- 07 marzo 2016

Ora legale 2016, tutto quello che c'è da sapere

Come ogni anno, a fine marzo scatta l’ora legale. Tutto quello che c’è da sapere sul cambio dell’ora che fa risparmiare energia.

- 07 marzo 2016

Cambio ora 2016, quando e perché

Si avvicina quel momento dell’anno in cui si dovranno spostare le lancette avanti di un’ora. Il passaggio all’ora legale 2016 avverrà nella notte fra sabato 26 e domenica 27 marzo, durante le festività legate alla Pasqua. La data è definita da una normativa europea, che stabilisce lo spostamento delle lancette in avanti ogni anno alle 2 dell’ultima domenica di marzo, mentre si torna all'ora solare l’ultima domenica di ottobre. Un’ora in meno di sonno, quindi, resa meno traumatica dal fatto che questo spostamento avvenga, per convenzione, sempre nel fine settimana, durante giorni tradizionalmente dedicati al riposo e, quest’anno, nell’ambito delle vacanze di Pasqua quando cioè le scuole e alcuni luoghi di lavoro rimarranno chiusi per qualche giorno. Si tratta di una consuetudine in vigore nell’unione europea, nella quasi totalità del nord America e in altri paesi dell’emisfero australe (dove funziona nei mesi che per noi sono invernali) nata per risparmiare energia elettrica dovuta all’illuminazione. L’idea che un’ora in più di luce alla sera potesse far risparmiare energia risale addirittura al 1784: a proporla fu Benjamin Franklin (inventore del parafulmine), ma perché venisse attuata dovette trascorrere oltre un secolo. Nel 1926, a Londra, la Camera dei Comuni istituì l'ora legale nel quadro delle misure economiche che si erano rese necessarie per fronteggiare l’emergenza della Prima guerra mondiale, sfruttando meglio le ore di luce diurna che aumentano nei mesi estivi.

Ora legale e solare

Lo scopo dell'ora legale è quello di ottenere un significativo risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell'illuminazione elettrica. La sua funzione è indurre un maggior sfruttamento di quelle ore di luce che spesso vengono sprecate a causa degli orari che regolano le nostre abitudini. Questo sfruttamento risulta più efficace nei mesi estivi quando la luce naturale illumina fino a tarda sera, perdendo quasi del tutto di utilità in inverno a causa della riduzione delle ore di luce già dal pomeriggio. Ecco perché in autunno si torna alla cosiddetta ora solare; sarà cioè la nostra stella, proprio nel periodo che la vede meno protagonista, a determinare l’ora. La data stabilità è l’ultima domenica di ottobre. Quest’anno, quindi, nella notte fra il 29 e il 30 di ottobre sposteremo le lancette dalle 3 alle 2, recuperando l’ora persa a marzo e dormendo, finalmente, un’ora in più. In realtà per la maggior parte dei dispositivi connessi (smartphone, tablet, PC, sveglie radiocontrollate) lo spostamento avviene in automatico. Restano comunque da spostare le lancette di orologi e sveglie analogiche. Come sempre anche l’ora legale divide l’opinione pubblica: c’è chi la considera poco utile, chi la vorrebbe estendere a tutti i mesi dell’anno. Gli esperti ne confermano l’utilità a livello energetico, ma non a tutte le latitudini, infatti nella maggior parte dei paesi della fascia equatoriale, dove non c’è quasi differenza fra estate e inverno, non è utilizzata. Da noi il risparmio è considerevole: Terna, la società responsabile in Italia della gestione dei flussi di energia elettrica sulla rete ad alta tensione, ha valutato che nel 2010, grazie all’ora legale, si sono potuti risparmiare 644 milioni di kWh, per un valore di circa 90 milioni di euro ed una riduzione delle emissioni di anidride carbonica di almeno 300 mila tonnellate.

Torna l'ora legale, consigli

La società attuale, per qualità dell’illuminazione, ritmi di vita e collegamenti costanti in tutto il globo, è molto meno dipendente dalla luce naturale di quanto non lo fosse in passato, quindi gli effetti del cambio dell’ora si percepiscono poco. È stato rilevato, soprattutto in coloro che hanno uno stile di vita abitudinario come bambini e persone anziane, un leggero senso di stanchezza o di difficoltà a mantenere la regolarità del sonno. Un po’ come succede quando si viaggia e si arriva in un luogo in cui vige un diverso fuso orario. Si tratta di una situazione transitoria e non grave, assicurano gli esperti, che si recupera nel giro di qualche giorno mantenendo ritmi regolari o modificando leggermente in anticipo, nei giorni che precedono il cambio dell’ora, i propri ritmi, avvicinandoli gradualmente a quelli che si avranno con il nuovo orario. Per accompagnare il riposo notturno possono essere utili tisane a base di alcune erbe che favoriscono il relax: tiglio, camomilla, valeriana, iperico. Anche la melatonina, una sostanza prodotta dalla ghiandola pineale e nota ai viaggiatori per limitare gli effetti del jet lag, può essere un buon rimedio in grado di regolare al meglio il ritmo sonno-veglia. C’è però anche chi ritiene che gli effetti possano essere ben più gravi: un gruppo di ricercatori americani ha riscontrato come i lunedì lavorativi successivi all’ora legale si registri un aumento del numero di infarti. Si tratta di dati la cui rilevanza è ancora da dimostrare, ma che tuttavia sono stati portati all’attenzione delle istituzioni perché facciano le opportune valutazioni.

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