L'alcantara è un materiale composito chimico tessile che nasce negli anni ’70. E’ un materiale a sé che non può essere classificato, né come tessuto, microfibra, velluto, camoscio o altro, anche se la sua qualità e morbidezza possono sembrare appartenenti a tali materiali. E’ un composto che deriva da un particolare processo di lavorazione ed è resistente, antigraffio e facile da pulire. E’ un prodotto protetto con marchio registrato della omonima ditta con sede legale a Milano e quella produttiva e di ricerca in Umbria.
Viene utilizzata per gli allestimenti automobilistici e nautici, nell’arredamento delle case come rivestimento di divani, poltrone, sedute delle sedie e cuscini. Lo troviamo anche in camera da letto come rivestimento delle testate dei letti. Nel mondo dell’abbigliamento e pelletteria è spesso usato per abiti, giacche, scarpe, stivali, borse, portafogli e valigie. Dal 2013 anche i bambini lo possono apprezzare come rivestimento traspirabile dei passeggini e seggiolini auto. Tanti sono gli usi dell’alcantara, grazie alla facilità di lavorazione ed adattabilità, inoltre semplici sono i metodi di come mantenere e pulire tale materiale. In fase di lavorazione può essere cucito solo una volta, perché rimangono evidenti i segni dei fori e l’orlatura non avviene tramite cucitura ma solitamente con incollaggio o sistemi di fissaggio con velcro.
Per togliere la polvere quotidianamente agli oggetti in alcantara potete passare delicatamente una spazzola morbida, come l’apposita in commercio bianca con la superficie in velluto rosso oppure un panno asciutto. In alternativa potete utilizzare l’aspirapolvere per pulire alcantara, evitando quelli a vapore. Ogni tanto è necessaria una pulizia più approfondita, in questo caso se non ci sono macchie, potete procedere passando un panno di cotone bagnato e ben strizzato, pulire alcantara con delicatezza e senza strofinare. Gli oggetti posseduti vanno utilizzati e vissuti, non certo tenuti sotto una campana di vetro, quindi, periodicamente se trattasi di capi d'abbigliamento o almeno una volta all’anno se trattasi di rivestimento, è consigliabile procedere al lavaggio. Il primo dubbio che sorge spontaneo è come pulire l’alcantara e se è possibile lavare gli oggetti nella lavatrice, che siano indumenti o rivestimenti sfoderabili di divani, poltrone, sedie o cuscini. Inizia la ricerca spasmodica dell’etichetta con le istruzioni di lavaggio e leggendola, si tira un sospiro di sollievo. Ebbene sì, è possibile ad una temperatura dell’acqua a 30°C con sapone specificatamente neutro. Scegliete il programma di lavaggio che escluda automaticamente la centrifuga ed evitate assolutamente la candeggina. Non usate apparecchi come l'asciugabiancheria, va lasciato asciugare all’aria e non sotto il sole diretto. Prima del lavaggio controllare se vi sono parti con il velcro, abbiate l’accortezza di applicare la parte opposta per renderlo inoffensivo, altrimenti si attacca ovunque, rischiando di fare danni. Potete anche stirare l'alcantara, alla rovescia o appoggiando sul lato diritto un tessuto bianco prima di appoggiarci il ferro tiepido. Terminate con una leggera spazzolatura e la vostra alcantara risplenderà. Potreste preferire la lavanderia, anziché lavarlo voi stessi, se non vi sentite sicuri. In questo caso gli esperti lavandai dovrebbero saperlo, ma ripeterlo non fa mai male: assolutamente no ai prodotti in trielina e all’utilizzo di macchinari a vapore! Se, invece, avete acquistato (senza pensarci) un divano o poltrona non sfoderabile potete procedere alla pulizia con una spugna bagnata in acqua tiepida e ben strizzata. Passatela sulla superficie dell’oggetto, con movimenti leggeri e regolari, nella stessa direzione e fate asciugare il capo molto bene prima di sederci sopra.