Sta aumentando anche in Italia il numero di persone che scelgono il piano cottura a induzione. I motivi sono diversi e tutti validi. Innanzi tutto, l’assenza dei fornelli semplifica notevolmente le operazioni di pulizia; inoltre questo tipo di piano cottura riscalda soltanto il fondo della pentola, di conseguenza la restante superficie resta fredda e non si incrosta. Per pulire è quindi sufficiente passare una spugnetta: pochi secondi per un risultato ottimale. Alcuni modelli hanno la funzione blocco comandi; premendo un solo tasto, in pratica, è possibile pulire il piano cottura addirittura mentre si cucina. E questa è una grande comodità. Ancora, fra tutti quelli disponibili sul mercato il piano a induzione è quello che offre il maggiore rendimento. Disperde meno calore ed è dunque più conveniente rispetto a quello a gas, in termini di efficienza energetica. Si consideri, in aggiunta, che con un piano a induzione i tempi di cottura, grazie all’erogazione di calore soltanto sul fondo della pentola, sono molto inferiori alla cucina a gas: in 3 minuti si porta a ebollizione un litro d’acqua, mentre con il gas ne servono tra i 5 e i 7. In foto KM 6322 di Miele, piano cottura a induzione indipendente con zona cottura PowerFlex. Scelta rapida e intuitiva su scala numerica, larghezza 614 mm con cornice perimetrale, 4 zone cottura, collegamento alla cappa e funzionamento automatico.
Il piano cottura a induzione, grazie all’assenza di fiamme e di rischi dovuti a eventuali fughe di gas, è estremamente sicuro. Inoltre la superficie di vetroceramica rimane fredda intorno alle pentole, riducendo al minimo la possibilità di scottarsi. La cottura dei cibi avviene in modo più rapido e preciso, perché si possono impostare diversi livelli di temperatura: c’è anche la funzione booster che consente di portare l’acqua a ebollizione in pochissimo tempo; il calore si diffonde in modo uniforme sulla pentola, senza le tipiche dispersioni che avvengono con i fornelli a gas. Certo, bisogna far presente che tutti questi vantaggi hanno un prezzo, nel vero senso della parola. I piani cottura a induzione sono più costosi rispetto a quelli tradizionali e bisogna anche considerare l’aggravio delle bollette elettriche, soprattutto se si decide di aumentare la potenza del contatore. In foto il piano cottura a induzione iQ700 di Siemens in vetroceramica finitura Top Class con profili laterali in acciaio inox. La funzione touchSlider controllo permette di controllare la temperatura impostandola direttamente o spostando il cursore con un dito, la funzione fryngSensor mantiene la temperatura della pentola automaticamente. L'innovativa zona flexInduction garantisce ampia flessibilità di cottura combinata alle due zone di cottura ad induzione tradizionale.
Il piano cottura a induzione è il più recente, avanzato ed efficiente sistema di cottura in commercio. Ma come funziona esattamente? Attraverso delle speciali bobine poste sotto al piano cottura in vetroceramica genera un campo magnetico, il quale viene direttamente trasferito al pentolame convertendosi in calore. Tale procedimento rende necessario l'acquisto di pentolame speciale, dotato di fondo magnetico e quindi ricco di materiale ferroso. Nei piani cottura a induzione la dispersione di energia legata al processo induttivo è davvero minima; il rendimento offerto è infatti pari al 92 per cento. In foto il piano cottura a induzione 80 cm Sensor Plus Induction di Bosch. Grazie alla funzione DirectSelect Premium si seleziona direttamente e facilmente la zona cottura desiderata. La funzione PerfectFry permette invece una perfetta cottura grazie al sensore a 5 livelli; la funzione PerfectCook previene bruciature dei cibi grazie al controllo preciso della temperatura di cottura. Zone FlexInduction aggiuntive: connessione delle zone cottura in una di maggiori dimensioni per padelle e rostiere di grandi dimensioni.
Il piano cottura a induzione cuoce i cibi senza fare fuoco e fiamme, è proprio il caso di dirlo. Funziona con la corrente elettrica e il calore per cucinare viene generato direttamente nelle pentole e padelle e non disperso nell’aria o sul piano cottura stesso. Ma vediamo di seguito alcuni consigli utili. In caso di crepe o rotture della piastra, è opportuno scollegare il dispositivo e portarlo a riparare da personale tecnico specializzato. Utilizzate pentole il cui fondo corrisponda alla circonferenza della piastra, evitate l’uso di pentole di dimensioni inferiori perché la piastra deve essere interamente coperta. I tegami devono essere posizionati al centro. Alcuni modelli di piani a induzione sono dotati di sensori che riconoscono la superficie su cui è appoggiata la pentola e regolano di conseguenza la dimensione di attività del campo di induzione. In foto un piano cottura a induzione della collezione Smart di Franke, contraddistinta da linee essenziali ed eleganti nonché da caratteristiche tecniche all’avanguardia. Fra le varie soluzioni proposte segnaliamo il piano domino da 30 centimetri con due zone di cottura, perfetto per risolvere le esigenze di spazi ridotti, e la configurazione in linea da 80 centimetri, che prevede tre fuochi posizionati uno di fianco all’altro; c’è poi la versione con 4 fuochi con base da 80 centimetri e 60 centimetri, quest’ultima disponibile anche in bianco.