Libretto di impianto unico per tutti gli impianti termici

- 30 novembre 2017

Libretto di impianto

A partire dal 15 ottobre 2014, tutti gli impianti termici, anche già esistenti, devono essere dotati del nuovo libretto di impianto. In pratica l’obbligo riguarda gli apparecchi di climatizzazione invernale e/o estiva e gli impianti individuali di riscaldamento, ma non i sistemi finalizzati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria come scaldacqua, scaldabagni, boiler, pannelli solari termici al servizio di singole abitazioni. Sono esenti pure gli apparecchi mobili per il riscaldamento e il condizionamento dell’aria. Una o più stufa installate in modo stabile all’interno di un’unità immobiliare vengono considerate impianti termici se superano i 5 kW complessivi. Lo stesso discorso vale per i camini chiusi, i termocamini e le caldaie a biomassa, ma non per le cucine economiche, le termocucine e i caminetti aperti. Il libretto di impianto unico non è previsto per le abitazioni prive di riscaldamento fisso e per le unità immobiliari a temperatura controllata da operatori, ma è necessario per apparecchiature destinate a servire, ad esempio, edifici a scopo residenziale, scuole, caserme, ospedali, palestre. In foto Stufa a pellet canalizzata BETTY 531 di Lincar. Pesa 105 kg ed è adatta ad ambienti di 3 mc. La potenza nominale va da un minimo di 3,5 ad un massimo di 10,1.

Libretto caldaia

Si parla di libretto di impianto unico poiché riguarda le caldaie, le pompe di calore, i condizionatori e altre apparecchiature; sostituisce il libretto di impianto e il libretto centrale che, comunque, devono essere conservati. È un modello unico, composto da diverse schede, personalizzabile in base alle diverse configurazioni che può avere un prodotto. In sostanza rappresenta la carta d’identità dell’impianto; ne riporta l’ubicazione, le caratteristiche tecniche, i componenti, i consumi e, quando previsti dalla legge, l’elenco degli interventi di verifica dell’efficienza eseguiti. La compilazione di questo documento è a cura dell’installatore per i nuovi impianti o del responsabile dell’impianto per sistemi già esistenti. Alcune sezioni vanno obbligatoriamente riempite: scheda identificativa dell’impianto, trattamento acqua, generatori, sistemi di regolazione e contabilizzazione, sistemi di distribuzione, sistema di emissione; ogni modifica, sostituzione o aggiunta deve essere annotata. Le informazioni devono essere corrette, puntuali, precise e aggiornate; le regolarità del libretto è molto importante anche, ad esempio, nel caso di guasti o incidenti visto che il documento potrebbe essere oggetto di verifica da parte della compagnia assicurativa prima di effettuare il rimborso. Il nuovo libretto di impianto, in formato cartaceo, deve essere conservato dal responsabile dell’impianto o da un terzo responsabile. In presenza di un impianto centralizzato per la climatizzazione invernale distinto da quello per la climatizzazione estiva, si possono compilare due differenti documenti. A titolo meramente esemplificativo: un condominio con impianto di riscaldamento centralizzato ha un libretto, il proprietario di un appartamento che fa parte di un condominio con impianto centralizzato di riscaldamento deve munirsi del libretto se ha un condizionatore installato in modo fisso, ma non se ha uno scaldacqua o un condizionatore mobile. In foto Pompa di calore GEU Impianti

Manutenzione condizionatori

Gli impianti termici devono essere accompagnati non solo dal libretto d’impianto, ma anche dalla Dichiarazione di conformità dell’installazione e, ad eccezione degli impianti alimentati solo con fonti rinnovabili, dal Rapporto di efficienza energetica. Il responsabile dell’impianto termico deve adoperarsi affinché vengano eseguiti, a regola d’arte e da personale abilitato, interventi di manutenzione e di controllo. Le modalità e la frequenza di queste operazioni vengono stabilite dall’installatore per i nuovi impianti e dal manutentore per quelli già esistenti tenendo conto delle indicazioni fornite dai produttori. Per gli impianti destinati alla climatizzazione invernale con potenza termica superiore a 10 kW e per quelli destinati alla climatizzazione estiva con potenza superiore a 12 kW, semplificando circa 41000 BTU, è obbligatorio anche il controllo di efficienza energetica. I risultati di questo check up devono essere riportati sia nel libretto di impianto unico, sia nello specifico rapporto di controllo in cui vanno indicate le manutenzioni effettuate, ciò che deve essere fatto per consentire il sicuro utilizzo dell’impianto, la data pianificata per il successivo intervento In foto Termocamino frontale a legna Forma 95 dx sx di Mcz. Due stelle in base allo schema Aria Pulita. Potenza termica nominale12.30 kW, potenza termica minima 3.50 kW, rendimento nominale 78.50 %.

Libretto condizionatori

Il controllo dell’efficienza energetica, introdotto con lo scopo di contribuire al contenimento dell’inquinamento atmosferico, deve essere necessariamente effettuato a scadenze stabilite. Per i generatori di calore con 10 kW

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