L'utilità delle doghe è evidente reggono il materasso dal suolo e ne consentono il passaggio dell'aria, e quindi la traspirabilità. Ma perché la doga doppia e meglio di quella singola?
La doga è convessa e tende a diventare piatta in base alla pressione esercitata, nel contempo spinge il materasso verso il corpo costringendolo ad adattarsi
Se in un letto matrimoniale dormono due persone è intuitivo capire che ogni persona, avendo una specifica distribuzione dei pesi deve avere una reazione personalizzata della doga.
Inoltre, la rete con campata unica possono essere di diversi tipi ad es.:
- o ha nel centro una traversa che fa in modo, quando una persona preme su un lato del letto, che la doga faccia leva sull'altro.
Questo porta una persona a dormire in una buca e l'altra ad avere una pressione delle doghe sul materasso, e quindi sul corpo, non dettate dai suoi pesi ma da quelli dell'altro.
- oppure sono piatte e non hanno nessun cedimento e quindi funzionano come un piano rigido, questo fa in modo che il materasso non abbia nessun aiuto nel suo lavoro e che subisca una notevole compressione, spesso usurandosi in modo innatura.
Ci sono mille altre casistiche ma staremmo qui due giorni (visto quello che devo scrivere dopo quanto sopra credo possa bastare.
ui ti sarei tanto grato se sapessi spiegarmi le diverse esigenze dei materassi. Che tipo di esigenze ha un lattice? ed un tempur (poliuretano+memory) ed un simmons (molle indipendenti).
Anche qui si potrebbe scrivere per 2 gg.
Per prima cosa la rete dipende dal tipo materasso ma anche dalla corporatura dell'utente.
Non si possono dare indicazioni assolute perchè non si può fare di tutta l'erba un fascio.
Ad esempio tu parli di tempur poliuretano+ memory ma, a parte che anche il memory è poliuretano, non puoi generalizzare.
Ad esempio, tempur consiglia l'uso delle sue reti a piattelli, se prendi un poliuretano "normale" di norma trae giovamento da una rete con doghe più piccole ed elastiche, se ad esempio invece consideri bultex che è molto più elastico di tanti poliuretani o lo metti su una doga classica o l'abbini con la sua rete specifica a doghe piccole.
Perchè anche a parità di doghe contanto i supporti.
Prendi una dynamic di dorsal e sempre della stessa azienda una energy, che montanto la stessa doga ma con due supporti diversi hai due risultati diversi.
Se poi confronti le reti suddette con una sound di bultex che ha la stessa dimensione di doga ma un supporto che funziona in modo diverso la resa sul materasso cambia sempre.
Tu vorresti, come tutti i consumatori e comprensibilmente, avere dei parametri fissi su cui basarsi, ma fatichi a capire che le variabili sono talmente tante che spesso sono insondabili a priori e solo con un lavoro di prova e con l'esperienza del consulente si può arrivare ad un risultato.
Okay qundi mi stai dicendo che non è vero, in quanto la simmons è presente tanto quanto altri.
No. Non voglio dire che non è vero perchè simmons è un'azienda seria e non dice certo cretinate, voglio solo dire che basare un'acquisto su questo è sbagliato e bisogna sempre fare la tara alle affermazioni di tutte le aziende perchè alla fine sono tutti qui per vendere.
Se io ti dico che il materasso A è il migliore del mondo esprimo un parere privo di dati scentifici, se un'azienda dice di fornire i migliori alberghi bisognerebbe vedere su che parametri valuta gli alberghi e percentualmente quanti alberghi che risultatano i migliori secondo i parametri da lei stabiliti serve e quanti servono la concorrenza.
Se io dicessi che ho cenato con le donne più belle del mondo, dovrei oggettivamente dimostrare che sono unanimente riconosciute come le più belle e non lo sono solo per me
Un po' tutti mi sembra. Mi avete sempre spiegato che c'è memory e memory. Che il memory buono costa. Che se uno ha pochi soldi conviene ripiegare su un semplice materasso a molle. In quanto è una tecnologia superata ma ben collaudata.
Verissimo, ma attento: non sempre il prodotto più costoso è il migliore! dipende anche dalla corporatura e da altri fattori.
Oggi ad esempio molti, anche tra i venditori, si concentrano sulla densità del memory facendo l'equazione più denso=miglior memory. Io ritengo che l'alta densità dia più svantaggi che altro ma soprattutto che può essere comunque adatta ad una minoranza di corporature.
Rimane la regola che non esiste un materasso adatto per tutti come non esiste un numero di scarpe adatto a tutti.
Allora viene spontaneo chiedersi come mai una tecnologia superata (simmons) possa costare più del miglior memory in circolazione
Scusa: ma chi la detto che le molle sono superate?
a livello mondiale i materassi di alta gamma e altissimo prezzo sono tutti a molle....purtroppo molti rivenditori italiani trasmettono al cliente che esistono prodotti innovativi e altri vecchi.
Pensa che negli anni '90 molti rivenditori spacciavano il lattice per novità, e mio zio che ha cominciato a venderlo nel 1958 si faceva grasse risate per questo.
