La scelta familiare degli italiani per la cucina e la tavola

- 12 aprile 2008

Qual è la cosa che sta più a cuore agli italiani?

Qual è la cosa che sta più a cuore agli italiani? Da una ricerca promossa da Philips DAP, emerge che per 8 italiani su 10 la cosa più importante è poter trascorrere del tempo insieme alla propria famiglia, possibilemente a tavola o in cucina. L’indagine è stata condotta da TickBox in 13 paesi europei, in occasione del lancio della nuova linea di elettrodomestici Philips Cucina, divertenti, semplici da utilizzare e adatti a rendere la preparazione del cibo un momento coinvolgente.

Nel Bel Paese è importante fare almeno un pasto in famiglia

Per gli abitanti del Bel Paese, riunire l’intera famiglia in cucina intorno al tavolo da pranzo non significa semplicemente consumare un pasto, ma rappresenta un’occasione conviviale privilegiata, durante la quale condividere le esperienze della giornata e stare insieme ai propri cari. Un’esperienza davvero importante, se si pensa che il 79 per cento degli italiani afferma di organizzarsi in modo da consumare almeno un pasto con i familiari, contro il 50 per cento degli svizzeri e solo il 38 per cento degli inglesi.

Ritrovarsi in cucina: una buona abitudine tutta italiana

Una delle ragioni che spinge gli italiani a dedicare ogni giorno del tempo ad un pasto in cucina tutti assieme è che questo viene vissuto come un’esperienza intima ed esclusivamente dedicata alla famiglia. L’Italia mantiene, con il 78 per cento degli intervistati avvezzi a questa consuetudine, la leadership europea; se, infatti, si comparano i dati relativi a Russia (26 per cento), Regno Unito (22 per cento) e Germania (21 per cento) si capisce che per il resto d’Europa questa è tutt’altro che un’abitudine quotidiana! La cucina, inoltre, rappresenta per gli italiani molto di più che per altri europei il ritrovo per l’intera famiglia: dai dati raccolti più di tre quarti degli intervistati considera questo ambiente il cuore della vita domestica. Gli inglesi e gli olandesi, invece, la identificano soprattutto con il suo aspetto funzionale, considerandola prima di tutto il luogo dedicato alla preparazione dei pasti.

Chi sono i cuochi nelle cucine degli italiani?

L’immagine della donna che passa l’intera giornata davanti ai fornelli a cucinare per il marito e per i figli appartiene definitivamente al passato. Il fatto che sempre più donne siano impegnate fuori casa con una propria attività lavorativa ha comportato una piccola “rivoluzione”: solo 4 italiane su 10 (contro un terzo delle loro colleghe europee) ammettono di essere le uniche cuoche in casa. Uomini e bambini, dunque, giocano oggi un ruolo sempre più importante nel condividere le responsabilità domestiche. Lo dimostra il fatto che il 32 per cento delle coppie italiane si alterna ai fornelli e il 12 per cento coinvolge, anche solo per divertimento, l’intera famiglia in cucina. Anche i più piccoli, dunque rivestono un ruolo significativo nelle cucine italiane.Incoraggiati dagli adulti a cimentarsi con ingredienti e pentole, queste nuove “leve” della gastronomia rappresentano circa la metà della popolazione infantile. E il 16 per cento è addirittura autorizzato a cucinare per gli altri componenti della famiglia. Anche questa, del resto, è una prerogativa nazionale, dato che in Germania e nel regno unito solo il 10 per cento dei piccoli è autorizzato ad avvicinarsi ai fornelli.

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