Il parquet in bagno: quando il legno si fa strada

- 12 dicembre 2013

Il legno adatto per il parquet in bagno

Quando parliamo di parquet in bagno possiamo dire che è sicuramente meglio un parquet verniciato che un oliato. Infatti, i parquet verniciati non assorbono acqua e si puliscono facilmente con un panno umido, gli oliati invece assorbono e molto più facilmente se non sono oliati e incerati di frequente. È preferibile scegliere essenze stabili per il parquet in bagno poiché è molto probabile che la caduta di liquidi avvenga rispetto un altro luogo di casa. È bene evitare essenze nervose come faggio e olivo che renderebbero meno stabile la pavimentazione. Per il parquet in bagno è meglio posare, inoltre, il parquet incollato: se si rovescia dell’acqua questa, non s’infiltra tra parquet e massetto creando danni permanenti. Un altro consiglio è quello di chiudere con un po’ di silicone lo spazio tra la parete e il parquet, essendo elastico il silicone, sigilla ma lascia il parquet libero di muoversi in senso orizzontale.

Tipi di legno utilizzati per il parquet in bagno

Per quanto riguarda il parquet in bagno è bene scegliere essenze legnose che siano stabili se a contatto con l’umidità, come il Doussiè, Merbau, Iroko e Teak. Il rovere invece, anche se molto utilizzato necessita di una certa cautela poiché a contatto con l’umidità tende a dare origine a macchie nerastre causate da fuoriuscita di tannino, che in questa essenza è presente in quantità notevoli. Inoltre, una distinzione è necessaria tra legno massiccio e prefinito: il primo, in genere non è utilizzato proprio a causa delle sue caratteristiche meccaniche. Il secondo, il prefinito, risulta essere più stabile poiché dotato di multistrato di betulla con finitura in essenza più nobile, che garantisce maggiore stabilità.

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