- 03 settembre 2014

Effetti del pignoramento immobliare

Se si è titolari di un credito liquido e si ha la documentazione esigibile, con il decreto ingiuntivo si può tornare in possesso del denaro. Il documento viene presentato al giudice competente che intima il debitore a estinguere il debito entro quaranta giorni dalla notifica, altrimenti si procederà ad esecuzione forzata. Se la somma da recuperare è rilevante, e il debitore è proprietario di beni immobili, si prosegue con il pignoramento immobiliare. Il pignoramento immobiliare si effettua con una notifica che viene fatta al debitore e la trascrizione del bene oggetto di pignoramento nei registri immobiliari. Possono far parte del pignoramento anche i beni contenuti all'interno dell’immobile. Il giudice con atto ingiuntivo ordina al debitore di non compiere atti dispositivi sul bene come la vendita, la locazione, le variazioni di atti catastali e altro.

Come evitare il pignoramento immobiliare

L'espropriazione forzata comincia con il pignoramento dei beni, e il debitore perde la disponibilità dei beni pignorati. Il pignoramento può essere evitato se si provvede ad estinguere il debito entro il termine indicato nel precetto. Il debitore infatti, può consegnare l’importo dovuto aggravato dalle spese, direttamente all’ufficiale giudiziario che provvederà ad affidare la somma nelle mani del creditore. Se invece il debitore non vuole farsi pignorare i beni, può versare in sostituzione di essi, l’importo imposto, maggiorato di spese, all’ufficiale giudiziario, con un’aggiunta dei due decimi. Il giudice con un ordinanza e su richiesta del debitore provvederà a sostituire ai crediti o ai beni pignorati la somma di denaro versata compresa di spese di esecuzione, interessi e spese di segreteria.

Equitalia

Equitalia è di proprietà dell’Agenzia delle entrate e dell’Inps. E’ nata con l’intento di riscuotere i tributi, per conto di questi due enti. Equitalia spedisce cartelle di pagamento dove vengono descritti nei dettagli gli importi da pagare. Per la riscossione dei crediti si avvale di due procedimenti: "riscossione a mezzo ruolo coattiva e a mezzo ruolo spontanea". Con la riscossione a mezzo ruolo coattiva, Equitalia invia al debitore la cartella di pagamento. Se entro 60 giorni dalla notifica il debitore non paga o il debito non viene annullato dopo aver accettato il ricorso presentato dal debitore, la società di riscossione procede con azione esecutiva ossia pignoramenti, ipoteche, fermi. La riscossione a mezzo ruolo spontanea, non riguarda inadempimenti da parte del contribuente, ma pagamenti che gli vengono richiesti già frazionati, come la Tarsu.

Pignoramento immobliare Equitalia

Con l’entrata in vigore della "legge di conversione del decreto Fare", Equitalia non può pignorare l’abitazione principale del debitore se: vi risiede; è proprietario solo di quell’immobile; l’immobile non è classificato come abitazione di lusso ed è adibito ad uso abitativo. Però, se la prima casa è oggetto di pignoramento da parte di altri creditori (banche), Equitalia può concorrere all’assegnazione del ricavato dalla vendita all’asta del bene. Invece, se il debitore possiede altri immobili, Equitalia può richiederne il pignoramento, purché il credito da riscuotere sia superiore a 120 mila euro. Prima di procedere con l’esecuzione forzata, l’agente della riscossione notifica al debitore l’intimazione a restituire le somme dovute, entro 30 giorni dalla comunicazione. In seguito iscrive l’ipoteca sull’immobile per almeno sei mesi.

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