Se pensi che il bultex è nato negli anni '70 ed è stato utilizzato nei materassi dalla metà degli anni '80, che il memory è più o meno coevo, parliamo di materiali, che pur rinnovati costantemente hanno più di 30 anni!!!
Certo oggi ci sono dei memory e degli espansi che qualche anno fa ci sognavamo e allo stesso tempo ci sono molle che fino a ieri erano impensabili.
Oltre il fatto che vorrei capire quale definisci il miglior memory e perchè a tuo parere è il migliore. Sapendo di quale parli potrei darti in 10 secondi 10 motivi perchè a mio parere non è il migliore, ovviamente personali ma con un certo fondo logico/tecnico.
Se poi il marketing e alcuni rivenditori vogliono far passare per comodità e convenienza questo concetto allora.....
Mi sembra che pure la riposeria ha ammesso che il numero delle molle ha un effetto sull'ergonomia
Pur rispettando il parere della riposeria non lo condivido, o meglio, non nei termini che lui pone.
Sicuramente il numero delle molle è UNO dei MILLE fattori che influenzano l'ergonomia di un materasso.
Non volevo scrivere un papiro ma ti porto un esempio.
I fattori base (ma ce ne sono molti altri) con cui si valuta una molla sono:
- spessore del filo metallico.
- numero delle spire
- lunghezza della molla
- diametro della molla (o meglio diametri perchè le molle possono essere con forma a botte, quindi strette sopra e larghe al centro, oppure il contrario, ecc.ecc.)
fatto questo racchiudiamo una molla in un sacchetto.
Più il sacchetto è stretto più diminuimamo il diametro della molla che nuda ha una dimensione ma chiusa ne ha un'altra (e la differenza tra i due valori cambia la resa).
Inoltre se una molla luga 15 cm (per fare un numero facile) la chiudiamo in un sacchetto alto 10cm la precarichiamo e gli diamo una certa resa, se il sacchetto è alto 12 o 8 abbiamo due rese diverse pur partendo dalla stessa molla.
Supponendo di avere 2 molle con gli stessi identici valori sopraindicati, andiamo a creare il molleggio con le zone differenziate, come lo facciamo:
- usiamo solo un tipo di molla modificando il parallelismo di montaggio in alcune zone per aumentarne la densità al metro quadro
- oppure facciamo due molle dalla forma identica ma cambiamo lo spessore del filo metallico (basterebbe variare il titolo di carbonio nell'acciaio...)
- oppure facciamo le zone creando molle fatte con lo stesso filo metallico ma con forme diverse (numero di spire diverse tra zone morbide o rigide ad esempio)
- oppure cambiamo la lunghezza della molla in modo che chiudendole in un sacchetto della medesima dimensione una è più precaricata dell'altra
- ecc.ecc. ecc.
Poi costruiamo il box, cioè la scatola che contiene le molle dove possiamo variare:
- densità dell'espanso posto sui piani
- rigidità del predetto
- spessore dell'espanso
- lavorazione superficiale
- ecc.ecc.
Tutti i fattori che ti ho citato sopra, e sono solo alcuni, influenzano gli altri.
Ad esempio, se io alzo di 1 cm lo spessore dell'espanso che riveste la molla, carico meno la molla dentro (perchè lo schiacciamento dell'espanso assorbe una parte del peso) e visto che ogni molla più la si comprime meno la si può schicciare (per capirci una molla schiacciata al 50% potrai schiacciarla ad esempio per un altro 20% mentre una molla schiacciata per il 10% potrai schiacciarla per un altro 60%.) e quindi ho un funzionamento diverso della molla che dev'essere progettata per questo e quindi modificata nella struttura. ma modificando la struttura devo valutare la resistenza e quindi spesso non basta la struttura diversa ma anche lo spessore di filo metallico che però dev'essere considerato a parità di titolo di carbonio, ecc.ecc.
Fatto questo lo infilo nella fodera, ma le fodere non sono tutte uguali, certe funzionano in un modo certe in un altro facendo affondare di più il corpo nel materasso sollecintando l'espanso in modo diverso e quindi la molla. Ma allora la molla che ho costrutito sulle basi predette funziona in modo diverso da fodera a fodera, ecc.ecc.ecc.
Come vedi ci sono mille variabili che si condizionano una con l'altra senza nemmeno toccare il numero di molle, figurati quando introduciamo questa variabile!
Se pensi che la maggior parte dei rivenditori considera il materasso con meno molle più duro quando invece il materasso con meno molle dovrebbe essere più accogliente (è intuitivo capire che avendo meno molle il tuo peso a parità di area d'appoggio, cioè l'area del tuo corpo, sollecità un numero inferiore di molle caricandole di più..) capisci che è un mondo molto vario dove non sempre la conoscenza è di tutti.
E anche quando si parla di numero di molle, su che misura di materasso viene calcolata? con o senza il box perimetrale (che vale dal 11 al 15% dell'area del materasso quindi se lo metti diminuisci il numero delle molle ma aumenti le prestazioni del materasso)?
Per farla breve, cosa che non ho fatto

, se pensi che un materasso con più molle sia meglio di uno che ne ha meno pensi male!
CIAO!!