Cambio caldaia: breve guida alla scelta

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- 11 giugno 2014

Cambio caldaia: come e quando sostituirla

Quando inizia la bella stagione e si spegne il riscaldamento è il momento più adeguato per sostituire la caldaia. Con l’attenzione sempre puntata al risparmio energetico, è bene valutare i modelli che permettano di risparmiare tutelando l’ambiente: la caldaia a condensazione ha un rendimento più elevato rispetto a quelle tradizionali poiché caratterizzate da una particolare tecnologia del bruciatore che permette di ottimizzare la combustione con il recupero dei fumi. Quando si desidera effettuare il cambio caldaia per passare da un modello tradizionale a uno a condensazione è necessario eseguire la verifica dell’idoneità che deve essere fatta da tecnici specializzati: inoltre, è necessario verificare la possibilità di collegamento dello scarico di condensa allo scarico degli elettrodomestici di casa.

Cambio caldaia: come determinare la potenza per il riscaldamento autonomo

Per eseguire il cambio caldaia è necessario calcolare la potenza adeguata alla casa: è necessario sapere che un’utenza domestica richiede almeno 25 kW, assicurando così potenza adeguata a riscaldamento e acqua calda sanitaria. La potenza Massima raggiungibile è 35 kW e per determinare le esigenze termiche della casa il tecnico specializzato dovrà eseguire dei calcoli specifici che tengano in considerazione i metri cubi da scaldare, la zona geografica, e il tipo di isolamento dell’edificio da scaldare. Inoltre, la durata della caldaia per riscaldamento autonomo è data da diversi fattori: in primo luogo la qualità del prodotto e la manutenzione che viene eseguita periodicamente dai tecnici che ne valutano anche l’efficienza; in media, la durata di una caldaia è di circa 10-15 anni. Prima foto: Viessmann caldaia a basamento a condensazione Vitocrossal 300 LMC

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