ciao cieloazzurro. la mia domanda era rivolta a Eli!

tu masculo sei , o sbaglio ?

Ho capito cosa intendi, ma resta fermo che un lavoro fatto a regola d'arte non dovrebbe presentare dislivelli.
Credo che la rugosità che si vede nella foto sia voluta, parliamo di un ambiente industriale e la resina è stata sicuramente caricata per offrire maggiore resistenza. Sarà un caso esagerato, ma non credo che in un ambiente residenziale si possa proporre una superficie autolivellante con questo risultato.
Ti faccio vedere un'altra foto dello stesso pavimento con riflesso della luce (in esclusiva web sul forum arredamento.it Ben venga essere pignoli! Vuol dire realizzare fermamente i propri desideri e pretendere professionalità. L'importante è che hai realizzato un pavimento che vivi bene e sembra proprio di sì

petra18 ha scritto:ciao cieloazzurro. la mia domanda era rivolta a Eli!

tu masculo sei , o sbaglio ?

o sorry petra,

ho visto che rispndevi dopo la mia "apparizione" e gistamenti menzionavi all'idea della resina prima del gres (come ho fatto io



sì, la mia mamma mi ha detto che sono un maschietto

ArredaDesign ha scritto:Ho capito cosa intendi, ma resta fermo che un lavoro fatto a regola d'arte non dovrebbe presentare dislivelli.
Credo che la rugosità che si vede nella foto sia voluta, parliamo di un ambiente industriale e la resina è stata sicuramente caricata per offrire maggiore resistenza. Sarà un caso esagerato, ma non credo che in un ambiente residenziale si possa proporre una superficie autolivellante con questo risultato.
Ti faccio vedere un'altra foto dello stesso pavimento con riflesso della luce (in esclusiva web sul forum arredamento.it

Ben venga essere pignoli! Vuol dire realizzare fermamente i propri desideri e pretendere professionalità. L'importante è che hai realizzato un pavimento che vivi bene e sembra proprio di sì

Arre,

la foto che hai postato è fantastica!

tutti metterebbero la firma per una resina come quella.

io purtroppo, ne ho visuonate molte, ma non l'ho mai trovata.

ho sempre trovato risultati più o meno come il seguente (ed è un ambiente domenstico questo)



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e la cosa strana è che quelle minuscole ombre (da minuscolissimi dislivelli) li ho sempre riscontrati in quelli opachi, stranissimo, perchè ho sempre pensato che il lucido accentuasse le imperfezioni, invece forse confonde con i riflessi.

comunque grazie per l'apprezzamento della pignoleria, è vero, hai ragione, vivo benissimo il mio pavimento, lo adoro



ciao

Si, dopo aver letto i consigli mi sono orientata su un altro tipo di pavimento....

Ciao cieloazzurro,
ti rispondo per completare quanto già detto. Non ho modo di sapere la provenienza delle foto che hai postato, ma ti assicuro che, pur nella difficoltà di vedere un pavimento sul pc, quei pavimenti non sono resine autolivellanti. Nella prima è evidente il segno della spatolata, segno di cariche di inerti inserite nel legante epossidico per rafforzare le prestazioni di resistenza alla compressione (visto poi lo scenario d'uso). Nella seconda sembra addirittura una cementizia tanto è opaca e 'grezza'. Probabilmente sei stato sfortunato nella ricerca o ti sei imbattuto in prodotti/cicli mixati o di pessima qualità. Non è per nulla difficile ottenere quello che arredadesign mostra in foto: appena sono in ufficio provo a fare due foto e le posto. Tutto sta nello scegliere autolivellanti di qualità e non caricarli con quarzi od inerti vari. Che poi sia una pazzia farlo bianco è un altro conto...
Per quanto riguarda la spazzola lisciante, da usare poi su resina asciutta, non so che dirti... anzi, si: balla colossale. Come farà una spazzola lisciante (ammesso che esista) a lisciare una resina catalizzata lo sa solo chi te l'ha raccontata. L'unica occasine in cui si usa una spazzola lucidante che liscia la resina è nei lavori di seminato alla veneziana che prevedono come legante la resina e non il cemento. Ma è chiaramente un altro tipo di lavoro, che liscia a superficie tramite azione meccanica diamantata, con un costo superiore alla resina stessa. Ma l'azione serve per lucidare la curva di marmi, non la resina, che infatti resta bella opaca e perde lucentezza.
Quello che invece può succedere (e che potresti aver riscontrato tu) è visionare un autolivellante che è stato protetto/coperto/rivestito/verniciato (chiamalo come vuoi) con un trasparente poliuretanico: in questo caso è quasi sicuro che si vedano imperfezioni in controluce, poichè polvere, peli, rullate, agenti inquinanti, ecc possono creare schivature, occhiolini, chiaroscuri sulla superficie del pavimento, problemi che non c'erano in presenza del solo autolivellante.

