- 18 giugno 2015

La scelta di una caldaia a legna

La scelta di una un riscaldamento a combustione biocompatibile, nasce quasi sempre da valutazioni di carattere economico. Il crescente aumento del prezzo dei combustibili fossili ha permesso l'ampio sviluppo di combustibili alternativi di tipo ecologico, le cosiddette biomasse. I ciocchi al pari del pellet, del cippato e della sansa rientra tra le biomasse. Ed è anche la fonte energetica da sempre più utilizzata dai consumatori. Le caldaie a legna permettono di sostituire i vecchi modelli a gas (GPL, metano o gasolio) e allo stesso tempo di godere della piacevolezza della fiamma che brucia al pari di un più comune e classico caminetto da salotto. Il ciocco evoca una sensazione di calore e di piacevole serenità. Inoltre il risparmio generato da questi impianti può arrivare fino a 1000 euro l'anno, e risultano molto convenienti soprattutto a chi non ha problemi per l'approvvigionamento della materia prima.

Le opinioni dei consumatori sulla caldaia a legna

I consumatori che hanno acquistato le caldaie a legna riconfermerebbero la loro scelta e le preferirebbero ancora una volta ad un normale impianto a gas o ad un semplice caminetto. Queste infatti necessitano di scarsissima manutenzione attualmente, inoltre il mercato offre la possibilità di acquistare dei modelli che hanno altissime rese con un controllo sofisticato ed ottimizzato della combustione. Il vantaggio è maggiore se poi si ha a disposizione della legname proprio, in quest'ultimo caso si abbattono quasi completamente i costi per l'acquisto del combustibile. Unica pecca, di questi impianti di riscaldamento a combustibile ecocompatibile, è, stando alle opinioni di alcuni consumatori, l'ingombro legato allo stoccaggio del materiale ed il fatto che il trasporto e la combustione di quest'ultimo genera all'interno degli ambienti domestici polvere e residui.

I costi del mercato

Il mercato offre la possibilità di acquistare stufe e caldaie a legna che si diversificano per le differenti caratteristiche estetiche e funzionali. I prezzi oscillano da una base media di 1500 euro fino ad un massimo di 4000 euro. È possibile dimezzare i costi se si decide di acquistare un modello usato. Essi possono essere acquistati direttamente presso un privato o spesse volte anche da aziende che ritirano gli impianti e li revisionano. La normativa italiana prevede, per i soli acquisti del nuovo, la detrazione del 65% sull'imposta IRPEF. In considerazione anche della detrazione i tempi di ammortamento degli impianti si riducono drasticamente ad un massimo di quattro anni. Il consiglio è sempre quello di sostenere una spesa maggiore, ma di procedere all'acquisto di un modello nuovo valutando non solo quanto andrete a spendere, ma anche se l'apparato calorifico è adatto alle superfici da riscaldare.

La gestione della caldaia a legna

La gestione di un impianto di riscaldamento a combustione è data dall'insieme delle operazioni che bisogna compiere quotidianamente o annualmente per il corretto funzionamento di quest'ultima. In generale si può affermare, sulla base dell'esperienza dei consumatori, che le operazioni di manutenzione che le caldaie a legna richiedono ogni anno sono davvero molto basse e si limitano a semplicissime operazioni di pulizia della canna fumaria. Inoltre i nuovi modelli sono dispositivi tecnologicamente all'avanguardia quasi sempre completamente automatizzati. L'unica pecca nella gestione di questi apparati sta essenzialmente nell'impegno richiesto al consumatore per lo stoccaggio e il trasporto del materiale combustibile che a differenza di altre biomasse ha evidentemente degli spazi di ingombro e dei pesi differenti e sicuramente più onerosi.

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