Solaria ha scritto:Credo che con la crisi si venda di meno, e / o si compri nei mercatoni o Ikea e quindi qualcuno fisiologicamente salta. Da esterna penso che una ricetta per il futuro possa essere un grande associazionismo sotto un marchio grosso. le aziende grosse come si vede vanno meglio, possono fare investimenti etc etc. E si dovrebbe tornare a produrre tutto o quasi tutto in casa ( Q non me ne voglia), perchè solo in questo modo si può avere una certa continuità nella produzione. Molti hanno parlato di una grande variabilità nella produzione in dipendenza del cambio del fornitore. Chiaramente in casa possono produrre solo i grossi marchi. E si da lavoro agli italiani.
veramente non succede così e non è neanche un sistema grandioso... non è questione di volere o non volere...
Che (in italia) esistano tanti piccoli produttori è vero a 360 gradi sia a livello di terzismo che di cucine. Il problema è la polverizzazione del modello... un modello con 50 colori di anta è un modello che ha numeri da fame su almeno 45 colori e quindi è chiaro che non è ottimo dal punto di vista dei costi e questo è valido per i piccoli come per Scavolini come per Nobilia (10 volte scavolini).
Io credo molto nell'associazione ma in italia in questo settore sarà molto difficile da realizzare: non credo comunque che un grande marchio voglia tirarsi dentro lavorazioni... esiste casomai proprio il contrario... anche perchè per lavorare bene bisogna specializzarsi: non ci si inventa antinari, non ci si inventa toppisti, non ci si inventa a fare tavoli o sedie... ci vogliono macchinari e knowhow specifico: quindi di sicuro conviene che scavolini non si metta a comprarsi una pressa a membrana per farsi il polimerico, o postforming per farsi i top, o torni per tornire le gambe dei tavoli e le sedie.
Quanto al lavoro all'estero be questo dipende da moltissimi fattori ed in primis dal malgoverno che vorrebbe permettere l'importazione di materiali a basso costo pretendendo di tutelare la qualità ed il lavoro nazionale: c'è da fare una scelta: o vogliamo le sedie da 20 euro cinesi o tuteliamo chi lavora in un certo modo in Italia ed accettiamo che una sedia non possa costare 30 euro....comunque OT spaventoso: mi scuso e chiudo.