- 10 dicembre 2013

Canone Rai, di cosa si tratta

Il Canone Rai è un'imposta che grava sulla detenzione di apparecchi votati alla ricezione del sistema readiotelevisivo nel territorio nazionale. La sua introduzione è datata nel lontano 1938 quando, con il regio decreto, venne introdotta la legge relativa al suo pagamento. Al giorno d'oggi il pagamento del Canone Rai è regolato dalla stessa legge entrata in vigore al tempo, il .D.L. 21 febbraio 1938, n. 246 art. 1. Esso si annovera tra le leggi che disciplinano gli abbonamenti alle radioaudizioni e si traduce in una tassa annuale che i cittadini devono versare allo stato, qualora essi siano in possesso di un'apparecchiatura o di più apparecchi 'atti o adattabili' alla ricezione delle radioaudizioni svolte nel nostro paese. Nella realtà di ogni giorno, il Canone Rai si traduce in un'imposta che quasi tutti i cittadini devono pagare, in quanto si presuppone che essi possiedano presso le loro abitazioni almeno un apparecchio televisivo. La legge stessa si basa sul concetto che i segnali radiotelevisivi, emessi nell'atmosfera, si intendono fruibili da qualsiasi persona possedente un apparecchio atto a riceverli e a tradurli in programmi televisivi. Per questa ragione, il Canone Rai deve essere pagato anche qualora non vi sia l'effettiva volontà di fruire di tali segnali, oppure nel caso che il segnale, per ragioni indipendenti, non sia presente presso l'abitazione. Il Canone Rai si diversifica in due tipologie: il Canone Rai Ordinario e il Canone Rai Speciale. La prima tipologia riguarda i cittadini privati, ma sussistono casi nei quali esso può non essere pagato. Si tratta di categorie speciali di cittadini, tra i quali si annoverano i militari appartenenti alle Forze Armate e alla Nato e gli agenti che operano nei consolati, gli anziani con più di 75 anni che dimostrino di percepire un reddito annuo non superiore a 6.713,98 euro in sommatoria a quello del coniuge e i rivenditori di apparecchi televisivi. Anche alcuni singoli apparecchi non sono sottoposti al pagamento del Canone Rai, quali le radio che si collocano nelle abitazioni private e le autoradio. Il Canone Rai Speciale riguarda invece chi fruisce del servizio presso esercizi conmmerciali, o comunque in una situazione esterna all'ambito familiare. In questo caso l'imposta varia sia in base alla tipologia di attività, che in base al numero di apparecchi presenti nella sede dell'attività stessa.

Il Canone Rai e le controversie nel corso del tempo

Negli anni il Canone Rai si è posto come una fonte di continue discussioni, sia sulla natura della legge che lo regola, sia sull'effettiva fruizione da parte dei cittadini italiani. Il pagamento del Canone può cessare solamente in pochi e assoluti casi, quali la cessione da parte del contribuente di tutti gli apparecchi che esso detiene, la dichiarazione da parte del contribuente di non poter possedere tali apparecchi per cause di forza maggiore come ad esempio incendi o furti, il trasferimento in casa di riposo e il decesso del contribuente stesso. Ma una persona che non desidera essere un abbonato Rai come può agire? Legalmente chi non desidera usufruire del Canone Rai deve effettuare una richiesta precisa all'ufficio abbonamenti della società, indicando l'opzione di 'non desiderare l'abbonamento televisivo senza cedere ad altri gli apparecchi in proprio possesso'. La modulistica è facilmente reperibile on line e, secondo l'art. 10 R.D.L. 21.2.1938 n. 246, il contribuente deve chiedere il suggellamento degli apparecchi in proprio possesso, in modo che essi risultino inutilizzabili. Questa procedura viene effettuata dagli incaricati Rai, i quali provvedono all'impacchetamento in particolari involucri degli apparecchi stessi. Durante la procedura di richiesta si deve prestare attenzione a due fattori: il primo risiede nel corretto pagamento dei canoni di abbonamento trascorsi e il secondo si basa sulle scadenze, in quanto solitamente la richiesta per l'anno nuovo deve essere effettuata entro la fine dell'anno solare in corso.

Il Canone Rai, costi e pagamenti

Il costo del Canone Rai varia ogni anno e può essere richiesta la rateizzazione semestrale o trimestrale dello stesso. Il Canone può essere pagato con varie modalità: - attraverso il bollettino postale che viene recapitato in ogni abitazione - presso le tabeccherie abilitate al pagamento del servizio stesso - nel web attraverso addebito bancario oppure utilizzando carte di credito - telefonicamente oppure utilizzando il proprio tablet con pagamento con carta di creadito - recandosi allo sportello bancomat del proprio istituto di credito e seguendo le istruzioni di pagamento indicate nello schermo del bancomat E' preferibile scegliere tra le procedure consigliate, per evitare la mancata ricezione del pagamento e la conseguente insorgenza di problemi burocratici. Essi potrebbero infatti divenire di difficile gestione e presentarsi lunghi sotto il punto di vista delle tempistiche. Queste indicazioni riguardano il Canone Ordinario, l'abbonamento riservato ai cittadini privati, in quanto il Canone Speciale segue delle modulistiche e delle tempistiche diverse. Anche in questo caso vi sono delle scadenze, ma il pagamento spesso viene rateizzato e può essere domiciliato presso il conto bancario del titolare dell'attività, in quanto spesso le cifre da pagare risultano di importo consistente. Un ultimo aspetto riguarda la puntualità nelle scadenze. Esse meritano di essere rispettate, sia nel caso di Canone Ordinario che di Canone Speciale, pena l'insorgenza di cospicui interessi di mora sull'imponibile dell'imposta.   Prima Foto: Tubo Solare, Solartube

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