Case vacanze affitto come affittare casa

- 23 maggio 2018

Casa per vacanze in affitto

Il modo di andare in vacanza sta cambiando e sempre più spesso famiglie, coppie, gruppi di amici scelgono di soggiornare in abitazioni private: * per vivere meglio il luogo, * per non sottostare a orari per il mangiare, * per il massimo della privacy e della libertà, * per portare con sé anche animali, quasi mai graditi in hotel e/o pensioni tradizionali. E chi è proprietario di una seconda casa può affittarla ricavando un profitto assolutamente interessante, che ammortizza i costi per il mantenimento della casa stessa, e crea un introito in più, poiché si tratta di un business in forte crescita. Ma quanto si guadagna? Le cifre cambiano in base al posto, alla durata del soggiorno, al numero di ospiti: in genere, sottolineano le diverse piattaforme web che si occupano di affitti di case vacanze, si parte da 30 euro al giorno fino a superare i 100, in location particolarmente prestigiose, Venezia, Roma, Sardegna, guadagnando di più in alta stagione. Le stime parlano di una media di 10mila euro netti all’anno (lo dice Halldis), con punte di 2800/3/4mila euro mensili, come in certe zone costiere della Liguria (secondo HomeAway).

Affittare case vacanze

Come trasformare la proprietà in una casa vacanze? Prima di tutto da sottolineare che al contrario di un B&B per il proprietario non c’è la necessità di essere sempre presente, magari all’ora della colazione. Inoltre, in questa situazione l’affitto è “breve”, con un minimo di due giorni; dunque normative e regolamentazioni non sono quelle di un tipico affitto tutto l’anno. Ma serve la partita Iva? Se l’affitto è inferiore ai trenta giorni, l’operazione non è considerata un’attività imprenditoriale vera e propria, ma solo occasionale, quindi non è necessario registrare il contratto di locazione né bisogna aprire la partita Iva (il che è necessario se invece affittare il proprio immobile diventa un lavoro a tutti gli effetti). L’introito, che va poi dichiarato nella relativa denuncia dei redditi, è sottoposto a regime Irpef o cedolare secca al 21%. Da ricordare comunque che va tenuto aggiornato il registro presenze per la Polizia di Stato, dopo essersi registrati all’apposito portale, comunicando i nominativi degli ospiti entro 24 ore dal loro arrivo.

Appartamenti casa vacanze

Affittare per brevi periodi ai turisti la propria abitazione è disciplinato non solo dal codice civile e dalle leggi regionali, ma pure da regolamenti del Comune di appartenenza (come la tassa di soggiorno): per cui bisogna sempre rivolgersi agli uffici competenti così da avere informazioni precise e aggiornate sull’iter burocratico. Anche l’Azienda Sanitaria Locale è coinvolta: i tecnici preposti devono verificare con un sopralluogo se la casa è idonea per l’esercizio. L’abitazione da affittare deve altresì essere a posto con le regole della sicurezza e avere l’Ape, l’attestato di prestazione energetica. Inoltre i proprietari si devono impegnare alla pulizia tra un affitto e l’altro e a una manutenzione opportuna affinché tutto sia a posto, dalla caldaia all’aria condizionata, dalle lenzuola alle stoviglie. È indispensabile altresì stipulare un’assicurazione di responsabilità civile, per tutelare se stessi, gli ospiti e l’abitazione di eventuali danni. L’ospite di qualsiasi nazionalità (è bene sapere le lingue, almeno quelle principali) va sempre accolto e congedato direttamente ed è importante essere sempre reperibili in caso di bisogno. Elemento utile in grado di rendere il soggiorno ancora più piacevole è infine quello di fornire agli ospiti indicazioni su come muoversi al meglio, i luoghi da non perdere, i ristoranti dove mangiare la cucina tradizionale, i locali dove divertirsi, gli itinerari vicini.

Case in affitto per vacanze

Quando si decide di mettere a disposizione la propria casa per affittarla, può essere d’aiuto utilizzare le tante piattaforme che su internet facilitano l’incontro tra domanda e offerta. I diversi siti specializzati infatti utilizzano i migliori strumenti presenti sul mercato in più lingue, per impostare le tariffe, gestire le prenotazioni, dare visibilità a livello anche internazionale. Ed è sempre il proprietario che comunque stabilisce i prezzi e la disponibilità dell’immobile. Per registrarsi al sito di riferimento e inserire le proposte circa la propria casa, le modalità sono varie così come sono diversi i costi del servizio. Da tenere presente la cosiddetta tassa Airbnb (dal nome di uno dei portali dedicati alle case vacanze), introdotta dal governo Gentiloni: prevede l'obbligo per gli intermediari immobiliari che gestiscono le locazioni di appartamenti, case vacanza, ville, di applicare al momento del pagamento da parte dell'affittuario una cedolare secca sugli affitti brevi con aliquota al 21% sul canone di locazione. Una volta ricevuto il pagamento, poi, l'intermediario è tenuto a riversare all'Erario, la cedolare del 21% e a rilasciare la certificazione unica al proprietario. Il mondo delle case vacanze-affitti brevi è però in continua evoluzione, quindi tenersi sempre aggiornati.

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