Betty, intanto un abbraccio forte forte.
Da quanto dici traspare che comunque ce la stai mettendo tutta, questo è importantissimo, qualsiasi sia la strada che percorrerai potrai (col senno di poi, mi raccomando, ora NON sei lucida, te lo garantisco

) dire di aver tentato tutto e ti aiuterà a non aver rimorsi.
Premessa: il latte della mamma è quanto di migliore ci sia per il bimbo.
Seconda premessa: anche il benessere della mamma è fondamentale (non mi stancherò mai di dirlo).
Per quella che è stata la mia esperienza (che è sicuramente diversa da quella di ciascuna di voi) allattare non è stato facile i primi tempi. Ci vuole veramente tanta volontà e deve scattare in te qualcosa che ti fa proseguire nonostante le difficoltà.
Quoto perticona, prova con l'aggiunta e vedi se funziona. Non vedere il l.a. come un nemico. Nel mio caso è stato un alleato insieme all'odiato tiralatte. Questo è il mio consiglio (cestinalo pure se vuoi). Più lo attacchi più latte produci. Se vedi che ha fame prova a dargli una piccola aggiunta dopo averlo attaccato (che so 60 o 90). Se smette di piangere e se ne sta tranquillo un pò potrai aver conferma che piange per fame. Non lasciar passare troppe ore per la poppata successiva. In alternativa se lui è sazio e si spara 5 ore di sonno utilizza nel frattempo un tiralatte e il tuo latte tirato lo potrai utilizzarlo per un'altra aggiunta se te lo chiede. In questo modo hai due benefici: lui è sazio e tu tieni stimolata la produzione. E' difficile, non te lo nego, io per far aumentare il latte visto che Eleonora di notte dormiva beata anche 6 ore mi svegliavo ogni due/tre ore per tirare il latte.
Con me è bastata una settimana di tiralatte e aggiunta per far ripartire bene la produzione. pian piano il mio latte è aumentato e le aggiunte di L.a. diminuite. Ho abbandonato definitivamente l'aggiunta dopo un mese circa.
Non sentirti cretina, non lo sei, non sentirti inadeguata, non lo sei. Cerca sostegno anche in tuo marito, lui si che ha lucidità, tu non proprio.
Un bacione!!!