Il consumo di gas per riscaldare la casa durante il periodo invernale costituisce la spesa che incide maggiormente sul bilancio domestico. Alcuni interventi sui punti critici della casa possono dunque essere utili per ridurre i consumi e risparmiare sul riscaldamento. - Regolate il vostro impianto di riscaldamento in modo che in casa la temperatura non superi i 20 gradi (un calore eccessivo tra l’atro risulta dannoso anche per la salute) ed evitatene l’accensione durante le ore notturne. - Scegliete il boiler o la caldaia più adatti alle vostre esigenze e alle dimensioni della casa e, se dovete cambiarla, preferite un modello di caldaia a condensazione che vi permetterà di contenere i consumi risparmiando fino al 20 per cento. - Aprite le finestre solo il tempo necessario al ricambio dell’aria, evitando invece inutili dispersioni di calore. - Non esagerate nemmeno con la temperatura dell’acqua calda, che dovrebbe essere distribuita ad una temperatura ottimale non superiore ai 45 gradi. - Curate la manutenzione del vostro impianto e provvedete una volta all’anno alla pulizia degli apparecchi, soprattutto per evitare la formazione del calcare. Se l’efficienza della caldaia è compromessa può causare un aumento del consumo di gas fino al 30 per cento. Oltre a questi semplici accorgimenti, per contrastare gli eccessivi consumi, potreste pensare ad un impianto più conveniente, che vi permetta, tra l’altro di rispettare l’ambiente. Può costituire una forma di riscaldamento che integri quello tradizionale o addirittura lo sostituisca come unica fonte di calore. Si tratta della stufa a pellet, perfetta per riscaldare superfici non eccessivamente ampie, o l’intera abitazione nel caso sia canalizzata. I modelli di stufe a pellet oggi disponibili sul mercato sono progettati in modo da garantire elevate prestazioni e grande praticità d’uso: non sporcano e non producono fumi, evitando così sprechi di tempo e prodotti per la pulizia e la manutenzione; sono dotate di comandi a distanza per regolarne accensione e spegnimento in base alle reali esigenze, e di sistemi informatici all’avanguardia all’interno che ne monitorano funzionamento e sicurezza. In foto: Stufa a pellet canalizzabile Star 2.0 di MCZ. Con struttura in acciaio, top e fianchi in ceramica, braciere in ghisa, Star 2.0 dispone del sistema Active+ per la gestione intelligente della combustione. E’ disponibile nella versione Comfort Air®, per trasportare l'aria calda in ambienti diversi da quello in cui viene installata.
Acquistare per la propria casa una stufa a pellet significa scegliere per il comfort, il risparmio, la praticità. Innanzitutto il pellet è un combustibile economico ed ecologico. può essere comodamente acquistato al supermercato o addirittura online, contenuto in comodi sacchi. Il pellet ha un costo decisamente inferiore rispetto ai combustibili fossili (2 volte meno del gasolio e il 25% in meno del metano), non sporca e genera meno cenere della legna, pur garantendo la visione di una fiamma dall’aspetto altrettanto gradevole. Ricavato dalle scaglie di truciolato scartate nella lavorazione del legno e altrimenti inutilizzate, non contiene alcun additivo o legante. Se di buona qualità presenta un’umidità residua minima e garantisce un potere calorifico elevato e bassi valori di emissioni nell’ambiente. Va conservato in luogo asciutto: in tal modo, quando lo inseriamo nella stufa, il pellet sprigiona un potenziale di calore pari all’80 per cento della resa di una tradizionale stufa a legna. Il sistema Active, messo a punto da MCZ per le sue stufe a pellet, garantisce sempre la migliore combustione possibile. Le stufe dotate di tale sistema, infatti, si adattano in automatico al tipo di pellet inserito (di differenti lunghezze e di diametro pari a 6-8 mm): un sensore interno alla stufa regola l’aria comburente in base alla quantità di combustibile contenuto nel braciere, in modo che la combustione sia estremamente efficiente, garantendo minori consumi, basse emissioni e necessità di pulizia e manutenzione meno frequente. Ogni modello di stufa a pellet MCZ, inoltre, rientra nelle agevolazioni fiscali predisposte per il risparmio energetico e le energie rinnovabili. Come usufruire di tali incentivi acquistando una stufa a pellet? La detrazione Irpef al 50%, da ripartire in 10 anni, è prevista per chi effettui lavori di ristrutturazione (non sono necessarie opere edilizie propriamente dette). L’acquisto di una stufa a pellet è finalizzato a ottenere un risparmio energetico e rientra quindi nei lavori agevolati. L’apparecchio deve comunque essere posto al servizio dei bisogni energetici dell’abitazione. Per ottenere la detrazione è necessario farsi rilasciare dal produttore della stufa una dichiarazione che ne indichi la resa termica e che classifichi l’apparecchio come riqualificazione energetica. L’acquisto deve essere effettuato con bonifico bancario o postale in cui vanno specificati il codice fiscale dell’acquirente, il codice fiscale o la partita Iva del beneficiario del bonifico, la causale dello stesso, che deve fare riferimento a una norma specifica (articolo 16-bis del Dpr 917/1986). In foto: Stufa e pellet Cute di MCZ. Linee e design che riecheggiano la tradizione rivisitata in chiave contemporanea; rivestimento in acciaio verniciato e porta in ghisa. Nelle versioni Air accensione e spegnimento, potenza e ventilazione, temperatura desiderata possono essere programmate e gestite comodamente con un telecomando, in modo da ottimizzare le prestazioni dell’apparecchio.