ciao sky,

devo dire che sei stato perfetto nella spiegazione,

l'ho letta con molta accuratezza, grazie.

chi sa se avessi saputo prima queste cose come sarebbe ora il mio pavimento...

la cosa certissima è che per come è ora (cosa totalmente differente dal concetto di pavimento in resina) lo stra-adoro, quindi magari da un lato potrei dire grazie anche a quei posatori non professionali che mi han raccontato quelle cose, certo che ne ho incontrati un po'!

attendo volentieri foto di realizzazioni, mi fa sempre piacere vedere i lavori realizzati.

comunque sulle pareti del bagno e della cucina faro stendere la resina, perchè odio le fughe eamo il bianco, e di conseguenza vorrei una superficie continua, senza interruzioni bianca opaca e liscissima con meno possibile segni di spatolatura.
spero davvero di ottenere questo risultato

grazie ancora e ciao

suggerimento per le pareti: se le vuoi monocolore bianche, senza segni applicativi e lisce, devi rasare fine il fondo con un buon prodotto (non necessariamente resinoso, evita il gesso), applicare un primer epox o all'acqua che consolidi e blocchi il fondo, applicare vernice resinosa poliuretanica bianca a spruzzo (più mani, almeno 2), proteggere il tutto con vernice poliuretanica trasparente a spruzzo (2 mani). Ottieni una superficie liscia, bianca e iningiallente.
Se usi i rulli per applicare la resina ti resterà una superficie leggermente bucciata a causa del rullo stesso, e la texture si vedrà molto bene in controluce.

I suggerimenti di skywings sono puntualissimi, concordo a pieno.
Vorrei spostare un attimo l'attenzione su Eli! che da spettatrice attenta è proprio lei che ha sollevato il topic. Mi auguro che i nostri suggerimenti abbiano risollevato un po' di fiducia alle applicazioni di rivestimenti in resina, a prescindere se lo realizzerai o meno. La diffusa carenza di professionalità ha generato di conseguenza un rifiuto a priori sia del tipo di applicazione sia in generale di tutti i formulati resinosi. Ma non è così. Un pavimento o una parete rivestiti in resina possono essere una soluzione unica e originale, altamente personalizzabile e esteticamemente piacevole. Non dimentichiamoci inoltre delle proprietà di resistenza e igienicità.

Vi ringrazio molto di tutti i consigli!!!

Spiegazioni utilissime, non ho realizzato pavimenti o rivestimenti in resina solo per una questione economica. Devo dire che avevo dei dubbi che in parte avete sciolto.
Rimane il dubbio di quanto possa essere delicato un pavimento liscio lucido bianco su tutta casa (come quello in foto)

@end_up parliamo di un pavimento assibilabile a caratteristiche di resistenza di un buon parquet. La finitura può essere facilmente portata a nuovo. Per migliorare le prestazioni di un pavimento siffatto si potrebbe passare un ulteriore finitura epossidica trasparente (in modo da prevedere una lucidatura periodica, ma si può lucidare anche senza) o un film di resina poliuretanica all'acqua, per evitare nel lungo periodo fenomeni di ingiallimento (visto che si tratta in particolare di un bianco).

C'è qualche sistema per rendere una resina meno delicata? Colore, tipo di resina e rifinitura (magari non lucida)? Non dico come un grès ma quasi...

Effetto stupendo comunque

end_up ha scritto:C'è qualche sistema per rendere una resina meno delicata? Colore, tipo di resina e rifinitura (magari non lucida)? Non dico come un grès ma quasi...

non c'è un modo. Ogni resina ha le sue caratteristiche, come ogni altro materiale. E c'è da considerare che tutti i prodotti ceramici vengono prodotti in ambienti controllati, con strumenti che 'fabbricano' le prestazioni volute (alte pressioni, alte temperature, sotto vuoto, ecc.). Nel mondo delle resine non è così: si lavora in cantiere, nella polvere, nell'umidità e nelle temperature più disparate. Non è possibile, ad oggi, avere un rapporto paritario o similare tra questi prodotti.
Assunto questo, ovviamente nel mondo delle resine ci sono delle basi più resistenti al graffio di altre, così come ce ne sono di più resistenti alla compressione o all'aggresione chimica. In base alle necessità si sceglie il prodotto/ciclo più idoneo.