con tutti i componenti e gli accessori Vaillant già in commercio. Le dimensioni sono identiche alla precedente versione, il peso è stato ottimizzato facilitandone l’installazione. Il nuovo design è facile e intuitivo.
Anche la caldaia a condensazione Beretta ha tutte le caratteristiche per ottimizzare al meglio i consumi: al contrario delle tradizionali, infatti, consente di recuperare e sfruttare anche il calore dei fumi prodotti dalla combustione, siano essi di metano, gpl o gasolio e del vapore acqueo che tali fumi contengono. Questo permette di sfruttare una risorsa di calore in più, dunque, che nelle caldaie tradizionali invece va dispersa e, di conseguenza, guadagnarci durante l’uso risparmiando sui consumi di combustibile. Beretta offre un’ampia gamma di caldaie a condensazione, per venire incontro a svariate esigenze e tipi di abitazione. In foto: un modello di caldaia a condensazione Beretta A cura di Elena Marzorati