- 19 giugno 2015

Fan coil

I più diffusi impianti di riscaldamento sono tuttora costituiti dai tradizionali radiatori, i quali tuttavia presentano evidenti limiti in relazione ai mutati stili di vita degli utenti: oramai vengono definiti di vecchia generazione. Rispetto ai termosifoni, oggi si prediligono impianti più moderni, che assicurino risparmio energetico, salubrità e uniformità dell’aria in casa e rispetto per l’ambiente.

Non scordiamo che il tipo di aria calda ottenuta con il radiatore risulta spesso eccessivamente disidratata, il che provoca una sensazione generale di disagio, come pure produzione di elettricità statica, con scariche nel contatto con oggetti e così via. Tutti questi problemi si possono risolvere installando i fancoil, noti anche come ventilconvettori, i quali hanno un funzionamento differente rispetto ai radiatori, poiché producono un flusso d'aria forzata attraverso il ventilatore di cui sono muniti. Tale massa sempre in movimento produce un attivo ricircolo all’interno dell’ambiente, prevenendo la formazione di ristagni e di zone in cui si creano stratificazioni d’aria calda.

In foto: fan coil SL 800 di Olimpia Splendid

Ventilconvettori

Attualmente l'impianto fancoil sta riscuotendo parecchi consensi, poiché garantisce gli standard di comfort abitativi relativi alla vita moderna, basata su una presenza discontinua nelle abitazioni. Inoltre con un unico apparecchio si possono soddisfare sia le esigenze di caldo che di freddo. Una delle differenze più rilevanti rispetto al tradizionale radiatore risiede nella maggiore qualità dell’aria che viene immessa nell’ambiente. Tale impianto garantisce infatti una ventilazione costante, che permette di ottenere una maggior pulizia dell'aria e notevole igienicità negli ambienti.

Inoltre il fancoil è alimentato con acqua a bassa temperatura, circa, 45 o 50 °C, cosicché il livello di umidità dell'aria si mantiene nei valori che assicurano il benessere. Dato che fruisce di basse temperature per riscaldare, questo apparecchio rappresenta una forma più ecologica rispetto ai radiatori e il suo sistema di alimentazione può essere eventualmente collegato ad altri che producono energia rinnovabile, come ad esempio i pannelli solari.

In voto, ventilconvettore Daikin FWXV

Ventilconvettori

A differenza dei classici termosifoni, i fancoil sono muniti di un filtro sulla ripresa dell'apparecchio, che ha la mansione di trattenere polveri, fibre e altre sostanze, depurando l'aria e prevenendone l'inalazione. La bocchetta di espulsione all’interno dei fancoil è ubicata nella parte anteriore, dunque direttamente rivolta verso l’ambiente da riscaldare. In tal modo il sistema è più efficiente poiché, al contrario del radiatore, non sussistono perdite di calore per radiazione verso la parete posteriore all'apparecchio. Ciò genera un minor consumo di combustibile e minori spese di gestione.

In conclusione, per com’è configurato il suo funzionamento, il fan coil o ventilconvettore, rappresenta la risposta ottimale per un'occupazione discontinua di case e appartamenti, sia in termini di benessere, sia in termini di risparmio dei consumi.

In foto, fan coil di Ahi Carrier, serie 42 N

A cura di Elena Marzorati

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