Posso portare la mia esperienza anche se ormai sono "regolare"?
Io e R. abbiamo una storia un po' difficile alle spalle, nulla che non sia capitato ad altri, però viverlo in prima persona è sempre abbastanza incasinante.
Non sono mai stata una fan sfegatata del matrimonio, però se ci pensavo immaginavo papà che mi portava all'altare con l'abito bianco.
R. quando l'ho conosciuto si era appena separato dopo 11 mesi di matrimonio ed era distrutto.
Dopo quasi un anno ha accettato di uscire con me (ero io che lo tampinavo, abbiamo anche una bella differenza di età, 11 anni) ed è iniziato un tira e molla infinito, ogni mese e mezzo mi mollava e io soffrivo come un cane.
Ma non ho mollato, ho avuto pazienza e dopo quattro anni (nel frattempo c'è anche stato il divorzio, periodo tremendo anche quello) siamo andati a convivere e mi era stato detto chiaramente che non mi avrebbe mai sposata.
Sinceramente per me la firma non era una cosa prioritaria, perché andare in comune per sposarsi è una cosa un po' triste.
Dopo cinque anni di convivenza è arrivato il bambino, a quel punto mia madre rompeva perché ci sposassimo, io ero d'accordo e lui... come battuta mi ha detto (a una settimana dal parto, avevo gli ormoni a 6000 e piangevo per niente, l'avrei ammazzato) "no, no, io non ti sposo"
Penso sia stata l'unica volta che mi ha vista piangere per lui (e si che ne ho passate!), si è un po' spaventato.
In conclusione, quando abbiamo battezzato il pupo il giorno prima siamo andati in comune, vestiti bene tutti e due (mi sono comprata un vestito rosso rubino, lungo e largo), amici e parenti sono venuti a tifare e abbiamo fatto, poi io e mio marito, senza bambino, siamo andati a pranzare in un bel ristorante sul lago.
Il giorno dopo battesimo e festa.
Viaggio di nozze? Tre giorni a Parigi un anno dopo. Per viaggiare facciamo sempre in tempo fra qualche anno, quando il bambino sarà più grande.
E' cambiato qualcosa da quando siamo sposati? Assolutamente nulla.
Farei qualcosa di diverso, mi sposerei prima? Assolutamente no.
Cambia a livello pratico e legale, è vero, ma una famiglia non è meno famiglia perché mancano due firme.
Una famiglia si basa sulla comprensione, il rispetto, il volersi bene, il sostenersi a vicenda e affrontare la vita, i problemi, le gioie, quotidianamente, INSIEME.
Questa è famiglia, non l'abito bianco o il pranzo o i parenti. (io poi mi sono scoperta allergica alle esagerazioni si alcuni matrimoni, ma ognuno in quel giorno deve fare ciò che vuole).
Quello che secondo me è importante è essere d'accordo, altrimenti se uno si vuole sposare e l'altro no ci si porta dietro una sorta di "perché non vuole sposarmi? Non sono abbastanza per lui?" Ho attraversato anche questa fase e non è stata piacevole

Per il resto, conviventi convinti, conviventi in stand-by, conviventi sposati... Va sempre bene, voletevi bene, rispettatevi e sarete famiglia.
Ciao!
p.s.=scusate il papiro!!!