per me è + pratico se si sposta lei...
1) mette casa di Mi in affitto ed ha un'entrata tutta sua
2) la sua "ditta" ha uffici sia a Mi sia a Roma, potrebbe chiedere il trasferimento e vedere come si trova... se va male, può cercare altro direttamente da Roma, avere già un posto e nel tuo stesso settore quando scendi non è male, anche psicologicamente;
3) lui a roma ha un buono stipendio e prospettive di ulteriore crescita (volendo, all'inizio vi potreste stringere in due con un solo stipendio; a Milano, potresti dire lo stesso?);
4) tu sei in età potenzialmente critica (anche se dichiari che magari figli non ne vuoi/puoi avere); o pensi di rimanere là dove sei tutta la vita, o lavorativamente ti creeranno problemi ovunque (la favola del "ma io valgo, per me sarà diverso" non sempre si avvera, purtroppo)
5) se un qualsiasi parente (anziano o infante) si sente male, te lo dovrai smazzare sempre e comunque tu al 90%; il fatto che tua madre viva a 50 o 500 km cambia relativamente, in termini di giorni lavorativi persi per accudirla.
Sarò forse troppo cruda e negativa, ma secondo me pensare bene al trasferimento è FONDAMENTALE, soprattutto per una donna come merc (o come me) che lavora da 10 anni ed è ormai abituata alla propria autonomia ed indipendenza. Sacrifici, sacrifici, spesso nemmeno compresi, e non ti puoi neanche lamentare perchè in fondo l'hai scelto tu, e sulla carta erano maggiori i pro.
Insomma, un abbraccione e un grosso in bocca al lupo
